Bruce Springsteen infiamma il Circo Massimo: 60 mila cuori per il Boss

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”Roma! Roma! Roma!”. Alle 19.26 in punto Bruce Springsteen ha voluto salutare così gli oltre 60 mila spettatori presenti al Circo Massimo per la sua seconda data italiana del suo nuovo tour con la E Street Band. Pubblico non solo italiano, ma arrivato da ogni parte d’Europa e persino da oltre oceano, che ha sfidato persino la pioggia che ha imperversato abbondante nel primo pomeriggio.

Foto di Mathias Marchioni e Henry Ruggeri

A scaldare gli animi sono stati i White Buffalo e Sam Fender. Ma tutto il pubblico non aspettava altro che il Boss, che mancava da ben sette anni a Roma. Tra il pubblico anche tante star del rock come Sting, Thomas dei Maneskin, Chris Rock, Isla Fisher, Nick Mason, Nick Cave, Woody Harrelson, e artisti italiani come Edoardo Leo, Luca Marinelli, Giuseppe Battiston, Aimone Romizzi dei Fask, Eleonora Daniele, fino al senatore Carlo Calenda. A dare il via alle danze è stata un’andrenalinica versione di “My Love Will Not Let You Down”, seguita da “Death to My Hometown” e dall’immancabile “No Surrender”.

Foto di Mathias Marchioni e Henry Ruggeri

Nella prima parte del concerto hanno trovato posto brani come “Ghost”, “Prove it all night”, “Darkness on the Edge of Town”, “Letter to you” (brano dedicato ai fans, e che viene proposto con i sottotitoli in italiano sui mega schermi presenti al Circo Massimo), “Promised land”, “Out in the street”, “Kitty’s back”, “Nightshift” (cover del noto brano dei Commodores, inserito nell’album “Only The Strong Survive”), “Mary’s place” ed “E Street Shuffle”. Il pubblico ha fame di cantare, ballare e pensare a un avvenire migliore: del resto le canzoni del Boss vogliono dare una speranza a tutti. Momenti di grande commozione sull’esecuzione di “Last man standing”, brano dedicato a George Theiss, chitarrista e cantante con cui Springsteen da adolescente aveva iniziato a suonare nei Castiles. Scomparso qualche anno fa, Springsteen ha voluto ricordare l’amico e quei giorni di gloria, in quanto anche unico componente dei Castiles ancora in vita. Anche questo brano è stato caratterizzato dalla proiezione del testo tradotto in italiano, così da creare maggiore empatia con il pubblico. Nel corso del concerto non mancano anche momenti divertenti, come quando il Boss, al termine dell’esecuzione di uno dei brani in scaletta, ha lanciato a un bambino presente tra le prime file la sua armonica: un regalo davvero in aspettato per il piccolo fan.

Foto di Mathias Marchioni e Henry Ruggeri

La scaletta ha inanellato brani al fulmicotone: sono arrivate via via “Backstreets”, “Because the night”, “She’s the one”, “Wrecking ball”, “The rising”, “Badlands”, “Thunder road” e “Fine main set”, che ha concluso il set ufficiale. Ma è ancora presto per andare a casa. Così il Boss è tornato e ha dato vita a un corposo set di bis partendo da “Born In The USA” per approdare a “Born To Run”. E ancora “Bobby Jean”, “Glory Days” e “Dancing in the dark”. Sulle note di “10th Freeze-Out” la presentazione della E-Street Band e il doveroso omaggio agli ex componenti Clarence Clemons e Danny Federici. Una serata magica, conclusa da Bruce Springsteen e dalla sua chitarra acustica sulle note di “I’ll see you in my dreams”. A fari accesi resta da parte di tutti la consapevolezza che Bruce Springsteen e l’ultimo vero rocker esistente al mondo e che, nonostante il passare degli anni, continua a essere un “fratello maggiore” e un punto di riferimento per tante persone. The Boss e la E Street Band torneranno in Italia il 25 luglio all’autodromo di Monza.