Gocce di Luce, cortometraggio con Beppe Carletti dei Nomadi, in nomination al Premio Sorriso Rai Cinema Channel

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C’è anche il cortometraggio “Gocce di Luce“, della regista Silvia Monga, tra le opere in nomination del Premio Sorriso Rai Cinema Channel inserito nell’ambito del Festival Tulipani di seta nera. L’opera, ambientata durante il lockdown e quindi incentrata sul coronavirus, vede nel cast anche il fondatore e leader dei Nomadi, Beppe Carletti, che interpreta se stesso. Il cortometraggio racconta di un ragazzo che vive col nonno e il fratello e che in attesa che ritorni la madre, si incuriosisce a osservare la quotidianità di una ragazza che abita nella palazzina di fronte. Alcuni dettagli lo faranno innamorare di lei e non cambierà i propri sentimenti nonostante un aspetto triste e doloroso. Beppe Carletti interpreta un maestro di pianoforte.

Sono 60 i corti in nomination per il premio Sorriso Rai Cinema Channel, nell’ambito della XIV edizione del Festival Internazionale Film Corto “Tulipani di seta nera”. Le opere sono state annunciate nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa e sono ora visibili sulla piattaforma di Rai Cinema Channel alla pagina www.tulipanidisetanera.rai.it Sulla provenienza dei corti selezionati (tra oltre 300 arrivati) al primo posto il Lazio, con 16 opere in concorso, seguito da Campania (6), Piemonte (4), Marche (4), Lombardia (3), Puglia (3), Sicilia (3), Calabria (2), Toscana (2), Veneto (2), Basilicata (1), Sardegna (1) ed Emilia Romagna (1) e varie produzioni miste tra 2 regioni. Molti i corti di provenienza straniera, con in testa la Spagna, presente con ben 7 opere in nomination, il Messico, e l’Austria, oltre a una produzione italo-svedese. “E’ un piacere aver ospitato questa iniziativa”, ha sottolineato Nicola Borrelli, Dir. Gen. Cinema e Audiovisivo MiC, “è nella mission della nostra Direzione Generale essere accanto a manifestazioni come queste. Il cinema e l’audiovisivo sono strumenti fondamentali della identità territoriale, ma sono altrettanto importanti nel raccontare il comune sentire e i modi di vivere, ma anche altre questioni che non trovano il giusto risalto nei mass media. Una iniziativa – conclude – che non vuole solo raccontare la diversità ma l’essenza stessa della diversità. Abbiamo affiancato il Ministero dell’Istruzione e l’Istituto Rossellini anche nel finanziamento di alcune opere del Festival”.

“Siamo molto felici di dare grande visibilità al cortometraggio, in particolare quello sociale”, ha affermato Paolo Del Brocco, AD Rai Cinema, “abbiamo aderito con grande entusiasmo a questa iniziativa per sensibilizzare i temi sociali, per avvicinare i giovani al cortometraggio e per supportarne la filiera, oltre che per dare visibilità e supporto ai giovani talenti. Il vincitore della scorsa edizione ha avuto oltre 2 milioni e mezzo di visualizzazioni: un dato che ci spinge ad andare sempre avanti. Mettere in piedi un festival in tutti i suoi aspetti – conclude – è un’operazione meritoria per chi l’ha pensata, per chi la sta portando avanti con tenacia e anche nel reperimento dei fondi, e con la generosità di tutti coloro che sono coinvolti”.

Presieduto da Diego Righini e realizzato dall’associazione di promozione sociale “Università Cerca Lavoro”, su idea di Paola Tassone, il Festival promuove il lavoro di giovani autori che, attraverso le immagini, rappresentano non il semplice racconto di una diversità, ma l’essenza stessa della diversità, valorizzandone i molteplici aspetti ed esprimendoli attraverso l’arte cinematografica, che da sempre ha dato voce a pensieri, opinioni e sentimenti. “Il Festival Tulipani di Seta Nera”, ha dichiarato Giovanni Parapini, Direttore Rai per il Sociale, “rappresenta un unicum nel panorama cinematografico italiano perché è capace di promuovere un ruolo sociale sempre più delicato e importante della cinematografia italiana, un compito che viene spesso collocato in modo laterale ma che al contrario è in grado di smuovere le coscienze, costruire momenti di pensiero e riflessione, creare nuove forme di apprendimento di educazione e apprendimento della nostra comunità nazionale. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che il Festival valorizza il prezioso lavoro di giovani autori e di tutte le maestranze coinvolte, dando loro l’opportunità di fare sperimentazione, innovazione e sviluppare nuovi progetti che possano competere in un mercato valoriale. Creare una catena del valore nel campo del cinema sociale è il nostro obiettivo ed è per questa ragione che Rai per il Sociale, insieme ai colleghi di Rai Cinema, supporta con convinzione il Festival dei Tulipani di Seta Nera e il lavoro costante del Presidente Righini”.

“Ringrazio la Rai per avere ancora creduto in questo progetto”, ha dichiarato Diego Righini, Presidente del Festival Tulipani di Seta Nera, ” – e lo faccio attraverso i due dirigenti che ne rappresentano i valori cardine per Tulipani di Seta Sera: “cinema sociale”. Abbiamo subito voluto mettere a disposizione del Governo Draghi il nostro progetto culturale per rilanciare tutti i messaggi dell’audiovisivo per la Transizione Ecologica e Sociale, che guardi alla disabilità, ai giovani e ai territori svantaggiati, per un lavoro sicuro e moderno. Racconteremo con gli autori Pino Strabioli e Stefano Jurgens le fragilità e le bellezze delle persone e dei luoghi”. Paola Tassone, direttore artistico del Festival: “Quest’anno abbiamo selezionato anche opere di denuncia sociale: bullismo, violenza di genere, razzismo. Sono molto soddisfatta perché i registi si sono fatti portavoce delle difficoltà e delle emergenze sociali e ambientali che questo periodo pandemico ha evidenziato”. A chiudere la conferenza è stato Carlo Rodomonti, responsabile marketing Rai Cinema. “E’ un onore chiudere questo meraviglioso percorso. il mio ruolo è di servizio, siamo a servizio dei registi e dei giovani autori per offrire una piattaforma che nel tempo si è ritagliata uno spazio che auspichiamo sempre più importante e significativo. Siamo servizio pubblico, servizio pubblico per un tema importante”, ha concluso.