E.N.G.age realizzano una versione rabbiosa di Bella Ciao, dedicandola a George Floyd ed a tutto il movimento Black Lives Matter

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Avevamo parlato di loro a Marzo: l’occasione è stata la pubblicazione di un disco con 6 ei brani composti da Gennaro Caggiano edito da Rossodisera. Un progetto interessante quello degli avellinesi E.N.G.age con l’ep intitolato Pelle, ma dopo 3 mesi abbondanti eccoli concentrati su quello che succede negli States..

.. Fino a un mese fa, la rivolta che si voleva evocare con questa canzone era principalmente e quasi esclusivamente politica: accomunare tutti gli orizzonti politici contro l’immane dramma del nazifascismo. Oggi essa rappresenta un parteggiare contro tutto ciò che è ingiusto, contro tutto quel che va a ledere la già di per sé fragile equità tra gli esseri umani. È lotta per i diritti, è canto di fratellanza, è il vero suono della protesta contro qualsiasi nemico, fisico o concettuale, contro cui ci si va ad imbattere…

Il nuovo progetto vede gli E.N.G.age realizzare una versione di Bella Ciao, trasudante di chitarre rabbiose e dedicarla a George Floyd ed a tutto il movimento Black Lives Matter di cui si sentono parte integrante ed attiva. Hanno deciso di stravolgere la parte musicale, di renderla più moderna da un punto di vista prettamente uditivo, per far sì che si allontanasse dalla sonorità “popolare” che ha contraddistinto le molteplici rivisitazioni del brano, a cui bisognava aggiungere un nuovo grido, espressione della rabbia che lega noi tutti alle proteste che stanno caratterizzando questo singolare periodo storico.