Tregor Russo, bilancio di una vita dedicata all’arte – seconda parte

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(continua) Proseguiamo la lunga retrospettiva dedicata a Tregor Russo, l’artista internazionale di Palermo che si sta distinguendo per una versilità molto accentuata e per un gustro per la ricerca da apprezzare e promuovere. Leggiamo, dunque, la seconda ed ultima parte dell’intervista/retrospettiva. Grazie alla tua maestria chitarristica sei stato contattato dai Nocturnus per suonare dei live con loro, i quali erano dei gruppi cardine della scena progressive death metal floridiana. Come hai vissuto quell’esperienza e cosa pensi ti abbia lasciato in condizioni creative ed artistiche? “Vent’anni fa quando facevo parte dei Ghoulvault, degli Inner Shrine, dei Menschenfeind e soprattutto degli Eriaminell (tutte mie vecchie band della toscana con cui ho realizzato mcd, ep ed album). Soprattutto quando pubblicammo il primo ed unico album degli Eriaminell dal titolo “Enraged” ci contattarono i Nocturnus nella persona di Emo Mowery che era il nuovo bassista e cantante. Erano rimasti scioccati dal mio modo di suonare sia le chitarre ritmiche e soliste ed il basso e mi chiesero di collaborare con i Nocturnus per sostituire il loro vecchio chitarrista solista per registrare il loro nuovo album nel 2002. Alla fine registrai solo un Ep con loro per motivi personali.” Nelle tue composizioni si riconosce la tua profonda conoscenza dello studio della musica classica e della fusion. Quali sono i consigli che ci terresti a trasmettere ad un chitarrista alle prime armi? “Ero predisposto fin da piccolo venendo considerato un enfant prodige. Soltanto dopo arriverà la scrittura. A sei anni già a scuola di musica; i primi esperimenti musicali nell’86 all’età di 8 anni e le prime poesie scritte nel ’93.  Ho cominciato con la chitarra acustica, poi batteria, poi la chitarra elettrica, poi il basso e successivamente il canto, sono andato a scuola di musica e poi all‘accademia nazionale lizard a Fiesole. I miei chitarristi preferiti solisti in ambito metal erano Andrè Corbin e Larry Barragan degli Helstar, Chris Oliva dei Savatage i quali mi hanno fortemente influenzato come chitarrista virtuoso, sia per la ritmica che per quella solistica. Poi nella fusion Allan Holdsworth, Al Di Meola e Frank Gambale.” Hai ripreso le attività dei Gates of Eden e a breve ci sarà una nuova uscita a quindici anni di distanza dal vostro primo singolo del 2008. Cosa puoi dirci di più sul nuovo Album in uscita?  Quando sarà possibile vedervi in sede live? “Vi do in anteprima un’importante notizia discografica con l’imminente uscita a livello internazionale del mio ottavo album in carriera, con un nuovo doppio album dal titolo “Passage to Babylon” con un altro dei miei 5 progetti musicali solisti professionali i Gates of Eden, con l’uscita prevista per il 2 ottobre 2023 da parte della label Nero Corvino, con cui ho creato un mid oriental progressive folk metal originale, complesso, intricato e innovativo con il video trailer promozionale di un brano che sarà messo in rete a giorni e la pubblicazione di un lyric video ufficiale promozionale ! Questo è il mio primo progetto di musica mainstream, rispetto a tutti gli altri che sono underground. Probabilmente ci saranno dei concerti live a supporto della promozione del nuovo doppio cd!” La ricerca estetica è un fattore essenziale nel metal al giorno d’oggi. L’aspetto fisico dei musicisti rincorre sempre più spesso all’arte del tatuaggio per scolpire sulla propria pelle concezioni diverse del proprio vissuto. “L’arte del tatuaggio ha una storia estremamente antica che affonda le sue radici sin dal periodo nel neolitico. Per me i tatuaggi rappresentano espressioni della mia anima, del mio essere, del mio io, simboli sacri, spirituali e trascendentali che vanno oltre la ragione.” Tu oltre ad essere un eccellente musicista sei anche un bravissimo poeta e scrittore al tempo stesso. Riguardo la tua produzione potresti descriverci il tuo mestiere di ricercatore e quali sono le informazioni ed i risultati da farci sapere della tua bellissima Sicilia? “Un exploit di emozioni che porta a un cambiamento intrinseco di personalità. Tristezza, malinconia e solitudine sono state le mie muse ispiratrici. Elementi trattati, infatti anche nei miei primi due libri di poesie e prosa intitolati “Catarsi Redentrice” edito da La Zisa Edizioni nel 2018 e ”Al Rintoccar dei Sensi Assopiti” edito da Ex Libris Edizioni nel 2020 sia in Italia che in Europa, in cui ho affrontato i temi di l’era contemporanea come la filosofia, la spiritualità e la religione. L’amore è proprio il sentimento più nobile alla base della catarsi. “L’amore è qualcosa di personale. Saper ascoltare e capire diventa fondamentale. Come un fiore che ogni giorno deve crescere”. Queste e tante altre mie Parole si trovano nei miei primi Due Libri, nei quali mi sono costantemente evoluto. La mia arte che si trasforma. Muta. Musica sanguigna fuori dalla chitarra permeata dalla melodia struggente e malinconica, ovvero Nell’agosto 2021 è uscito il mio terzo libro intitolato “Le Ferite Dell’Essere” edito da Melqart Communications Editore, che tratta temi come l’assenza dell’io, decadenza mentale, egocentrismo, decadenza e rinascita spirituale, ispirata dalle mie esperienze di vita, arricchita da alcune fotografie artistiche con le quali ho potuto riscrivere la mia anima con la penna. Qui ho scritto aforismi, lunghi testi e pensieri che poi sono diventati elementi di i testi delle nostre vite. Mentre per i miei libri ho cominciato ad affrontare il tema dell’amore. Si tratta anche del mistero della fede, della resurrezione, della filosofia, della psicoanalisi e molto altro. Il 6 marzo 2023 esce per tutto il territorio nazionale italiano il mio quarto libro dal titolo “Sicilia: L’incanto dell’Estasi, epopea del Regno degli Dei” che riguarda la storia del patrimonio dell’arte, della cultura e di tanto altro della Sicilia. Uno dei miei maggiori progetti culturali è quello di andare alla ricerca della Sicilia più vera e nascosta.” Hai descritto la storia e la cultura dei tanti borghi siciliani che hai visitato durante il tuo Grand Tour dell’entroterra della Sicilia con il tuo ultimo quarto libro “Sicilia: l’incanto dell’estasi. Epopea del Regno degli Dei”. Quali sono stati i riscontri di pubblico e critica e da cosa nasce questo tuo desiderio? “Da artista, scrittore, docente, fotoreporter ed altro, il mio intento è quello di far conoscere, riscoprire, innamorare, valorizzare e visitare l’entro terra della meravigliosa Sicilia che non ti aspetti, allo scopo di far apprezzare le tradizioni, usanze, maestranze, enogastronomia ed i beni culturali, artistici e monumentali.  La Sicilia che è l’Isola delle bellezze per antonomasia; vera culla del patrimonio culturale, artistico, umanistico e scientifico mondiale. Il mio recente Quarto Libro in carriera dal titolo “Sicilia l’incanto dell’Estasi, Epopea nel Regno degli Dei” è totalmente diverso dagli altri libri scritti sulla Sicilia. La mia è un’innovativa ed originale monografia di quasi 500 pagine con foto a colori con le mie indagini storiche e sopralluoghi professionali che ho realizzato durante il mio Grand Tour della Sicilia antica in itinere dal luglio 2020 ed il è primo completo della Storia Siciliana, avendo visitato sino ad ora quasi 100 comuni antichi, con 50 borghi siciliani selezionati da me  tra le 9 Province, tra i più ricchi di storia e suggestioni naturalistiche, che mi hanno portato a  visitare meravigliosi comuni antichi nell’entroterra dell’eterna Sicilia, con l’accoglienza e l’ospitalità delle amministrazioni comunali, affiancandomi guide, accompagnatori e storici del luogo per farmi da Cicerone nei quartieri del borgo, con le loro antiche vie e le case dagli interni ancora intatti e in grado di raccontare la loro storia. dei centri storici, nelle periferie, contrade, frazioni e nei territori circostanti percorrendo a piedi anche sentieri naturalistici e spirituali che ho fatto presente nei miei dossier assieme ai fotoreportage fotografici, che ho realizzato per dar risalto ai posti che ho scoperto e ad ammirato.” Tu ritieni che la musica possa farsi promotrice di messaggi politici diretti verso la comunità? “Chiaramente i miei recenti messaggi tramite i miei testi trasposti in musica si riferiscono a questo Millennio cosi decadente e senza alcuna speranza. La globalizzazione in attuo da trent’anni ormai ha creato uno sfacelo rendendo quasi del tutto la popolazione mondiale dei burattini comandati dalla massoneria e dagli illuminati. Da anni tramite le interviste televisive, radiofoniche e giornalistiche che mi hanno fatto e sovente mi fanno, i convegni e le presentazioni dei miei quattro libri attuali, porto avanti una crociata culturale per diffondere la verità e la conoscenza dopo profonde ricerche e studi su di essa con il mio prossimo quarto libro in carriera, certamente anche con l’intento di far apprezzare la cultura, l’arte, la storia, la poesia, l’archeologia, la letteratura e miliardi di altre cose che per gli altri sono solo optional. Le stupide e merdose fiction televisive, i politici indegni e corrotti, i giornalisti sciacalli, i programmi televisivi cerebrolesi continuano imperterriti ad denigrare il buon senso.” Nei tuoi progetti, nello specifico nei Dionisyan, si percepisce una dimensione tra il sacro ed il divino, da cosa dipende la scelta di girare alcuni dei tuoi videoclip nei cimiteri monumentali? Hai un rapporto con la spiritualità? Essa può confrontarsi con un genere come il doom metal? “Per il terzo album “Last Millenium” ho realizzato come produttore esecutivo e regista due videoclip ufficiali ‘Dismal Emptiness’ e ‘Spheres of Hourglass’ ovviamente a scopo promozionale per far conoscere l’album sotto una veste multidimensionale, ove il bianco e nero rivestono un ruolo predominante esaltandone le sfaccettature delle emozioni, atmosfere simili (com’è giusto che sia), simili sensazioni. Avevo in mente di realizzare a qualcosa di diverso rispetto ai vecchi videoclip e lyric video a livello visivo, che colpissero psicologicamente chi li guardasse! Ho optato lo stile gothic horror per realizzare le riprese con la troupe nei mesi di febbraio e marzo 2022, in un bellissimo e monumentale cimitero  in stile liberty di Palermo, inoltre ho collaborato con l’artista grafica Olga Kann dall’Ucraina per il secondo Lyric video “Predictions” e con la Modotive dall’Italia per il primo Lyric Video “Garden of Lost Shades”. Tutti i video ufficiali e i lyric video promozionali sono stati realizzati per il terzo album “Last Millenium”. Puoi Guardare su youtube il primo Lyric video promozionale “Predictions” https://youtu.be/1_chuJU8M5g Il secondo Lyric Video promozionale “Garden of Lost Shades” https://www.youtube.com/watch?v=J84XJm9vCXY Il primo video ufficiale promozionale “Spheres of Hourglass” https://www.youtube.com/watch?v=MxrHvnVFzI4 Il primo video ufficiale promozionale “Dismal Emptiness” https://www.youtube.com/watch?v=QzVNVBUIgQ8Pensi che il metal estremo offra una dimensione espressiva tale da raggiungere un destinatario con la tua musica ed i tuoi testi arrivando anche al cuore dell’ascoltatore? “Sicuramente i Dionisyan possono essere ascoltati da tutti coloro che cercano nella musica la vera musica, che necessitano di emozionarsi e lasciarsi andare per perdersi nelle atmosfere intime ed oscure che permeano ogni singola nota di ogni singolo brano che fanno parte delle tre opere magne. La musica dei Dionisyan riveste il ruolo di ricercatrice della vita che non c’è, poiché chi ama il doom metal soprattutto quello estremo, ricco di tecniche, complesso, intricato e complicato nelle composizioni, troverà nei miei Dionisyan tutto questo e tanto altro, tra l’altro i miei Dionisyan sono uno dei miei primi progetti più apprezzati e riconosciuti a livello internazionale. Dentro di me c’è una catarsi costante, sinonimo di cambiamento e allo stesso tempo cambia anche la mia musica. La mia follia visionaria di artista poliedrico e stravagante può essere contagiosa e intrigante. In tutti gli album dei Dionisyan ho combinato la musica classica con il rock progressivo, il metal ed altre contaminazioni! Non ci sono categorie specifiche, vedrai cosa mi verrà in mente.” La Sicilia ha una grande storia come Magna Grecia alle spalle. Hai mai considerato di adoperare altre lingue, oltre all’inglese, all’interno dei tuoi brani? “Nelle mie “corde” musica, libri e poesie. che non blindano la mia arte multiforme in continua espansione. Nel nuovo doppio album dei miei Gates of Eden ci sono un paio di canzoni dove in un canto uno special in Italiano ed in un’altra canzona ho avuto uno special guest che ha cantato in uno special in arabo.” Un’altra band di livello in cui sei coinvolto come mastermind sono gli Untory, pionieri di un brutal death metal tecnico e progressivo, attivi già dai primi anni ’90. Cosa ci puoi dire al riguardo sulle tue nuove composizioni e dei vostri imminenti impegni? “Dal 1996 all’inizio della mia carriera solista ho creato i miei progetti musicali tra cui i Sortilegium, Gates Of Eden, htLeper Divine ed i Dionisyan. Togliendo i Sortilegium che sono in standby con tutti i miei altri progetti solisti li sto portando avanti anche se in via trasversale, ma da quasi 5 anni a questa parte sono rientrato negli Untory  e sto realizzando e definendo le nuove composizioni ed arrangiamenti innovativi  che registrero’ nel corrente anno,  9 brani complicatissimi, intricatissimi e complessi in chiave virtuosistica tra la fusion e la musica classica per il terzo album in studio, gli assoli e le chitarre ritmiche a 7 corde, così come il basso a 5 corde. il genere sarà technical brutal death metal, sulla scia degli Helstar, Cacophony, Apocrypha, Disincarnate, Morbid Angel, Suffocation, Deeds Of Flesh e NIle ma con il mio Stile personale che farà differenziare il nuovo terzo album rispetto ai primi due pubblicati nel 2005 e nel 2011.” Oltre ad essere docente di musica, scrittore, fotografo e molto altro, come riesci ad amalgamare questi mestieri ai tuoi impegni musicali e non? “Le mie attività di docente di musica, scrittore, fotoreporter e tutto il resto si sposano bene tra di loro in quanto coadiuvo le mie diverse attività professionali abbinandole per creare in simbiosi ed in sinergia diversi progetti culturali ed artistici, non mi creano alcun ostacolo ma alimentano le mie creatività per creare sempre qualcosa di unico e di diverso dalla massa e dal solito, per essere contraddistinto e riconosciuto su vari settori.” Cosa si prospetta nella tabella di marcia di Tregor Russo e dove collocheresti la tua carriera e le tue attività professionali nel prossimo futuro? “Difficile a dirsi, sono in costante cammino verso la ricerca di me stesso, nell’evoluzione della mia anima e della mia mente, sempre alla ricerca della verità, delle fonti che possano dare la rivalsa a tutto quello che erroneamente e vigliaccamente è stato depredare, mal capito e trafugato. La verità è l’unica via verso il sapere universale. Tramite l’arte, la cultura e tutto il resto ho dinanzi a me altre tappe da scoprire ed esplorare, altri ostacoli difficili da distruggere per arrivare ai miei futuri traguardi per no fossilizzarmi mai.” Quanto peso ha la tua preparazione accademica sulle tue composizioni e sui tuoi testi? “Insegnavo storia della musica fino al settembre 2021, ma da oltre tre anni mi dedico alla divulgazione della storia della Sicilia. La mia preparazione accademica ha avuto sempre un forte attenzione sulle mie composizioni, arrangiamenti e ai miei testi impegnativi, considerato che in Italia si vive nel cattolicesimo ma è del tutto soggettivo. Alla propria mentalità, al tenore di vita, al tipo di ceto a cui si appartiene, alle tradizioni, ai costumi e così via. certamente parlo di religione cristiana in Dionisyan perché sono affascinato da tanti aspetti che mi piace analizzare ed approfondire nei miei album, soprattutto nel nuovo terzo album “Last Millenium” del mio Dionisyan. Sai che la religione non ha peso e non ruota intorno alla mia vita e nemmeno nella mia arte. Ognuno vive la religione in base alle proprie credenze, alla propria mentalità, al tenore di vita, al tipo di ceto a cui si appartiene, alle tradizioni, ai costumi e così via. Certamente parlo di religione cristiana in Dionisyan perché sono affascinato da molti aspetti che mi piace analizzare ed esaminare nei miei album, specialmente nel nuovo terzo album “Last Millenium” dove ho scritto un concept per parlare di una vecchia profezia siciliana.” Grazie per aver risposto alle nostre tantissime domande! Hai un messaggio conclusivo per i lettori e le lettrici di Musicalnews.com? “Voglio ringraziarvi per avermi intervistato e far sapere sia ai miei vecchi che ai miei nuovi fan cosa faccio nella mia vita artistica e culturale. Ringrazio a te Emanuele per l’intervista, il mio manager Marian Peron e le case discografiche la Decibel e la Nero Corvino per il loro supporto. Vi invito ad acquistare le vostre copie del nuovo Terzo Capitolo della mia band Dionisyan dal titolo “Last Millenium” e soprattutto di ordinare presso la Nero Corvino label il nuovissimo album in doppio cd dei miei Gates of Ecen” dal titolo “Passage To Babylon” disponibile per la vendita da ottobre 2023! Tra l’altro ho il piacere di presentarvi il video trailer del brano “Sounds of Mystery” tratto dal rivoluzionario album di debutto dei miei Gates Of Eden che la Nero Corvino Records pubblicherà il 2 ottobre a livello internazionale: https://www.facebook.com/100022013641365/videos/3576953389293400/ Un inedito doppio cd con una produzione stellare, musica innovativa, che vede la copertina, la grafica, il logo ed il video trailer a cura di Olga Kann Art / Design. Mid oriental progressive folk metal esclusivo!”

Per saperne di più: https://www.facebook.com/tregor.russo.1