Saxon – Hell, Fire and Damnation (Silver Lining Music)

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Siamo al 24esimo album per la leggenda Saxon… Come avete detto? 24? Non ci sono più parole capaci di definire chi sono i Saxon. Anzi, una leggenda! Punto e basta! Oramai cosa devono dimostrare, in primis, a loro stessi e poi agli altri? Nulla! Appunto! Sono uno dei valori storici, di riferimento e “seminal” dell’intera storia dell’Heavy Metal contemporaneo. Con il loro esempio hanno creato le condizione sulle quali tantissimi altri gruppi hanno potuto formarsi, avere una loro storia ed entrare nel libro d’oro del Metallo contemporaneo. Anche con “Hell, Fire and Damnation” i Saxon sono sempre loro. Ossia i Saxon sono i Saxon! Perché è stato prescelto questo titolo? Lo ha spiegato il mitico Peter “Biff” Byford. Suo padre utilizzava l’espressione tipicamente inglese “Hell, Fire and Damnation” come imprecazione. Quindi nessun satanismo dietro la scelta di questo titolo. E semplicemente il corrispondente inglese dell’espressione “Porca miseria”…né più né meno. Quindi stiamo ben attententi a capire bene il significato di certe espressioni prima di partire in quarta. Cosa dire del nuovisismo album dei Saxon? Che è il primo dove suona l’appena reclutato Brian Tatler mitica ascia dei leggendari – anche loro – Diamond Head. Ed è un’inserimento piuttosto indovianato poiché Brian Tatler capisce cos’è lo spirito del vero Heavy Metal perché i suoi Diamond Head sono stati uno dei gruppi simbolo nella NWOBHM. L’interazione con l’altro chitarrista Doug Scarratt è quasi perfetta, va solo migliorata e definita. L’album è un altro molosso di vero Heavy Metal prodotto da Peter “Biff” Byford e da Andy Sneap che oramai è diventato il producer capace di sapere come gestire il sound dello storico quintetto albionico. Tutti i brani vanno avanti come un treno in piena corsa. Non c’è una crepa. Non c’è un momento meno ispirato. Non c’è nulla da criticare. Ogni brano ha un suo “quid” e un suo “mood”. Tutti ben ispirati. Tutti ben lavorati. Tutti che è un piacere ascoltare. Io non vi indico i brani preferiti perché la capacità dei Saxon è quella di riuscire a concepire brani in grado di arrivare al cuore di un pubblico vasto e trans-generazionale. Meglio che la smetta di ciarlare ché mi è venuta la voglia di ascoltare nuovamente “Hell, Fire and Damnation”. E’ un album che da voglia di ascoltarlo nuovamente poiché attrae all’ascolto e alla goduria di sentire questa band che da cinquant’anni onora l’Heavy Metal in tutto il mondo! Forza Saxon! Metal is the Law!

Tracks-list:

Hell, Fire And Damnation:

  1. The Prophecy
  2. Hell, Fire And Damnation
  3. Madame Guillotine
  4. Fire And Steel
  5. There’s Something In Roswell
  6. Kubla Khan And The Merchant Of Venice
  7. Pirates Of The Airwaves
  8. 1066
  9. Witches Of Salem
  10. Super Charger

Per saperne di più: https://www.facebook.com/SaxonOfficial