Bugo: vi presento Bugatti Cristian

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Sicuramente non è stato bello tornare a Sanremo dopo un anno e vedere che nei primi articoli veniva sempre riportato l’episodio avvenuto lo scorso anno. Mi dicevo OK va bene, è stato un evento che ha cambiato la mia vita. Ma dopo un anno… io voglio parlare di musica. Penso che quest’anno la mia musica non è stata importante e ne ho sofferto tanto. Quest’anno mi sono voluto concentrare e cantare solo bene la mia canzone. Questo è l’obiettivo principale. Sono arrivato qui cercando di essere concentrato il più possibileBugo racconta così il suo ritorno a Festival di Sanremo con il brano E invece sì. L’artista è tornato sulla riviera ligure dopo la partecipazione dello scorso anno con Sincero, il brano presentato con Morgan, che durante una delle serate cambiò il testo e costrinse Bugo ad abbandonare il palco, con annessa squalifica regolamentare.

Proprio ieri Bugo, attraverso i suoi profili social, si è sfogato per l’attenzione ricevuta quest’anno. “Ciao ragazzi, parto dalla fine dicendo che mi sono rotto”, ha scritto l’artista, “Lo dico perché è da un anno che leggo qualsiasi cosa su di me che nulla c’entra con la musica e non ho mai replicato. Capisco la libertà di parola, è un diritto sacro e la rispetto, ma quando i giornalisti musicali usano come scusa una cosa accaduta più di un anno fa per schernirmi, allora siamo oltre all’ambito delle chiacchiere da bar. Sono qui al Festival per parlare di musica. Lo so che è un anno difficile per tutti e fare un disco è un lavoro delicato, soprattutto ora. Mi dispiace che non si parli di questo e che invece ci si continui a chiedere dove sia Bugo. Bugo è qui, io sono qui, non sono mai andato via. Mi sono solo allontanato dalla pazzia e dall’opportunismo. Forse questo non fa notizia, né click, ma questo sono io. Non sono il più intonato di tutti, ma di certo sono più sincero di molti. Bugo è qui”. Alla vigilia della finale del Festival di Sanremo 2021 Bugo ha incontrato la stampa per presentare “Bugatti Cristian”, nuova edizione dell’album uscito lo scorso anno (che però si chiamava Cristian Bugatti), che contiene cinque brani nuovi, tra cui “E invece sì” e “Meglio” incisa con i Pinguini Tattici Nucleari.

Partiamo proprio da questo repack del disco. Innanzitutto hai lasciato “Sincero”, il brano che lo scorso anno avevi presentato a Sanremo con Morgan. E poi ci sono dei nuovi inediti. Come mai questa scelta?
La canzone “Sincero” è bellissima così anche perché c’è Morgan. Io ho anche una versione che avevo inciso solo io. Ma non ho mai pensato di non inserire la sua voce. Perché artisticamente è bellissima. Gli altri inediti sono un po’ il trait d’union del lavoro fatto con i produttori, che sono Simone Bertolotti e Andrea Bonomo. Con loro ho fatto un percorso iniziato nel 2018 e quindi mi sembrava bello tornare anche con loro al festival. E’ stato un percorso sonoro, di scrittura e di arrangiamenti.
In “Videogame” c’è l’uso del vocoder. E’ l’unico brano in cui usi questo strumento. Lo hai fatto come omaggio ai videogiochi degli anni ’80 oppure per prendere in giro certa musica trap?
Non faccio musica per prendere in giro qualcuno. Quando ho iniziato a fare il disco ho chiesto ai produttori di fare in modo che la mia voce fosse il più limpida possibile, senza effetti. “Videogame” essendo una canzone particolare, per certi aspetti forse simile a “Sincero”, ha il vocoder per inserirla nel mondo dei videogame.
“O che cosa”, che chiude l’album, sembra un pezzo anni ’80 vecchio stile. Com’è nato questo brano e come si inserisce all’interno del disco?
Quella canzone per come l’abbiamo pensata l’ho voluta inserire per similitudine a “E invece si” e “Fuori dal mondo”, che sono le canzoni più classiche. Ha questa presenza del sax che la connota subito nel Vasco Rossi anni ’80 e io sono un grande fan di Vasco. L’ho voluta mettere alla fine proprio perché, per quello che mi riguarda e quello che dico, è una di quelle che preferisco tra queste cinque tracce nuove. Anche per la sua struttura, che non ha i soliti tre ritornelli. La sento coerente in quello che dico all’interno del disco. Per il resto io non faccio dischi concettuali però cerco sempre di lanciare un messaggio all’ascoltatore. Per quanto mi riguarda questo album è come se mi presentassi. Contiene la mia visione sul mondo in diversi argomenti che può essere l’amore, i desideri e la forza della nostalgia. Racconto anche la complessità del vivere.
In “E invece sì” canti “Con la birra in saldo e il poster di Celentano / E meglio così”. Avevi veramente il poster di Celentano in casa?
Non ho mai avuto poster a casa mia, nemmeno quando ero piccolo. Perché i miei non erano appassionati e quindi la musica è sempre girata poco. Infatti sono diventato cantante a 20 anni. Amavo molto i Duran Duran quando ero piccolo ma i poster non li ho mai avuti. Quella del poster di Celentano era una bella frase che inquadra il periodo degli anni ’70.
Come è nata la collaborazione i Pinguini Tattici Nucleari nel brano “Meglio”?
Il primo contatto con loro c’è stato lo scorso anno qui a Sanremo in occasione dell’AltroFestival. Mi buttai a cantare con loro i Beatles. Mi sono rimasti molto simpatici. Ho giocato poi una partita con Riccardo nella Nazionale Italiana Cantanti e abbiamo fatto anche i giudici al Festival di Castrocaro. Poi è arrivato l’inedito “Meglio” e ho pensato che il suo modulo e la sua poetica fossero perfetti per quello che volevo raccontare nella canzone. Il brano era già fatto. A lui è piaciuto. Poi quando ho scelto di fare “Un’avventura” di Lucio Battisti nella serata delle cover mi è venuto naturale chiamare loro.
Quando scrivi sei influenzato da Battisti?
Quando scrivo una canzone non è che penso a un’artista in particolare. Celentano, Vasco e Battisti sono tre artisti di riferimento da sempre e quindi è spontaneo che ci possano essere delle loro influenze.
Come hai trovato le tue performance al festival di quest’anno?
La prima serata è stata di presa di confidenza con lo spazio, tenendo conto che qui siamo chiusi tutto il giorno e non possiamo uscire e non c’è il pubblico in sala. Nella seconda serata, quella delle cover con i Pinguini Tattici Nucleari, penso di aver fatto meglio. Venerdì sera sono cresciuto.
Quanto ti mancano i concerti?
I concerti sono in assoluto la cosa che mi mancano di più. Mi auguro che quando riaprirà la situazione si potranno fare di nuovo eventi. Certo probabilmente non si potranno fare concerti in cui tutti sono appiccicati, ma farti in un certo modo. Io sono già pronto.