Tom Waits: ristampato il catalogo Island Records

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Curati personalmente da Tom Waits e Kathleen Brennan, gli album di Waits pubblicati per l’Island Records tra il 1983 e il 1993 sono stati rimasterizzati dai nastri originali e saranno ristampati in vinile e CD il prossimo autunno da Island / Universal Music.

Foto di Anton Corbijn

Swordfishtrombones(1983), svolta creativa rivoluzionaria di Waits, il suo superbo sequel Rain Dogs (1985) e il musical teatrale che completa la trilogia, Franks Wild Years (1987), daranno il via alla serie il 1° settembre, esattamente 40 anni dopo la pubblicazione di Swordfishtrombones, album che inaugurò una nuova era musicale per Waits e la moglie Kathleen Brennan, diventata partner anche per la scrittura e la produzione. L’epico ciclo di canzoni contenute in Bone Machine (1992) e la favola musicale The Black Rider (1993) a cui collaborarono Robert Wilson e William S. Burroughs, seguiranno il 6 ottobre. Settembre, incredibilmente, segna sia il 40° anniversario di Swordfishtrombones che il 30° anniversario di The Black Rider. Già da oggi, anticipando le ristampe in vinile e CD, tutti gli album saranno disponibili per lo streaming con l’audio rimasterizzato. Le ristampe in LP saranno disponibili in versione standard con vinile nero 180g e con vinile colorato, una variante in edizione limitata che sarà disponibile esclusivamente su https://shop.universalmusic.it/ Tutti gli album sono stati masterizzati da Chris Bellman al Bernie Grundman Mastering sotto la guida del sound engineer di Waits, Karl Derfler. Il master di Swordfishtrombonesproviene dall’originale EQ’ed ½” production master mentre Rain Dogs, Franks Wild Years, Bone Machine The Black Rider provengono dagli originali ½” flat master tape. Bellman ha lavorato meticolosamente ai nastri ed ha poi rimasterizzato l’audio in high resolution 192 kHz/24 bit. Il cutting del vinile per tutti gli album è stato realizzato da Alex Abrash. Le nuove edizioni in vinile avranno label inedite appositamente realizzate con foto di Waits di quegli anni oltre ad artwork e packaging accuratamente ricreati per replicare gli LP originali.  Sorprendentemente, The Black Rider e Bone Machine vennero pubblicati in vinile solo in Europa e debuttano solo ora in vinile nel resto del mondo. Queste sono opere che testimoniano la capacità di un artista di affrontare con successo un nuovo processo creativo. Waits passò dalle atmosfere bluesy e boozy dei sette album degli anni ’70 a sculture sonore caratterizzate da orchestrazioni astratte e cubiste, pur mantenendo il suo innato lirismo, le sue invenzioni melodiche, la sua umanità. Lavorando con il compositore sperimentale Francis Thumm e ispirandosi alla musica del compositore Harry Partch ed a quella del suo amico Captain Beefheart, Waits reinventò il suo sound, album dopo album. Non che i primi album di Waits fossero privi di arte sublime. Dalle ballate jazz-folk con pianoforte in primo piano del suo straordinario debutto, Closing Time (appena rimasterizzato per il suo 50° anniversario) al sapore beat/jazzy/smokey di Nighthawks At The Diner, dal talkin’ jazz con piano-basso-sax-batteria di Small Change, alla poesia sperimentale di “Burma Shave” su Foreign Affairs ed al magnifico lirismo del capolavoro Blue Valentine, sino al grintoso blues essenziale di Heart Attack And Vine. Ma con Swordfishtrombones e gli album che seguirono, Waits cambiò decisamente marcia. Il critico musicale del New York Times Stephen Holden scrisse: “Così distante dalla musica che aveva proposto negli anni ’70, il suo stile si evolve e diventa honky-tonk abrasivo e traballante che nella sua forma più avventurosa sembra una fusione delle estensioni dadaiste di Captain Beefheart con il Kurt Weill dell’Opera Da Tre Soldi”.