Roberto Cacciapaglia – Atlante del Quarto Tempo, una biografia in musica, libro di Jacopo Caneva

Tempo di Lettura: 3 minuti

Edito da goWare (una startup fiorentina specializzata in digital publishing), la versione cartacea del lavoro consta di 258 pagine, aperta da una intro scritta da Cacciapaglia, dove il maturo compositore rivela la sua natura gioiosa e quindi infantile. Scrive infatti…Jacopo mi consegna il manoscritto, lo apro e comincio a leggere: parole, frasi, argomenti. Dimentico che sto leggendo e mi ritrovo osservato da altri occhi… ho letto il manoscritto e mi appare quello che ha guidato la mia ricerca, il mio lavoro per questa meravigliosa arte primordiale e modernissima allo stesso tempo.. Sono parole pregne di valenza, ma al contempo semplici che quasi ci rivelano un uomo che lotta con l’artista, per mantenere la sua sfera personale. Ma a conclusione dell’introduzione, sono altre le parole che rendono orgoglioso il lavoro di questo giovanissimo scrittore (Jacopo Caneva è infatti nato a Portogruaro nel 1998) e sono parole pesanti come pietre… Penso che difficilmente qualcun altro avrebbe potuto seguire così bene il mio lavoro come lui ha fatto. Jacopo ha raccontato tutto della mia musica. Per ora..

Il libro è concepito nel modo più semplice ovvero dando ad ogni disco di Cacciapaglia la giusta dimensione recensiva: Caneva perciò parte da Sonanze del 1974 per arrivare sino ad Atlas-Rediscoverng the world e per ogni quadro di questa esposizione (tanto per citare un famoso momento compositivo) i desideri in fase di composizione (ed i risultati del disco) si intrecciano in una sorta di divenire continuo. Lo scrittore è abile nel non farsi troppo coinvolgere in un disco a discapito di un altro, mantenendo sempre un atteggiamento super partes, anche se è ovvio che lui è un fan di Cacciapaglia e quindi a qualche disco è più affezionato, non fosse altro perchè ha colpito una sua personale crescita e ricerca. Facendo un paragone con il sottoscritto, se il libro l’avessi scritto io avrei evitato gli aggettivi (ed i superlativi) che mi sarebbero sgorgati copiosi nel momento in cui avessi narrato di Angelus Rock, perchè nel 1992 è stato un cd che ho letteralmente consumato…

Dove si cela la poesia della musica, in quel preciso luogo l’artista si esalta e riesce in quella che è la sua reale mission ossia comunicare e far capire come i sentimenti (che si provano) dal nostro cuore passano al cervello e poi si materializzano su un pentagramma: nella biografia di Jacopo Caneva sono molti i momenti descritti in cui storicamente questo è avvenuto per Roberto Cacciapaglia. Come lui si è emozionato a leggere il manoscritto originale, anche noi abbiamo avuto vibrazioni epidermiche e ci siamo solo pentiti di una cosa: non esser stati attori protagonisti (o semplici spettatori) di quando veniva concepito quel tour a ridosso di un disco appena pubblicato. Magari qualche volta la nostra spalla sarebbe stata utile nell’aiutare Cacciapaglia a riposarsi per poter trovare quelle energie per fare l’ultimo scatto in avanti e concludere una serie di capolavori in musica. Sincronicamente avremmo potuto aiutarlo nel connettere tutte le sinapsi di una pensiero logico, ma non c’eravamo con lui o la Royal Philarmonic Orchestra, ma questa biografia ci riporta a quella stagione, come fossimo in una sorta di macchina del tempo.

Questo godibilissmo libro, ha anche una versione e-book con qualche contenuto in più: quindi non avete che mettervi alla sua ricerca, magari contattando l’editore ed i profili social dell’artista.