Warlord – Free Spirit Soar (High Roller Records)

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Ho le lacrime agli occhi nel vergare la recensione del nuovo album dei Warlord. Da un lato perché l’album è immenso, se non di più, dall’altro lato non vede la presenza di Maestro Billy Tsamis a dirigere l’orchestra. Un’assenza che si sente, eccome! Mentre si ascoltano le belle note di “Free Spirit Soar” (album dedicato sans va sans dire all’eredità spirituale e musicale di Billy Tsamis) ce lo immaginiamo presente e far sgorgare dalle sue dita meravigliose quelle melodie che hanno reso immortale la musica
dei Warlord dagli anni ottanta in poi. Non c’è più – che dolore – dal 2021, ma è come se ci fosse ancora lì assieme al suo pard immortale ossia Mark Zonder. In questo album Billy Tsamis non è morto, ma è qui fra noi a deliziarci con la stroardinaria musica dei Warlord. Perché “Free Spirit Soar” è un album gigantesco. Immenso. Maestoso. Epico. Già “epico” termine al quale i Warlord diederò construtto e forza negli anni ottanta assieme a Manowar e Virgin Steele. La formazione attuale dei Warlord è la seguente:

Mark Zonder (batteria)
Philip Bynoe (basso)
Eric Juris (chitarre)
Jimmy Waldo (tastiere)
Giles Lavery (canto).

Questi cinque musicisti più il sempre presente Billy Tsamis hanno coniato un album di una bellezza semplicemente meravigliosa. E’ un viaggio/un immergersi nella bellezza “Free Spirit Soar”. Qui l’epico spirituale e arioso dei Warlord raggiunge vette spaziali. I brani che compongono la tracks-list di “Free Spirit Soar” sono cicche di una musicalità unica. Parti potenti, parti armoniche, parti acustiche, parti sognanti, parti d’assalto e tanto altro ancora rendono il nuovo album dei Warlord un album impordibile. Qui i componenti si superano. Mark Zonder si riconferna se lo dovesse – un batterista extraordinaire. Philippe Bynoe è un bassista gloveriano. Non c’è, ma fornisce un contributo di gusto e potenza che non vi dico. Poi scopriamo qui un chitarrista talentuoso, ossia Eric Juris. E’ una pura delizia ascoltarlo. E’ un maestro innarrivabile poiché imposta il suo guitar-playing su vari registri tutti all’insegno del gusto. E che dire del tastierista Jimmy Waldo che fornisce un tappetto di suoni senza tempo e con un gusto monumentale? Magici certi suoi passaggi tastieristici. Eppoi, il canto di Giles Lavery che spazia sull’intero registro delle note vocali esistenti. Un cantante senza tempo. Riesce a dare quella punto di gusto ad ogni brano. Ogni brano, pertanto, ha una identità certa e speciale. Quanta emozione ascoltare “Free Spirit Soar”… Per me un album innarivabile. L’album dell’anno? Certamente. Grazie Warlord di esistere. Vostro umile fan dai lontani anni ottanta. Che Dio Metallo vi mantenga a lungo!!!

Tracks-list:

  1. Behold a Pale Horse 07:49
  2. The Rider 04:25
  3. Conquerors 05:18
  4. Worms of the Earth 05:46
  5. The Watchman 03:43
  6. Free Spirit Soar 05:57
  7. The Bell Tolls 04:37
  8. Alarm 05:50
  9. Twin 05:35
  10. Revelation XIX 07:26

Per saperne di più: https://www.facebook.com/OfficialWarlord