Fabrizio Piepoli – Maresia (ZeroNoveNove Znncd 001)

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Giovedì 5 Ottobre è a Monaco (Germania) per presentare questo disco: ciò ci riempie di gioia ed è il giusto premio per chi come Fabrizio Piepoli è sui nostri radar dal 2019, quando ha pubblicato l’album Il Cedro e La Rosa.

Spesso mi sono chiesto quale sia il suo fringe benefit, quasi volessi indagare sul suo guadagno nell’impegnarsi così tanto sul fronte artistico ed è scoperta che la sua indennità straordinaria è la pura comunicazione. E’ la dimostrazione è proprio insita in Maresia, dove si esplora la musica popolare e d’autore (pugliese e di tutto il Sud Italia) con una certosina ricerca del suono, sulla quale si appoggia la voce di Fabrizio Piepoli: con una impostazione da tenore leggero, è in grado di toccare i suoni gravi del registro baritonale e di estendersi a quelli acuti di mezzo-soprano. La title track del disco apre l’album che ha in Melagranada ruja (brano di Marisa Sannia del 1997) il climax delle mille emozioni! Lo stesso Fabrizio Piepoli (spesso sul palco con Nabil Bey, compagno di viaggio nel progetto Ghibli) ha registrato e mixato l’album, mentre Guglielmo Dimidri si è occupato del mix e mastering: un elogio anche a Gabriele Vitale che ha realizzato la sognante foto in copertina ed a Giulio Rugge che ha svolto il lavoro grafico. Tutti loro sono membri di un progetto culturale che vede Fabrizio Piepoli come convinto nocchiero, come si può intuire dalle sue stesse parole .. Maresia in lingua portoghese indica la spuma del mare che si vaporizza nell’aria quando il vento sferza la cresta delle onde .. Maresia è il sudore del mare che gioca a rincorrersi al ritmo terzinato della tarantella. Maresia  è una corsa a braccia spalancate, è espansione, apertura alare, gioia oceanica. Maresia è una storia fluda che celebra l’incessante mescolarsi di lingue, storie, razze del passato, del presente, del futuro. Maresia è la tradizione che su di me ha il potere dell’incanto, che addosso mi canta e si trasforma .. A scanso di equivoci, va subito chiarito che l’intero album può essere più vicino al termine popolare, piuttosto che dotto o di ricerca. Brani come Sair (ma anche la conclusiva Tetuan) escono dalla fervida mente di Fabrizio Piepoli in modo spontaneo e sui quale lui gioca in ruolo di vocals, chitarra battente, oud, saz, classic guitar, bass, shruti box, tar, dayereh, sajat, moorchang … ed ovviamente nocchiero!

Tracklist di questo disco: Maresia (F. Piepoli), Melagranada ruja (F. Masala / M. Sannia), Ave Maria fadista (F. Viana), Stella d’ori (trad.), Ninna nanna di Carpino (trad.), Sair (F. Piepoli), Occhi de monachella (trad.), Qiftii (trad.)