Continua l’investigazione a colpi di techno pop dell’Alcalde de la Noche

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Fantasia Ibiza scava nei meandri socio-storici della gioventù ribelle post franchista. Questa volta il progetto si trasferisce su una delle isola più famose al mondo e si sviluppa in 5 tracce, immaginando di ritrovarsi come per magia intorno al 1993:
– 1) fantasía ibiza 3,49: title track, è la storia di molti di quella generazione, innamorati della nuova scena dance, sognavano tutto l’anno la vacanza ad ibiza, tra TECHNO DESEO SEXO JALEO, un turbine di emozioni che iniziava prima di partire, che sapeva di droga e vizi, di relazioni facili e senso di onnipotenza
– 2) come siempre en el pacha 3,13: chi non conosce la discoteca delle ciliegie? pacha è trasgressione, privilegio, notti infinite, voglia di ballare inesauribile, ballerine da togliere il fiato, un luogo mitologico, ma per un ragazzo degli anni novanta, come già successe alla fine degli anni ottanta per i “ruteros” della ruta del bacalao (il nostro popolo della notte) la pista da ballo era anche una maniera di sentirsi vivo e di comunicare con un certo mondo, a botte di suoni assordanti..e per favore ancora una
– 3) ruta de las rulas 3,04: questa canzone doveva uscire come settima canzone di direccion destroy il primo disco, dedicato alla ruta del bacalao; “rulas”, le paste, le cale, l’extasy…insomma il viaggio delle pastiglie, quelle che questi ragazzi poco più che ventenni si “mangiavano” in quantità industriali per restare in piedi durante interi weekend fatti di “musica maquina” e “mai dormire” trascinandosi in lungo e in largo sulla costa valenciana a bordo delle loro seat scassate
– 4) la puesta del sol 3,32: i famosi ed iconici tramonti di Ibiza, uno dei motivi principali per cui le comunità hippie decisero di trasferirsi qui in gran numero negli anni settanta; successivamente, agli inizi degli anni novanta, non c’erano quasi più vere comunità flower power, al loro posto simil tribù “punkabbestia” che vivevano tutto l’anno in furgoni vagabondando sull’isola e occupando i luoghi lasciati ancora deserti dal turismo di massa che stava facendo il suo arrivo
– 5) italianos dance 2,29: una filastrocca a 135 bpm in puro e studiatissimo ITAGNOL sui luoghi comuni degli italiani ad ibiza negli anni novanta, il loro abbigliamento, la loro parlata, i loro discorsi.