La colonna sonora ufficiale del film-documentario “Eno” di Gary Hustwit del 2024 sarà pubblicata da UMR il 19 aprile. Carismatico musicista, produttore, artista visivo e attivista è il soggetto di un nuovo documentario sulla sua carriera, unico nel suo genere: un film diverso ogni volta che viene proiettato. Compilato con centinaia di ore di filmati, musica e interviste, il film esplora la musica, l’arte e le idee di Brian Eno, offrendo allo spettatore una visione personale e intima dei suoi processi creativi.
A commentare questo nuovo e rivoluzionario film c’è una colonna sonora che funge da viaggio sonoro di accompagnamento, ripercorrendo la produzione di Eno nel corso della sua ricca carriera. Le 17 tracce dell’album includono i lavori dei primi lavori da solista, come “Taking Tiger Mountain” del 1974 e “Another Green World” del 1975, le acclamate collaborazioni con artisti del calibro di David Byrne, John Cale, Cluster e, più recentemente, ancora Fred… fino alla musica del suo ultimo album, “FOREVERANDEVERNOMORE”, e alla sua apparizione del 2021 all’Acropoli di Atene con il fratello Roger. Mentre ci vorrebbe un cofanetto molto ampio per coprire completamente il lavoro di Eno degli ultimi 50 anni – compresi i suoi pezzi ambient per i quali è conosciuto, alcuni dei quali sono lunghi come un album, varie altre collaborazioni degne di nota, gli anni della All Saints, della Warp e della Opal – questa pubblicazione è riuscita a inserire la musica di 14 album diversi nel corso della sua intera carriera discografica. Al suo interno sono presenti 3 registrazioni inedite e la prima, “Lighthouse #429” è disponibile da oggi. Questo brano strumentale è tratto dalla stazione radio Sonos di Eno, “The Lighthouse”, dove la programmazione è esclusivamente dedicata al suo vasto archivio che abbraccia tutta la sua carriera. Lighthouse #429″ è il primo brano pubblicato dalla stazione radio.
Sul processo creativo di Eno; “Picasso una volta disse: ‘L’ispirazione esiste, ma la devi trovare lavorando’. Io non aspetto di essere ispirato: Comincio a lavorare e (se sono fortunato) divento ‘ispirato’. E se non sono fortunato, continuo a lavorare finché la fortuna non cambia. Sono ostinato e fiducioso che alla fine arriverò da qualche parte se continuerò a lavorare”. Negli ultimi 5 decenni, Brian Eno è stato all’avanguardia nella creatività musicale, nella tecnologia e nell’innovazione artistica. Questo autodefinito “paesaggista sonico” ha iniziato la sua carriera come membro originale dei leggendari Roxy Music all’inizio degli anni Settanta. Ha lasciato il gruppo per pubblicare una serie di dischi da solista e in seguito ha aperto la strada al genere della musica ambient con l’album “Ambient 1: Music for Airports” del 1978. Come produttore, Brian Eno ha contribuito a definire e reinventare il suono di alcuni dei più importanti artisti della musica, tra cui David Bowie, U2, Talking Heads, Coldplay e decine di altri. Ha anche composto quello che potrebbe essere il brano musicale più ascoltato al mondo: il suono di avvio di Microsoft Windows. È innegabile che Eno abbia cambiato il modo di fare musica moderna.
Il documentario definitivo sul musicista, artista e attivista visionario, “Eno” è un progetto tipicamente innovativo: un lungometraggio che non è mai lo stesso. Gary Hustwit e il tecnologo creativo Brendan Dawes hanno sviluppato un software generativo su misura per mettere in sequenza le scene e creare transizioni a partire dalle interviste originali di Hustwit con Eno e dal ricco archivio di filmati mai visti prima e di musica inedita di Eno. Ogni proiezione di Eno è unica, presenta scene, ordine e musica diversi e deve essere vissuta dal vivo. La qualità generativa e infinitamente iterativa di Eno risuona poeticamente con la pratica creativa dell’artista stesso, i suoi metodi di utilizzo della tecnologia per comporre musica e la sua infinita immersione nell’essenza della creatività. La collaborazione di Hustwit con Eno è iniziata nel 2017, quando Eno ha creato una colonna sonora originale per il film Rams di Hustwit, sul designer tedesco Dieter Rams. Dice Hustwit: “Gran parte della carriera di Brian è stata incentrata sullo sviluppo della creatività in se stesso e negli altri, attraverso il suo ruolo di produttore ma anche attraverso le sue collaborazioni a progetti come le carte Oblique Strategies o l’app musicale Bloom. Penso a Eno come a un film d’arte sulla creatività, con la produzione di 50 anni di carriera di Brian come materia prima. Quello che cerco di fare è creare un’esperienza cinematografica che sia innovativa come l’approccio di Brian alla musica e all’arte”.