Ernesto Bassignano: a Roma la mostra Facce da Bax

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Si inaugura giovedì 29 febbraio, con il patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale, l’esposizione Facce da Bax. Disegni luoghi e storie di Ernesto Bassignano, che resterà aperta a Villa Altieri (piano terra) fino al 25 marzo. Cantautore, attore, attivista politico, giornalista, conduttore radiofonico, scrittore. E ritrattista. Quanti sono i volti di Ernesto Bassignano? E quanti quelli da lui ritratti lungo una vita esagerata, fatta di storie rocambolesche, incontri fulminati, amicizie a prima vista, amori travolgenti, battaglie sulle barricate?

Noto al grande pubblico prima come cantautore-agitatore-attivista politico dei primissimi anni ‘70 al Folkstudio, palestra di vita e di musica in cui si sono fatti le ossa tanti grandi nomi della canzone d’autore italiano. Poi come popolare conduttore radiofonico a Radio Rai, dove per oltre dieci anni è stato il mattatore di uno dei programmi di satira sociale più amati e osteggiati, ‘Ho perso il Trend’. In pochi però conoscono il suo profilo d’artista, il talento da disegnatore, che l’esposizione di Villa Altieri vuole far emergere per aggiungere una nuova sfaccettatura al mito del grande ‘Bax’. Del resto nel suo dna ci sono i geni del nonno, il grande compositore Fiorenzo Carpi, ma anche del bisnonno, il celebre pittore e scultore Aldo Carpi, che lo avranno ispirato nella maniacale abitudine di ritrarre a matita amici, conoscenti, parenti, volti che lo hanno accompagnato tutta la vita o anche per un giorno solo. Un girotondo di innumerevoli facce che per mano guida il visitatore lungo una epopea, quella società italiana degli ultimi cinquant’anni, quella di una Roma anni ’70 giovane e irripetibile, divenuta oggi una signora anziana, ma sempre bellissima. Una carrellata di sguardi ed espressioni che, in fondo, altro non sono che le mille facce dello stesso Bassignano. Come per ogni bravo disegnatore, il soggetto ritratto è colto da un punto di vista unico, immaginario ma vivo e autentico al tempo stesso, perché in fondo contiene anche un pezzo di anima dell’artista stesso. L’esposizione inedita, nata da un’idea di Ivana della Portella e curata da Roberta De Fabritiis e Riccardo Rozzera, si presenta in varie sale come un grande album di ritratti, dove incontriamo volti noti e meno noti di politici, amici e artisti incrociati lungo il suo percorso artistico e privato. A completare la rassegna di disegni, anche una ricca rassegna di foto, articoli, copertine di dischi, poster e video, in collaborazione con Aamod, materiali utili al visitatore per contestualizzare meglio le tante fasi della lunga e intensa avventura artistica e lavorativa di Bassignano. Infine, lunedì 25 marzo alle ore 17:30, in chiusura della esposizione, verrà proiettato in anteprima il film-documentario dedicato a Bassignano dal titolo ‘Canzoni, pennelli, bandiere e…’ di Fabio Luigi Lionello (figlio del grande attore Oreste), racconto del viaggio di un uomo che ha vissuto, sperimentato, goduto e sofferto gli anni della contestazione e che ancora oggi non ha smesso di sognare. Un docufilm da sfogliare come un libro che si è amato e sottolineato, come il vinile gelosamente custodito, come la foto in bianco e nero che stona tra i colori di un arcobaleno immaginario.  Graffio e carezza per l’anima.