Il 1 Dicembre convegno a Firenze dell’onlus Vincere il Dolore

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Primi 20 anni di attività e Giancarlo Passarella pubblica il suo terzo libro che valorizza la musica come mezzo di cura nell’ambito della Terapia del Dolore. Appuntamento dalle 15,00 alla Sala delle Esposizioni – Palazzo Strozzi Sacrati: si trova in Piazza Duomo al no.10 nel cuore storico di Firenze. Per essere accreditati, contattate la segreteria organizzativa FIMO Via Kyoto, 51 – 50126 Firenze Tel. 055 6800389 – Fax 055 683355 – info@fimo.biz

Il programma prevede i saluti delle Autorità • Introduzione alla giornata a cura di Paolo Scarsella, presidente dell’onlus • Lettura Magistrale: “Algologia e medicina palliativa: terre di confine” di Gianluca Villa • 20 anni di terapia del dolore e cure palliative a Careggi a cura di Renato Vellucci • Premio Rocco Domenico Mediati con consegna a Gabriella Girardi • Testimonianze dei Soci Fondatori dell’onlus Vincere il Dolore • Presentazione del libro “Vincere il Dolore. I primi vent’anni della Onlus” scritto da Giancarlo Passarella ed edito da Le Impronte / Felici Editore.

Ha dichiarato il nostro fondatore Giancarlo Passarella .. Questo mio terzo libro a favore dell’onlus Vincere il Dolore ha diversi scopi e velleità: questo compleanno, è l’occasione per prendere una navicella spazio/tempo e ritornare ai giorni in cui un manipolo di passionali operatori del campo sanitario hanno sentito forte la volontà di ritrovarsi, anche solo per confrontarsi sulla Terapia del Dolore e su quello che negli altri paesi veniva deciso e posto in essere. Io ho incontrato l’onlus solo dieci anni fa e quindi mi mancavano i suoi primi due lustri: ho perciò vestito i panni di novello Sherlock Holmes e mi sono messo alla ricerca di quei “carbonari” (come loro stessi si sono definiti) e ne ho trovati una decina che hanno avuto il tempo di ascoltare il mio progetto di questo libro, mandandomi poi alcune pagine del loro diario intimo .. Sono riconoscente a tutti loro, perché non è piacevole nel relax estivo ricevere una mia telefonata, una valanga di messaggi sul loro WhatsApp e financo un canovaccio di questo libro via email: eppure ognuno di loro ha trovato il tempo di scrivere un paio di pagine, sudando per il caldo ed alla fine trovandosi a rivivere nomi e date, persone che ancora si frequentano ed altre che purtroppo non sono più tra noi. In una sorta di À la recherche du temps perdu, li ho involontariamente guidati ad un deja-vu che mi ha visto veramente vestire i panni che furono di Marcel Proust: pubblicato casualmente (!) un secolo fa, il celebre romanzo è stata la nostra ispirazione per scrivere questo libro e da lui abbiamo tratto l’insegnamento per non fare una rigida cronistoria dell’onlus (magari con tono dogmatico), ma invece cogliere l’occasione dell’emergere dei nostri ricordi per riveder scorrere la comune memoria e riflettere sul passare inesorabile del tempo. I due elementi diventano legati gli uni agli altri, perché attraverso le esperienze di ciascun socio fondatore dell’onlus, scopriamo il vero senso dell’esistenza di Vincere il Dolore che potrei definire di volontariato per affermare che al centro della vita di un medico ci deve essere soprattutto il malato e che questo ha una sua dignità, anche nei momenti di profonda sofferenza ..