Nomadi: 60 anni e non sentirli. Grande festa a Novellara, tra passato, presente e futuro

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I successi degli anni ’60 con canzoni immortali. Debutti eccellenti per autori come Francesco Guccini. Ma anche le sperimentazioni negli anni ’70, l’indipendenza discografica già negli anni ’80, tante vicissitudini e soprattutto tanti concerti indimenticabili con un pubblico che tutti gli artisti sognano di avere. I Nomadi hanno compiuto 60 anni di carriera. Un traguardo che Beppe Carletti ha voluto festeggiare a Novellara (Reggio Emilia) con uno speciale concerto, che si è tenuto sabato 3 giugno 2023. Nel 1963 Beppe Carletti e Augusto Daolio diedero vita a una band destinata a restare nella storia.

Buon compleanno Nomadi (foto di Elena Carletti, tratta dalla pagina Facebook dei Nomadi)

E di fronte a una festa così importante, circa 10 mila fans, sono arrivati a Novellara da tutta Italia per celebrare una band che, oltre a essere la più longeva nella storia della musica italiana, rappresenta anche un pezzo di storia e costume d’Italia. Beppe Carletti ha fatto le cose in grande. Sul palco allestito in Piazza Unità d’Italia si sono visti tanti amici di ieri e di oggi. C’erano innanzitutto i Nomadi di oggi, con il loro sound e la loro voglia di mettersi sempre in gioco, come dimostra l’ultimo splendido disco “Cartoline da qui”. Con il tastierista Beppe Carletti la storia continua con il chitarrista Cico Falzone, il batterista Daniele Campani, il bassista e cantante Massimo Vecchi, il polistrumentista Sergio Reggioli e, last bust not least, il cantante Yuri Cilloni. Ma c’era anche lo spirito guida di Augusto Daolio che, dal giorno della sua scomparsa, non è mai stato dimenticato e viene ogni giorno ricordato con tante iniziative da parte dei Nomadi e dei fans sparti ormai in tutto il mondo.

Il numeroso pubblico di Novellara per i 60 anni dei Nomadi

Tante le sorprese per il pubblico. Beppe Carletti lo aveva annunciato: quello di Novellara non sarebbe stato un concerto come gli altri, ma uno show aperto anche a tutti gli ex componenti dei Nomadi e agli amici musicisti del gurppo. Il fondatore dei Nomadi ha mandato l’invito a tutti coloro che hanno fatto parte della storia dei Nomadi; e così hanno risposto in maniera positiva il sassofonista Gualberto Gelmini (componente nel primissimo nucleo dei Nomadi), il chitarrista Amos Amaranti, che militò nella band nel 1972, il bassista Umberto Maggi  (nei Nomadi dal 1972 al 1984), l’arpista e polistrumentista Andrea Pozzoli (nella band per il disco “Una storia da raccontare” del 1998) e, accolto a furor di popolo, il cantante Danilo Sacco. Poi tanti ospiti: a partire da Luciano Ligabue che, ha fatto un salto durante le prove pomeridiane per salutare Beppe e compagni e registrare un video messaggio di saluto al popolo nomade, che è stato proiettato prima del concerto. E poi Paolo Belli, Antonella Lo Coco, il Corodoro di Legnago, Moreno Il Biondo degli Extra Liscio e il dirigente Gianluca Pecchini in rappresentanza della Nazionale Italiana Cantanti che prima del concerto hanno consegnato una speciale maglia celebratina con la scritta “Nomadi” e il numero 60. Un ricordo anche per il bassista Dante Pergreffi, rimasto nel cuore dei fans, e per Giovanni Tosatto, storico collaboratore dei Nomadi, scomparso di recente. Proprio alla sua famiglia i Nomadi hanno voluto devolvere i proventi della serata. Ad aprire il concerto, come da tradizione nei grandi show dei Nomadi, una bella selezione di artisti emergenti, presentati per l’occasione dal giornalista Marco Barbieri. Si sono succeduti Silvia Lo, Henri Novi, Nunzio da Vinci, Pardo e la giovanissima Camilla Pandozzi

Beppe Carletti sul palco di Novellara

Poi è arrivato Beppe Carletti a salutare tutti e a presentare una serata destinata a restare nel cuore di tante persone. Prima delle canzoni sul palco è arrivata anche una speciale torta gigante. Dal punto di vista musicale la scaletta è stata sicuramente molto interessante, alternando i brani dell’ultimo lavoro ai grandi successi. A inaugurare lo show è stata proprio “Cartoline da qui”, canzone scritta da Ligabue e che da appunto il titolo al nuovo lavoro (premiato anche dalle classifiche di vendita). I piccoli cantori del Corodoro di Legnago sono saliti subito dopo sul palco e si sono subito conquistati la simpatia dei presenti. Con loro i Nomadi non potevano che essere la celeberrima “Crescerai”, un brano che è entrato di diritto nei song book delle canzoni dell’infanzia, seguita dalla nuova “Un’altra rosa” che, come nella versione incisa in studio, è stata eseguita con la cantante Antonella Lo Coco (il grande pubblico la ricorderà per la sua partecipazione a X-Factor qualche anno fa)  e il coro dei bambini. Le voci di Yuri Cilloni e della Lo Coco si fondono perfettamente in uno dei brani che è diventato già tra i più amati dal pubblico. Sono poi arrivate “Io voglio vivere”, “Mille anni”, “Ma che film la vita”, “I ragazzi del ponte”, “Dove si va”, “Frasi nel fuoco”, “Il fiore nero” e “Auschwitz (Canzone del bambino nel vento)”.

Danilo Sacco sul palco di Novellara

Primo ex Nomade della serata sul palco è stato Amos Amaranti, che con la sua chitarra ha impreziosito “il paese”. Il pubblico si è poi ulteriormente scaldato quando sul palco è arrivato Danilo Sacco. Un nome importante nella storia dei Nomadi: il cantante con cui Beppe Carletti ha deciso di ripartire dopo la scomparsa di Augusto Daolio. Un’artista cui il pubblico nomade vuole ancora molto bene, nonostante la scelta fatta qualche anno fa di una vita meno on the road. E proprio su questo aspetto Beppe Carletti sul palco ha tenuto a ribadire: “Il nostro incontro qui con Danilo zittisce tutti quei leoni da tastiera che in questi anni hanno scritto tante c…”. Alla voce di Danilo è stata affidata la struggente “Stagioni”, poi insieme a Massimo Vecchi ha eseguito una mirabile versione de “La mia terra”, per poi duettare anche con Yuri Cilloni in “Senza Patria”.

Moreno Il Biondo degli Extra Liscio consegna a Beppe Carletti la speciale maglia celebrativa

Si è poi tornati alla formazione attuale per gli “Aironi Neri”, ma per la successiva “Un pugno di sabbia” è arrivato sul palco Paolo Belli a impreziosire con la sua voce una canzone immortale. Un felice fuori programma è arrivato quando il gruppo ha omaggiato la terra di Romagna con Moreno Conficconi, ovvero Moreno Il Biondo degli Extra Liscio, in una delicata versione di “Romagna mia”. Si è poi tornati a Yuri e Massimo con “C’è un re”, “Barbanera” e “Il paese delle favole”. Su “Ho difeso il mio amore” è tornato sul palco Amos Amaranti insieme a un altro gradito ospite: il bassista Umberto Maggi, protagonista di anni formidabili dei Nomadi. La scaletta è poi proseguita con “Un giorno insieme”, e il gran finale – con tanti artisti sul palco – costituito dalle imprescindibili “Canzone per un’amica”, “Dio è morto” e “Io vagabondo”. I 60 anni dei Nomadi sono iniziati – è il caso di dirlo – con il botto. E la festa non finisce qui. I Nomadi bisseranno la sera di sabato 10 giugno a Riccione, città della riviera romagnola che ha segnato 60 anni fa il loro esordio. Poi tanti concerti in estate e numerose sorprese che accompagneranno la band fino alla fine dell’anno.