Addio a Pierre Ruiz, produttore discografico illuminato con la sua Esordisco

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Scomparso ieri improvvisamente in Sardegna durante un’escursione in montagna il produttore discografico Pierre Ruiz, che nel 2012 aveva fondato l’etichetta indipendente Esordisco, con cui ha pubblicato i lavori di Bungaro, Pilar, Alessio Bonomo, Luigi Mariano, Marco Pacassoni, The Niro.

Un malore durante un’escursione sui monti di Arbus in Sardegna, ieri mattina è risultato fatale al produttore discografico Pierre Ruiz, francese di 58 anni residente a Roma, che si trovava lungo un sentiero con alcuni amici, quando all’improvviso ha avuto un infarto e ha perso i sensi. Dopo l’allarme, sul posto sono arrivati i medici del 118 con l’elisoccorso ma i tentativi di salvargli la vita si sono però rivelati vani. La salma è stata prelevata con l’elicottero e trasferita prima nel campo sportivo e poi nella camera mortuaria del cimitero di Arbus. Ruiz è stato dirigente della multinazionale di autonoleggio “Europcar” ma era conosciuto nell’ambiente musicale per aver fondato l’etichetta indipendente Esordisco nel 2012, che aveva prodotto tra gli altri diversi lavori discografici di Alessio Bonomo, Bungaro, Pilar, Luigi Mariano, il “complete songbook” di Jeff Buckley e Gary Lucas con The Niro (Davide Combusti) e l’omaggio a Frank Zappa con il Marco Pacassoni Group. Ripercorriamo brevemente i lavori principali prodotti dalla Esordisco, un’etichetta che puntava esclusivamente sulla qualità, seguendo soltanto l’istinto e il gusto musicale di Pierre Ruiz, che come un antico mecenate e un appassionato viticoltore, produceva all’incirca un disco all’anno. Era una delle poche persone che ancora credeva in questo lavoro e lo faceva per passione.

Pierre Ruiz sul monte Arcuentu in Sardegna 5 anni fa

Il primo lavoro pubblicato dalla Esordisco è “Il valore del momento” di Bungaro, registrato tra aprile e settembre del 2012 e uscito ad ottobre dello stesso anno, il settimo disco del cantautore pugliese Tony Bungaro (nome d’arte di Antonio Calò), prodotto con Cesare Chiodo, che contiene 8 brani originariamente scritti per altrettante interpreti italiane: Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Chiara Civello, Giusy Ferreri, Nicky Nicolai, Patrizia Laquidara, Barbara Eramo e Pilar, più quattro brani inediti, tra cui la title track cantata con  Miùcha Buarque de Hollanda, sorella di Chico. Nel 2018 la Esordisco pubblicherà anche il live Maredentro (Il Viaggio), registrato all’Auditorium Parco della Musica di Roma che contiene anche 3 nuovi brani registrati in studio compresa una versione inedita di “Imparare ad amarsi” (presentata a Sanremo 2018 con Ornella Vanoni e Pacifico).

Il secondo disco pubblicato dalla Esordisco è il secondo album del cantautore napoletano Alessio Bonomo, che dopo l’esordio “La rosa dei venti” nel 2001 (che conteneva “La croce” presentata a Sanremo giovani nel 2000)  e altri progetti come autore (tra cui il bellissimo “Haber bacia tutti” del 2012, di cui scrive testi e musiche) è arrivato al disco della maturità “Tra i confini di un’era” (2014), prodotto con Francesco Arpino, che contiene dieci brani di pop-rock elettronico molto originale, sempre in bilico tra passato, presente e futuro,  a partire dalla prima traccia “Gli uomini camminarono sulla luna”, fino alla rielaborazione di “Famous Blue Raincoat” di Leonard Cohen, presente in due versioni differenti (la seconda più acustica come “ghost track” finale), da lui tradotta e cantata in italiano come “L’impermeabile blu”.

Dopo questo lavoro Ruiz ha pubblicato nel 2018 anche “La musica non esiste“, terzo e ultimo disco di Alessio Bonomo, dedicato a Fausto Mesolella, storico chitarrista degli Avion Travel (produttore artistico anche del suo primo disco), che oltre ad aver suonato, ha curato arrangiamenti e produzione artistica, insieme a Tony Canto che ha curato la postproduzione dopo l’improvvisa scomparsa di Mesolella nel 2017. Finalista alle Targhe Tenco per il miglior disco dell’anno. Tra gli ospiti Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Alessandro Mannarino, Peppe Servillo e Peppe D’Argenzio degli Avion Travel e lo stesso Mesolella.

Il terzo album prodotto dalla Esordisco è “L’amore è dove vivo” (2015), il terzo disco di Pilar, nome d’arte della romana Ilaria Patassini, interprete e anche autrice (in questo lavoro firma i testi di quattro brani), dopo l’esordio “Femminile singolare” e il successivo “Sartoria italiana fuori catalogo”. Le musiche sono tutte firmate da Bungaro, ad eccezione dell’ultima “En Confidence” cantata in francese (con testo dello stesso Pierre Ruiz e la musica del compositore e chitarrista Federico Ferrandina), secondo brano in francese oltre a “Forteresse” di Brice Homs e Michel Fugain (l’autore di “Une belle histoire”, versione originale di “Un’estate fa”). I testi delle canzoni sono firmati da grandi nomi come Pacifico, Joe Barbieri, Sandro Luporini (storico collaboratore di Gaber), Mauro Ermanno Giovanardi, mentre ne “L’istante” duetta con Bungaro, anche produttore artistico insieme ad Antonio Fresa, che dirige The Mad Ensemble di archi e arrangia sette brani. Il testo di “Fuga d’estate” scritto con Alessio Bonomo cita “Zabriskie Point” di Antonioni e Johnny Cash. La Esordisco ha pubblicato anche il suo quarto e ultimo disco “Luna in Ariete” (2019), distribuito sempre da Audioglobe, registrato in presa diretta in tre session live durante la gravidanza della cantante, che vede la produzione artistica firmata dalla stessa Pilar con Federico Ferrandina, chitarrista e arrangiatore.

Il quarto disco prodotto dalla Esordisco è “Canzoni all’angolo” (2016), il secondo disco del cantautore salentino Luigi Mariano, dopo l’esordio “Asincrono” (2010), anche questo prodotto e arrangiato dal chitarrista Alberto Lombardi, che ospita dei nomi prestigiosi come Simone Cristicchi che duetta in “Fa bene fa male” e Neri Marcorè nella title track. “Come orbite che cambiano” è dedicata all’astrofisico Stephen Hawking e alla sua prima moglie Jane, mentre tutto il disco è dedicato al padre Salvatore (per cui aveva scritto l’intensa “Edoardo” nel primo album). Nel disco suonano tra gli altri Primiano Di Biase (piano, fisarmonica), Marco Rovinelli (batteria) e Pericle Odierna (fiati), Alessandro Valle (pedal steel guitar) e Pierpaolo Ranieri (basso). “L’ottimista triste” ha il testo in parte in salentino scritto da Mino De Santis (che duetta con Luigi), mentre “Il fantasma di Tom Joad” è la versione italiana di “The ghost of Tom Joad” di Bruce Springsteen, di cui negli anni ha curato numerose traduzioni e adattamenti. Da segnalare il quartetto d’archi sotto la direzione di Antonio Fresa presente in tre brani, tra cui la cover di Springsteen e l’ultimo brano “L’ora di andar via”.

Nell’aprile 2018 Pierre Ruiz realizza il sogno di un disco tributo al suo compositore preferito in assoluto, Frank Zappa, ideato e realizzato con Marco Pacassoni (vibrafono e marimba), il cui Group comprende anche Alberto Lombardi (chitarra elettrica, acustica e classica), Enzo Bocciero (piano e tastiere), Lorenzo De Angeli (basso) e Gregory Hutchinson (batteria) con special guest Petra Magoni (voce) su “Planet of the Baritone Women”. I dischi migliori di Zappa per Ruiz sono quelli che vedono la partecipazione di Ruth Underwood , che suonava la marimba, il vibrafono e le percussioni con The Mothers of Invention tra il 1973 e il 1975, da qui l’idea di realizzare un omaggio al compositore di Baltimora basato su questi strumenti, e chiamato proprio “Frank & Ruth“.

L’ultimo disco prodotto dalla Esordisco è  The Complete Jeff Buckley and Gary Lucas Songbook”, uscito il 4 ottobre 2019, 12 brani scritti a quattro mani da Jeff Buckley e Gary Lucas, tra cui 5 mai registrati in studio, e rimasti chiusi in un cassetto per oltre 25 anni che vengono interpretati da The Niro, nome d’arte del cantautore romano Davide Combusti, che ha al suo attivo 4 album di cui 3 in inglese. Gary Lucas è considerato uno dei più influenti chitarristi americani di sempre, con Jeff Buckley ha composto le storiche Grace e Mojo Pin, e dopo aver visto The Niro durante un tour italiano, gli propone di dare voce a questo progetto di grande valore. Il cantante arruola come produttore artistico Francesco Arpino (che ha curato gli arrangiamenti dell’album insieme a Davide) e propone la produzione esecutiva a Pierre Ruiz e alla sua etichetta discografica, Esordisco. Nel progetto sono coinvolti anche Phil Spalding (Mick Jagger, Roger Daltrey, Seal, Elton John) e Maurizio Mariani al basso, Puccio Panettieri alla batteria e Mattia Boschi al violoncello. Nel disco sono presenti cinque titoli scritti con Jeff che sono stati registrati in studio da The Niro per la prima volta in assoluto: “No one must find you here“, “Story without words“, “In the cantina“, “Distortion” e “Bluebird blues“. Disco finalista alle Targhe Tenco 2020 come miglior interprete.

Sabato 29 agosto, alle 9 del mattino, presso il cimitero di San Michele a Cagliari si terrà un breve momento di incontro e raccoglimento aperto a chiunque voglia salutare Pierre Ruiz, la moglie Paola e il figlio Antoine.

Pierre Ruiz al Zappanale Festival (Bad Doberan)