Un videoclip fotografico di Diodato, camminando per i vicoli di Roma

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Abbiamo ancora nella mente Storie di un’altra estate. Su RaiPlay dal 29 Novembre questa sua docu-serie nata dalla volontà di raccogliere sensazioni, emozioni, pezzi di vissuto e che Diodato ha registrato nei mesi scorsi durante i live estivi che lo hanno portato ad attraversare un’Italia diversa in un anno diverso. Da qualche ora possiamo invece gustarci il videoclip ufficiale di Fino a Farci Scomparire, produzione sul quale ha dichiarato .. Poter interagire con l’opera di Edoardo Tresoldi, artista che conosco e seguo da qualche anno ormai, è stato un grande privilegio ma anche un grande desiderio. Sin dal primo momento in cui ho visto Etherea, ho pensato che fosse perfetta per provare ad esprimere quel concetto che provo a raccontare in Fino a farci scomparire. E cioè quel tempio che gli amanti costruiscono e che spesso si appesantisce delle aspettative, delle proiezioni future, ma che poi quando la storia finisce pian piano si dissolve. Nel dissolversi però si alleggerisce di quel peso, ed è allora possibile rivederne la bellezza, rivederne il disegno prima che scompaia del tutto..

Un videoclip fotografico, in cui si mostra il percorso di Diodato che, camminando per i vicoli di Roma, si ritrova immerso in un contesto mistico e sospeso raggiungendo “ETHEREA”, la celebre e suggestiva installazione del noto scultore Edoardo Tresoldi nel parco di Villa Borghese, che diventa simbolo di un non luogo geograficamente incollocabile.  Il video, prodotto da Borotalco. Tv in collaborazione con Pulse Films, è stato girato in una notte romana, in cui Diodato attraversa una città silenziosa che lo conduce ad un luogo fantasma, che sembra alludere ad un tempo, a sensazioni ed emozioni remote che finiscono con l’impossessarsi del corpo dell’artista. Qui, “Etherea”, è il tempio del ricordo, luogo sospeso di contemplazione, riflessione, tra l’uomo e il cielo, che unisce reale e irreale e che accende una danza catartica e liberatoria. La sensazione che si prova davanti all’opera è quasi straniante, sembra richiamare un monolito Kubrickiano, buco nero, punto di congiunzione temporale che unisce passato, presente e futuro. “Etherea”, scultura monumentale con architetture e spazialità di matrice barocca, che rappresenta un “percorso di indagine tra uomo e paesaggio”, fa parte della mostra Mostra “Back to nature”, Parco dei Daini in Villa Borghese curata da Costantino D’Orazio e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.