Addio a Paolo Battigelli, giornalista e fotografo di Guitar Club

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Il giornalismo rock piange un’altra importante firma. E’ morto Paolo Battigelli, storica firma di Guitar Club e Drum Club e collaboratore di tante testate. La notizia è stata data dalla redazione di Guitar Club attraverso i propri profili social.  “Caro Paolo, questa notte ci hai lasciato”, scrivono dalla redazione di Guitar Club e Drum Club, “Eri ammalato da tempo e questa notte, mentre dormivi, sei andato via. Come dice Ricky, ora sei diventato un angelo e anche a noi piace pensarti così. Paolo è parte della storia di Guitar Club e Drum Club. Tutti voi avete letto le sue interviste e i suoi articoli ed ogni volta, la sua smisurata passione per la musica e i musicisti fuoriusciva in ogni riga, certamente coinvolgendovi ed emozionandovi. Lascia sua moglie Tiziana, suo figlio Ricky, e lascia tutti noi… Riposa in pace, Paolo”.

Nato a Genova il 28 febbraio del 1954, Battigelli si è sempre occupato di musica e spettacolo. Giornalista pubblicista dal 6 novembre 1985, nel corso della sua carriera aveva collaborato con testate come “Alta Fedeltà”, “Tutto Musica e Spettacolo”, “Rockstar”, “Ciao 2001, “HM” e “Jam – Viaggio nella musica”. Nel 2002 aveva pubblicato per Editori Riuniti, nella collana diretta da Ezio Guaitamacchi, il libro “Guitar Heroes. Ritratti di cento chitarristi leggendari”. E’ stato proprio lo stesso Ezio Guaitamacchi a ricordare l’amico Paolo Battigelli. “In due giorni ci hanno lasciato prima Cesare G. Romana e poi Paolo Battigelli. Di Cesare hanno parlato benissimo amici e colleghi che l’hanno conosciuto e frequentato assai più di me che pure ho sempre nutrito enorme stima nei suoi confronti. Di Paolo Battigelli, giornalista e fotografo, colonna di “Guitar Club” e “Drum Club” e collaboratore di mille altre testate, sono stato amico. Quando dirigevo la collana di libri musicali per Editori Riuniti, abbiamo pubblicato il suo bellissimo “Guitar Heroes”, ritratti di grandi chitarristi che lui aveva incontrato e fotografato: in pratica, il gotha delle 6 e 12 corde degli ultimi 50 anni. Insieme avevamo anche realizzato una piccola mostra tematica in cui le foto pubblicate sul libro erano state stampate in formato poster. Poi i tanti articoli per JAM e altre avventure musicali vissute fianco a fianco. Ho di lui un ricordo affettuoso, di uno che (come me) ha avuto la fortuna e l’opportunità di trasformare la sua grande passione (la musica) in una professione. Una persona umile (merce rarissima nel nostro ambiente) ma al contempo seria e professionale. Come Cesare Romana, anche Battigelli era persona docile e schiva che badava ai fatti più che alle chiacchiere e alle “pose”. Di lui mi porterò sempre dentro al cuore il suo sorriso e la sua gentilezza. Ci mancherai, ci mancherete”.