La camicia di forza non è affatto casuale: intervista a Neo Garfan ..

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Si avvicina giovanissimo al mondo della musica grazie allo zio Ignazio Polizzy Carbonelli, già affermato produttore e membro fondatore de I Romans ed autore di molti successi, tra cui la celebre Tornerò dei Santo California nel 1975. È proprio nel suo studio che prendono vita le prime canzoni e il primo progetto musicale, il duo Direzioni Insolite, formato da Neo e Massimo Polizzy Carbonelli..
Un humus ricco, sul quale il suo progetto artistico ha preso vigore. La dimostrazione ulteriore viene dal videoclip del brano Al di là del limite, pubblicato il 26 Ottobre 2020 e che stamani aveva ben 161.464 visualizzazioni. Grazie alla collaborazione di Teresa Brancia, sono riuscito da intervistarlo…

– Un bentrovato a Neo Garfan: ti aspettavi così tante visualizzazioni per il tuo nuovo videoclip? Come l’hai concepito?
Bentrovato a te… Non faccio mai previsioni rispetto al mio lavoro, tendo a fare i bilanci, le visualizzazioni oggi sono importanti e sono contento del riscontro che il videoclip ha avuto, spero continui a darci soddisfazioni. Io e Francesca Debri, abbiamo dedicato lungo tempo alla stesura dello storyboard, questo ha fatto sì che avesse in sé una prima infarinatura registica. É stato scritto in modo dettagliato, descrivendo i movimenti della cinepresa, ogni singolo stacco e piano sequenza. La fase più difficile è stata la scelta della location e della danzatrice che alla fine è andata su Greta Martucci, già nel copro di ballo di amici. Abbiamo visto Greta in un video e abbiamo subito detto “è lei” è seguito un lungo lavoro sulla coreografia, Francesca e Greta hanno lavorato duramente per arrivare a quello che vedete oggi nel video.
– Posso affermare che la tua è famiglia dove si respira musica da sempre?
Ignazio Polizzy Carbonelli è stato per me una luce nel buio, forse la persona più importante nel mio percorso musicale. Quando è venuto a mancare, ho dovuto reinventare il mio mondo.
Ho perso mio padre molto presto, quindi Ignazio (senza rendersene conto) aveva incarnato una figura determinante per me.
– Cosa mi dici (che non sappiamo) di Riccardo Polizzy Carbonelli? Te lo chiedo dall’alto dell’amicizia che mi lega a lui…
La sorella di mia madre era la moglie di Ignazio Polizzy, quindi i nostri contatti sono stati per lo più casuali. Sono andato a vederlo in teatro qualche volta… Se sei a caccia di curiosità sul Dottor Ferri (di Un Posto al Sole) purtroppo non potrò accontentarti.
– Quali artisti hai amato da ragazzo? Quali invece sono i cantanti che più ammiri ora?
Sono cresciuto ascoltando Stevie Wonder ed è ancora uno dei miei miti assoluti. Lo considero un genio. Ascolto per lo più musica soul un po’ datata, tipo Marvin Gaye, Otis Redding ma anche artisti più recenti come Paolo Nutini, James Bay e altri. Il vivaio inglese è sempre molto prolifico di nuovi talenti. Il new pop britannico mi ha guidato anche nella realizzazione di questo album.
– Riescono Neo Garfan ed Antonello Garofalo a convivere?
Convivono e litigano. Non vorrei esagerare ma è una sorta di doppia personalità. La camicia di forza nel videoclip non è affatto casuale…

– Sappiamo che il nuovo disco dovrebbe intitolarsi Suoni Dalla Luna ed è atteso fra qualche mese: quali anticipazioni puoi darci?
E’ un album che amo profondamente, al quale molte persone hanno lavorato dando l’anima. Daniele Ferreri con cui ho prodotto e arrangiato le 11 tracce del disco, Pierangelo Ambroselli che ha curato i mix, Sebastian Marino, Antonello Mango, Andrea Gentili, Guido Cascone, Francesca Debri, spero di non dimenticare nessuno o sono guai. Sarà coerente con il primo singolo, troverete un sound ibrido che spazia dal soul al pop internazionale fino all’elettronica.