Valente – Maschere Nude

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Fuori piove, e meno male che ci sono i dischi da recensire, soprattutto perché in una società mediocre come questa, chi investe nell’arte, in questo caso nella musica, forse ha qualcosa da dire, anche se la forma non è quella per me la migliore. In questo caso sto ascoltando Claudio Valente con il suo nuovo disco : “Maschere Nude”. Vincitore di premi a Arezzo Wave e Venice Rock Festival, si presenta con questo nuovo album, che è un misto tra cantautorato italiano e pop inglese. Non posso infatti non pensare alla musica leggera italiana, quando ascolto “Non ho che te” oppure “Per sempre almeno un po’”. Il che, a dir la verità, non mi fa impazzire, anche se la seconda canzone citata, ben si adatta all’atmosfera che ci sta fuori: pioggia, umidità e roba del genere. Disco pervaso da malinconia, perché armonica e chitarra acustica, fa sempre questo effetto, cambia direzione quando Valente canta in inglese, portando quella lingua, non solo nella parola, ma anche nella musica. Questo succede con “My dear” e “Nera” che è molto Rolling’Stone. Tutto questo è “Maschere Nude”.