Un futuro canale di radiovisione, assai rosso relativo per Beatrice Barbieri

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La intervisto pensando a Sandro Pertini (che le scrisse una lettera nel 1980, quando Beatrice aveva 8 anni), al suo lavoro nella Commissione Cultura del Quartiere 4 del Comune di Firenze, alla sua esperienza con Radio NaveTonda ed a questa campagna elettorale, dove sta dando voce alle esperienze di socialità e rapporti umani già esistenti sul nostro territorio.

Beatrice Barbieri, non hai idea di come sono felice di aver avuto l’onore di presentare Tante Voci…Una Città, il vostro evento al Teatro Cantiere Florida… Quella esperienza ha dimostrato che la gente crede ancora in un messaggio politico umanitario dove i protagonisti sono chi davvero si trova con difficoltà da risolvere o lotta per risolvere difficoltà. I cittadini hanno bisogno di un linguaggio comune che ci metta in campo a giocare tutti la stessa partita.

Ti ho anche avuto ospite il 30 Aprile in BiblioteCanova a parlare della tua esperienza con Radio NaveTonda… Questa web radio fa parte del mio insegnamento: ricreare un linguaggio universale che affini una metodologia propositiva di contenuti, spontanea nella restituzione, comunicativa per tutti.

Sono curioso di sapere con quali artisti sei cresciuta e quali cantanti ora ti convincono di più…Sono cresciuta in una famiglia dove cantautori italiani trovavano espressione e forza: Battisti, De Andrè, Mina, Celentano, Renato Zero, Baglioni. Poi sono passata ad un’immersione totale per Franco Battiato nata dall’input di mio fratello che ne era follemente appassionato. Ricordo con nostalgia e gioia la nonna che veniva il pomeriggio a trovarci e quando uscivano i vinili nuovi di singoli o LP si fermava o ci portava da Yellow Record, storica bottega dell’Isolotto, per regalarci appunto a tempo record le novità dei nostri cantautori preferiti. Era letteralmente affascinante e culturalmente arricchente smuovere quella pila di vinili ordinati per lettere alfabetiche e suddivisi fra italiani e stranieri. Involontariamente imparavi e conoscevi l’universo musicale. Poi la musica ha cominciato a delinearsi più con un sapore personale ed è lì che ho sviluppato passioni grandi verso gruppi stranieri Beatles, Queen, Pink Floyd. Ricordo un concerto proprio dei Pink Floyd meraviglioso a Modena, la maggior parte di questo sotto la pioggia, ma riparati da una bellezza inaudita di brani ed effetti speciali sul palco. Nello scorrere ed ascoltare tanti cantanti emergenti, ho tenuto sempre uno stretto legame con Jovanotti. Mi piaceva quella possibilità di ampia lettura dei suoi testi, quello spirito di farne della musica un linguaggio universale, apprezzavo la sua crescita nei testi delle sue canzoni. Come tutte le ragazze del mio periodo ho seguito Laura Pausini e Tiziano Ferro dal suo primo disco pubblicato Rosso Relativo. Infine mi sono ritrovata a navigare in una marea di piattaforme per ascoltare cantanti per la maggior parte stranieri che le mie figlie seguivano da Shawn Mendes, a Camilla Cabello, Ariana Grande …

.. che bella la storia di quando avevi 8 anni e ti arriva una lettera raccomandata dall’allora presidente Sandro Pertini! A chiunque citiamo il nome di Pertini riceviamo un sorriso unito a parole di stima ed esempio politico… Quella lettera del 1980 per me rappresenta l’Isituzione quella che crea storia da ripetere e coltivare!

Luca Milani, Mirko Dormentoni, Dario Nardella: in questi anni li hai visti da vicino e quindi ti chiedo qualche aggettivo per descriverli…
Il mandato che mi lascio alle spalle ha visto un Sindaco capace di affrontare momenti storici imprevedibili (come il Covid) con fermezza decisionale, un presidente del Consiglio Comunale forte su temi importanti quale la Pace ed il lavoro, un Presidente di Quartiere sempre presente per la sua Comunità. Sono felice della scelta di Sara Funaro come candidata sindaca poiché capace di ascoltare, cogliere, proporre, rielaborare oltre ad essere Donna.

Una delle peculiarità della tua campagna elettorale è una comunicazione diretta con la gente, ipotizzando quasi di trovarsi dentro una futura Radio Popolare Marzocco… Si, mi piacerebbe un canale di radiovisione di taglio istituzionale per: ⁃ Rendere pubblici tendenze e processi culturali; ⁃ Rendere visibili istanze e opinioni Accelerare la presa di coscienza da parte della collettività; ⁃ Stimolare l’assunzione di certe tematiche e istanze da parte delle rappresentanze politiche e istituzionali; ⁃ Funzionare da stimolo e da catalizzatore per i cittadini; ⁃ Spingere temi emergenti sui quali l’ente pubblico non ha ancora preso parola ..….ma sul tuo profilo Facebook ci sono delle tue interviste a Radio Popolare Marzocco … Questo è solo un input che ho creato per farmi conoscere durante la campagna elettorale ma alla base c’ è già nome e jingle di una emittente futura che immagino quale voce dei cittadini e perché no .. degli studenti universitari.