Cosa mi è piaciuto della seconda serata di Sanremo 2020 e cosa mi ha deluso…

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Da una parte la gara canora e dall’altra gli interventi extra: il Festival di Sanremo da diversi decenni non è più solo il festival della canzone italiana, ma un enorme carrozzone di intrattenimento, con momenti alti ed altri assai bassi. Per l’edizione 2020, ci siamo affidati alla penna pungente di Giuseppe Panella: se clicchi qui, puoi leggere il suo pensiero sulla seconda serata, ma Musicalnews.com vuole offirvi anche un secondo punto di vista ed ecco perché anche oggi puoi leggere il mio personale pensiero. Se invece clicchi qui, leggi quello che la prima serata mi ha ispirato..

Due momenti extra mi hanno veramente emozionato: in primis Christian Pintus che ha cantato il testo di Paolo Palumbo (chef 22enne sardo affetto da S.L.A.), un pamphlet di riflessioni dal titolo Io sto con Paolo. Ma lo stomaco si è aggrovigliato, anche quando è comparso sul maxi schermo il viso di Fabrizio Frizzi, perché ieri era il suo compleanno. Ho telematicamente abbracciato Amadeus, quando ha dichiarato che questo Sanremo 2020 avrebbe dovuto logicamente condurlo proprio Frizzi, se non fosse prematuramente scomparso.
Laura Chimenti, Emma D’Aquino e Sabrina Salerno sono state le “vallette” di questa seconda serata e le due giornaliste del TG1 hanno svolto con diligenza il loro compito, anche quando hanno mostrato che il loro modus operandi era influenzato dalla tante esperienza come conduttrici del più famoso telegiornale della tv italiana: cosa dire su Sabrina Salerno? Emozionata, dirompente, brava in toto…

Prima di passare ai singoli cantanti in gara, una prece sui Ricchi e Poveri e la loro “storica” reunion: sono nati tra il 1942 ed il 1950, hanno venduto 22 milioni di dischi in tutto il mondo, hanno una considerazione che nemmeno vi immaginate .. ma perché arrivare a fare questo siparietto nostalgico, cantando spesso in playback? Ci ha dovuto pensare Fiorello ad intervenire a cappella per rafforzare la celebre Che sarà. Non era meglio un momento celebrativo stile salottino, con immagini di 50 anni fa sullo schermo e loro si alzavano ed intonavano qualche secondo, dimostrando di aver ancora frecce al loro arco? Non è brutto omaggiare I grandi del passato, dandogli un premio alla carriera, ma senza costringerli a rovinare il buon ricordo che abbiamo di loro. Ad esempio ad Agosto ha compiuto 80 anni il grande Don Backy Franco Simone ha lanciato l’idea di portarlo sul palco del Teatro Ariston per dargli un riconoscimento: se si fosse fatto, il toscanaccio Aldo Caponi avrebbe intonato qualcosa dei suoi successi storici, ma senza proporre in playback un melting pot imbarazzante.

Fasma
e Marco Sentieri battono Martinelli & Lula e Matteo Faustini: saranno loro due a contendersi la vittoria nella categoria Giovani, sfidando Leo Gassman e Tecla, I quali però mi sembrano avere qualche possbiilità in più!
Quel gigante rock di Piero Pelù apre la gara e l’emozione corre veloce: ricordandomi di quanto detto poco prima su Fabrizio Frizzi, nella mia testa continuava a girare Regina di cuori ed il terzo posto finale, mi fa dire di stare attenti a Pierotten, perchè sarà pure nonno, ma il frontman dei Litfiba è pronto a stupirvi!
Più che logico il primo posto conquistato da Francesco Gabbani, ma attenzione ad arrivare come favorito all’ultima serata: fossi in lui, toccherei ferro…Cosa dire del twerking di Elettra Lamborghini? Interessante, sinuoso, ma la canzone è troppo banale e fa il p aio con Junior Cally. Tanto di cappello a Tosca ed Enrico Nigiotti, perchè sono musicalmente tra i migliori, ma le rispettive canzoni ancora non le canticchio. Qualcosa mi è rimasto in testa del brano dei Pinguini Tattici Nucleari (classificatisi al quarto posto) e di Paolo Jannacci, Giordana Angi e Rancore.
Infine tanto rispetto per quella star internazionale che è Zucchero (pronto a partire per un lungo tour, come Laura Petringa ci ha raccontato in questo articolo) e per Tiziano Ferro che ha omaggiato suo padre artistico ossia Massimo Ranieri. Bravi nel sapersi abbinare nel proporre Perdere l’amore, hit con cui Ranieri vinse Sanremo nel 1988, presentata l’anno prima da Gianni Nazzaro, ma scartata dalla commissione .. … Perdere l’amore quando si fa sera, quando tra i capelli un po’ di argento li colora, rischi di impazzire, può scoppiarti il cuore, perdere una donna e avere voglia di morire…