Grace Jones: icona pop anni ’80 dalla musica al cinema

Tempo di Lettura: 2 minuti

Grace Jones, icona Pop anni ’80, ha incarnato una selvaggia Bond Girl, in agente “007-Bersaglio mobile”, film ingioiellato dalla stupenda canzone  “A View to a kill” dei Duran Duran (mentre alla colonna sonora abbiamo John Barry).

Nella sua carriera da attrice è passata da Bond Girl ad Amazzone, ad addirittura Vampira. Come dimenticare “Conan il distruttore”  (di Richard Fleischer figlio di Max Fleischer regista d’animazione di Popeye, Superman e Betty Boop) dove riesce ad intimidire anche il nerboruto Schwarzenegger. O nella surreale e tenebrosa incarnazione di vampira in “Wamp” (musiche di Jonhatan Elias). Grace Jones ha sempre incarnato un ideale di bellezza androgina (diventando la musa di Andy Warhol), mentre continuando a parlare di bellezza androgina, non possiamo dimenticare un’altra cantante e attrice come la Jones, Amanda Lear (questa volta musa ispiratrice del catalano Salvador Dalì). Amanda Lear nel 1977 inanellò il successo discografico “Tomorrow”. Con Andy Warhol e Keith Haring la venere nera Grace Jones realizzerà il video “I’m not perfect( but i’m perfect for you)”. Mentre nel film “Frantic” di Polanski, abbiamo il suo tormentone che accompagna le prodezze di Harrison Ford alla ricerca della moglie in una tentacolare Parigi: “I ve seen that face before”. La struggente colonna sonora invece è curata da Ennio Morricone. Tornando ad Amanda Lear, non possiamo non citare il suo pigmalione Dalì che nel cinema ha sempre suazzato: con Bunuel in “Un chien andalou”, per passare poi ad Hitchcock, Walt Disney ed Infine il dune di Jodorowsky, dove il maestro collaborerà anche con Giger. Grace Jones in “Conan il distruttore” era stata diretta da Fleischer e lascerà il testimone di amazzone implacabile a Brigitte Nielsen nell’altro film di Fleischer “Yado” (con le musiche del fido Morricone). Insomma gli anni’80 ci hanno regalato tante figure femminili indimenticabili, Grace Jones è stata una di quelle, iniziando la sua carriera come Top Model, per passare a cantante ed infine attrice. (a cura di Jean-Pierre Colella)