Come cambia il vento: ne parlo con Stefano Mordenti in arte MOR ..

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Al suo polso un orologio senza lancette, augura a chi gli è caro di correre a piedi nudi e (se gli sei simpatico) ti chiede di passargli il bicchiere! Incontrare Stefano MOR Mordenti è sempre un momento godibile, ma pieno di pathos e qualche riflessione .. ma è sul palco (come dimostra la foto di Aurora Ziani) che questo fresco 50enne sprigiona energia!

Stefano, manca davvero poco al grande evento. Immagino la tua agitazione. La tua famiglia come ha preso la notizia? Esatto, manca davvero poco e io sono super emozionato. In sostanza Sabato 10 Febbraio durante la finale del 74° Festival della canzone italiana, tornerò a Sanremo per partecipare a questo importante evento. a cui ho già partecipato in passato. Parlo del concorso canoro nazionale Sanremo New Talent. Mi esibirò nello studio televisivo del Salotto delle celebrità, in un luogo per me nuovo. Ringrazio per questa opportunità il patron dell’evento, Devis Paganelli.

Tu suoni e componi canzoni fin da quando sei ragazzo. Ti è mai capitato di rileggere dei brani di anni fa e voler porre alcune modifiche? Sì, mi è capitato, anche ultimamente di rivisitare i vecchi brani e di pubblicarli sotto una nuova veste. Non per nulla lo scorso 23 dicembre 2023, è uscito il mio penultimo brano inedito dal titolo “Il mio orologio non ha lancette” con un nuovo arrangiamento e nuove sonorità. La prima versione di questa canzone risale a circa 15 anni fa. Indubbiamente tra le tue più grandi fan c’è tua figlia Stella. Come è cambiato anche il tuo modo di scrivere dopo che sei diventato padre? Credi che in qualche maniera ciò l’abbia influenzato? È vero. Mia figlia Stella è una delle mie più grande fan, insieme a mia moglie Silvia. Penso che ricevere il supporto della famiglia sia molto importante. Con la nascita di Stella, mi sento ancor più ispirato. I figli, del resto, ti aiutano a crescere sia come persona sia come artista. Riescono a completare ciò che fino ad ora mancava, rendendo la vita più dolce e piena di gioia. Poi è grazie sempre a lei che sono tornato ad esibirmi in pubblico. Perché come è vero che chi fa musica lo fa prima di tutti per sé, lo è altrettanto che non c’è cosa più bella che avere la possibilità di poter condividere le proprie passioni, i propri pensieri e i propri sentimenti. Che augurio ti senti di fare a te stesso per il 2024 che è appena iniziato sia dal punto di vista professionale che umano? Innanzi tutto, mi auguro di trascorrere quest’anno in serenità insieme alle persone a cui voglio bene. Poi dato che ho appena compiuto mezzo secolo lo scorso 26 dicembre 2023 mi piacerebbe realizzare tanti progetti in questo 2024, che non ho mai avuto la possibilità di realizzare fino ad ora. D’altra parte, come diceva William Shakespeare, “noi siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni”. E io aggiungo che siamo fatti anche della stessa materia che serve a poterli realizzare!