Quanto ci manchi, Giancarlo… anche se la tua eredità è più viva che mai!

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Giancarlo Bigazzi ha rappresentato un lungo momento felice della musica leggera italiana. Produttore e musicista di eccelso talento, non è stato solamente l’autore di testi di alcuni fra i brani italiani più famosi di sempre – un esempio fra i tanti possibili: Gloria di Umberto Tozzi – ma anche uno dei fondatori del gruppo più irriverente della musica italiana, veri e propri anticipatori del genere cosiddetto demenziale: gli Squallor! Una palestra, una sorta di faro illuminante per tante esperienze succedutesi poi, con Skiantos e Elio E Le Storie Tese in primis.

Qualche nota biografica

Fiorentino classe 1940, nato sotto il segno della Vergine. Inizia la carriera ancora molto giovane, componendo successi per alcuni artisti di punta degli anni Sessanta. Suo ad esempio il testo di Luglio di Riccardo Del Turco o di Lisa dagli occhi blu di Mario Tessuto. La consacrazione avviene però nel decennio successivo: spesso a quattro mani con l’amico e collega Totò Savio, scrive brani del calibro di Erba di casa mia per Massimo Ranieri o Montagne verdi per Marcella Bella. Insieme allo stesso Savio, al paroliere Daniele Pace e ai discografici Alfredo Cerruti ed Elio Gariboldi, nel 1971 crea – parallelamente alla sua carriera “seria” – gli Squallor, un progetto goliardico, una “scheggia impazzita” nell’ambito della musica di casa nostra, che durerà per ben 25 anni, con dischi diventati di “culto” tra gli amanti del genere.

Il sodalizio con Umberto Tozzi

Verso la metà degli anni ’70 inizia la sua collaborazione come produttore con Umberto Tozzi. Dalla loro unione nasceranno hit come Ti amo, Gloria, Stella stai e, successivamente, Si può dare di più. Nei due decenni a venire incarna il ruolo di prolifico mentore per molti artisti di provenienza toscana, producendo i primi album di Marco Masini, Raf, Paolo Vallesi, Aleandro Baldi e altri ancora.

Una colonna sonora da Oscar

Come dimenticare poi la colonna sonora del film Mediterraneo, il film premio Oscar di Gabriele Salvatores, firmata insieme al fidato Marco Falagiani? Il 19 gennaio 2012 ci ha lasciati… ma la sua musica e il suo spirito battagliero continua ad ispirare e ad emozionare, sia chi l’ha conosciuto, chi ha avuto l’opportunità di lavorarci insieme e – più in generale – tutti gli estimatori della musica pop-olare di qualità.

Papillon, sotto il segno della tradizione bigazziana

L’attività artistica della sua etichetta GB Music, portata avanti dal figlio Giovanni insieme al cantante ed autore Franco Fasano, ha recentemente lanciato sul mercato un nuovo artista, Papillon.

Un cantautore sì… un appellativo ancora attuale nel 2024, riveduto e corretto con gli stilemi e i contenuti dei tempi d’oggi, che mantiene però una spiccata attenzione verso la parte contenutistico-testuale, attraverso un impatto anche visivo che può far tornare alla mente la grande stagione degli anni 70-80.

Il cantautore Papillon che, a breve, uscirà con un nuovo singolo, dopo l’ottimo esordio con Il tatuaggio (GB Music)

In occasione dell’anniversario della sua scomparsa

Giancarlo Bigazzi: così lo ricorda la cantante Francesca Alotta, che a lui deve gran parte della sua fama: “Oggi sono 12 anni che il grande autore-compositore e produttore Giancarlo Bigazzi se n’è andato via da questa terra. Ma ha scritto più di 1.000 successi per Tozzi, Raf, Masini, Celentano, Vanoni… Non posso citarli tutti, ma Giancarlo ha lasciato un segno indelebile, non solo in Italia ma nel mondo, perché molti dei suoi successi, compresa Non amarmi (portata a Sanremo dalla Alotta insieme ad Aleandro Baldi nel 1992, ndr), hanno fatto il giro del mondo. Ci manchi da morire, ma la tua musica rimarrà per sempre!

Franco Fasano, invece, gli dedica un pensiero a modo suo… naturalmente in musica, attraverso un video: