Nomadic – Canto per la Biodiversità di Pievani e Maroccolo con Aiazzi, Baraldi, Chimenti e altri il 19 aprile a Roma e il 21 a Fidenza

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NOMADIC – Canto per la Biodiversità è uno spettacolo inedito di Telmo Pievani e Gianni Maroccolo, che sarà presentato il 19 aprile nell’ambito del Festival delle Scienze di Roma, per poi proseguire il 21 aprile al Teatro Magnani di Fidenza.

Foto di gruppo Nomadic di Marco Pacini


In un momento storico segnato dalle crisi migratorie, NOMADIC – Canto per la Biodiversità esplora le rotte migratorie umane e animali con empatia e profondità, ponendoci di fronte alla realtà che tutti i popoli della Terra hanno una radice comune e invitando a superare le barriere mentali e fisiche che abbiamo eretto. Con la direzione musicale di Gianni Maroccolo e i testi e la voce narrante di Telmo Pievani, lo spettacolo si avvale della partecipazione di artisti del calibro di Angela Baraldi, Andrea Chimenti, Antonio Aiazzi, Beppe Brotto e Simone Filippi. La regia e light design sono a cura di Mariano De Tassis con Vladimir Jagodic come sound engineer. Ad arricchire il tutto, le illustrazioni di Marco Cazzato e i video in animazione di Michele Bernardi.

Attraverso le musiche di C.S.I., Philip Glass, Litfiba, Claudio Rocchi, Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo, PGR & Franco Battiato, questo spettacolo rappresenta un’esperienza inedita e immersiva che lascia spazio alla riflessione e alla scoperta, un ponte tra arte e scienza che conferma come queste due sfere possano unirsi per comunicare temi complessi in modo accessibile e coinvolgente, nonché una testimonianza del potere dell’arte di ispirare cambiamento e consapevolezza, portando lo spettatore a interrogarsi sul significato profondo della migrazione e sulla nostra connessione con il mondo naturale. Uno spettacolo unico, che arriva in un periodo storico cruciale, ponendosi come fonte di intrattenimento, divulgazione e ispirazione, a ricordare l’importanza di guardare al nostro passato migratorio comune per affrontare le sfide del presente e del futuro con una nuova prospettiva, fondata sulla connessione e sul rispetto reciproco tra tutte le forme di vita.

NOMADIC – Canto per la Biodiversità, è un potente invito a riconoscere e celebrare la diversità come nostra più grande ricchezza e fonte di resilienza.

Il tour è organizzato da IMARTS. Le prime date confermate sono:


19/04 ROMA – Festival delle Scienze, Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi ore 21:00
Biglietti su https://www.ticketone.it/event/festival-delle-scienze-2024-nomadic-18407065/

21/04 FIDENZA – Teatro Magnani, ore 21:00
Biglietti su vivaticket.com

Altre date saranno comunicate su: www.internationalmusic.it.

Telmo Pievani e Gianni Maroccolo (foto Marco Pacini)

Presentazione di Telmo Pievani e Gianni Maroccolo:

Migrano da sempre gli animali, inseguendo l’alternarsi delle stagioni, in cerca di risorse e futuro. Migrano per adattarsi all’ambiente che cambia. Migrano da sempre le specie umane, da due milioni di anni, partendo e ripartendo ogni volta dalla casa africana. Migrano da sempre i nostri antenati Homo sapiens, prima in Africa e poi fuori, disperdendosi su tutte le terre emerse, chiamando “casa” i luoghi più estremi.Le loro rotte migratorie, a partire da un piccolo gruppo di pionieri del Corno d’Africa, hanno creato il magnifico mosaico delle culture umane sulla Terra: prima in Medioriente, poi in Caucaso, quindi nelle steppe sconfinate dell’Asia centrale, verso l’estremo Oriente e l’Indonesia, poi piegando ad Occidente in Europa e ancora salendo verso il vasto Nord, quindi attraversando il mare ed entrando in Australia, calcando i ghiacci della Beringia, continente ora sommerso, e irrompendo verso il sud delle Americhe. Tutti i popoli della Terra hanno una radice comune. Per questo le razze non esistono, stanno solo dentro le nostre teste, giacché siamo tutti discendenti da una stessa tribù africana migrante. Migrare destabilizza chi giunge e chi accoglie, rimescola e rafforza la genetica, ci fa esplorare nuovi habitat, genera incessante diversità attraverso l’isolamento, la ramificazione, il meticciato. Siamo sempre umani alla deriva, nomadi in avanscoperta. L’Italia deve la sua ricchezza, biologica e culturale, proprio a questo: alle migrazioni, di umani e altri animali, su un territorio irregolari di monti vallate coste, ponte di passaggio schiantato in mezzo al Mediterraneo. I migranti di oggi, umani e non umani, seguono gli stessi tracciati, aggirano gli stessi ostacoli geografici, inseguono piste di fiumi e di mari, oggi come allora, come tutte le creature su questo pianeta imprevedibile. Adesso però cozzano contro ragnatele artificiali e pretestuose di confini politici, di egoismi regionali, di schiavitù e di spietati sfruttatori. Causa profonda delle migrazioni è da sempre il clima che cambia, allora come ora, solo che adesso cambia per mano nostra, di noi che stiamo dalla parte giusta del Mediterraneo e alziamo muri. Il clima che cambia alimenta la desertificazione, carestie, conflitti per le risorse, guerre. Le fasce di vegetazione si spostano, in molte regioni del mondo non si potrà più vivere. Ci attende un secolo nomade. Di tutto ciò nulla si dirà esplicitamente nello spettacolo, non sarà una lezione, non faremo la morale. Migrare è la nostra natura, e la natura non è né buona né cattiva. Lo lasceremo dire alle storie, alle suggestioni visive, alla musica, alla poesia, a parole scarne. Ci basterà uscire dalla sala con qualche dubbio in più, con nuove domande, molte emozioni e un sentimento panico: siamo parte di una trama di connessioni in cui il migrare è fonte di vita e di diversità, anelito di sopravvivenza.

Nomadic (foto Marco Pacini)

“Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti
Viaggia la polvere viaggia il vento viaggia l’acqua sorgente
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità”
(In viaggio – C.S.I.)

NOMADIC, CANTO PER LA BIODIVERSITA’

uno spettacolo di Telmo Pievani e Gianni Maroccolo

TELMO PIEVANI testi e voce narrante

GIANNI MAROCCOLO direzione musicale  basso, electronics

MARIANO DE TASSIS regia e light design

ANGELA BARALDI voce

ANDREA CHIMENTI voce e chitarra

ANTONIO AIAZZI tastiere , fisarmonica e piano

BEPPE BROTTO esraj, sitar

SIMONE FILIPPI voce, percussioni, electronics

MARCO CAZZATO illustrazioni

MICHELE BERNARDI video in animazione VLADIMIR JAGODIC sound engineer

Musiche di: C.S.I., Philip Glass, Litfiba, Claudio Rocchi, Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo, PGR & Franco Battiato.