La seconda esperienza europea dei Project Czar

Tempo di Lettura: 4 minuti

Come avevamo già preannunciato su queste pagine, il trio dei Project Czar si è esibito nell’ambito del tour europeo dell’Electric Guitarlands il 18 Maggio 2024 al Bergkeller di Reichenbach (D) e Domenica 19 Maggio al Vagon di Praga (CZ), aprendo per Emiliano Tessitore, Angel Vivaldi, Steve Boltz Bolton, Rowan Robertson, accompagnati da Francesco Caporaletti al basso, Roberto Pirami alla batteria, sotto la supervisione della Srs Luciano. L’Electric Guitarlands 2024, è iniziato al Crossroad di Roma il 24 Aprile e si concluderà il 24 Maggio al Kolosseum di Kosice (SK). Il trio marchigiano, in procinto di pubblicare un nuovo album la cui copertina è già stata realizza dal fumettista Lorenzo Scipioni, dopo le precedenti uscite per la Ululati dall’Underground Records, non poteva non proporre una scaletta mista. Si sono infatti alternate canzoni già editate, con alcune canzoni che entreranno a fare parte del nuovo album ed anche un brano che si può già ascoltare sul web ma in una versione più grezza. Nella prima sera al Bergkeller di Reichenbach, a nemmeno trenta kilometri da Dresda nella ex DDR, locale che definire familiare è davvero dire poco e che ha ospitato già personaggi illustri quali Chris Slade (ex Ac/Dc), Terry Bozzio, Vinnie Moore, i nostri hanno provato nel soundcheck la titletrack dell’album del 2014, Fight to the light, per poi optare come apertura del concerto verso la canzone Strike contenuta nel medesimo album.

Project Czar @ Bergkeller – Reichenbach

Già qui i presenti, che hanno davvero la fortuna di trovarsi faccia a faccia con gli artisti in una dimensione davvero di pub di quartiere, hanno cominciato a battere i piedi e segnare il tempo con la testa, segno che la proposta del trio è stata azzeccatissima. Hanno proseguito poi con la più ipnotica e nebbiosa I’m blind, coinvolgendo ancora di più il pubblico. Fa seguito poi Am I alive, brano tratto dall’EP di esordio “II” del 2012, sempre con le stesse coordinate U.d.U. Records/Raw Lines, che sposta ancora di più verso un hard rock ottantiano la proposta del trio, eseguito in maniera wylde-ana soprattutto con l’abbinata Gibson Les Paul/MC5022 della MCSound Lab. A questo punto, catturati gli sguardi dei presenti con il sorriso d’approvazione del gestore Uwe Treitinger, si buttano sugli altri brani che, tolto il cavallo di battaglia finale Jumo di cui anche il video, rappresentano le proposte che andranno a far parte del nuovo album in itinere.

Mauro “The Hammer” ph. Markéta Kolínská

Parliamo di Support e Max human zoo, due canzoni che segnano il passo rispetto alle precedenti in quanto ad ambientazioni da un lato introspettive ma anche perché più orientate verso l’alternative rock, ma sempre alla maniera dei Project Czar. La data successiva del 19 si svolge a Praga presso il Vagon music club, altro tempio del rock che vede esibirsi il giorno dopo anche un certo Marco Mendoza.

“Jack” Pettinari – ph. Markéta Kolínská

Qui, i marchigiani decidono di aggiustare il tiro proponendo all’inizio proprio Fight to the light, al posto dell’elettrica Strike, ed a seguire le altre canzoni come la serata precedente, ottenendo sempre un crescendo di entusiasmo nel pubblico. Altro cambiamento è l’inserimento di In signo tauri, dall’incedere priest-iano, anch’essa contenuta nell’ep degli esordi “II” e di cui esiste un video sul loro canale youtube, che va a precedere le tre canzoni finali su esposte, che chiudono l’esibizione. Dopo i ringraziamenti di rito, prima di lasciare il palco, anche le foto con gli headliner della bravissima Markéta Kolínská . Il combo marchigiano continua a crescere ed accumulare esperienze certamente foriere di buoni traguardi per il futuro.

Ivan Perugini – ph. Markéta Kolínská
da sinistra Mauro, Rowan Robertson, Giacomo Pettinari, Ivan Perugini, Emiliano Tessitore, Angel Vivaldi
da sinistra Ivan Perugini, Steve Bolton, Roberto Pirami, Mauro Tosoni, Francesco Caporaletti, Giacomo Pettinari