Claudio Baglioni: dal 2 giugno su ITsART Questa storia che è la mia

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Dopo aver festeggiato i suoi 70 anni Claudio Baglioni regala a tutti i suoi ammiratori un grande evento dal vivo registrato al Teatro dell’Opera di Roma. Si tratta di “In questa storia che è la mia”, basato sul suo ultimo album di inediti e punto di partenza per un’opera-concerto che sarà trasmessa partire da mercoledì 2 giugno, alle ore 21, in streaming sulla piattaforma ITsART (al via dal 31 maggio) fortemente voluta dal Ministro della cultura Dario Franceschini per promuovere all’estero l’arte e la cultura italiana.

Foto di Angelo Trani

Il film-opera, che unisce musica pop e sinfonica, è stato registrato al Teatro dell’Opera di Roma. Sono stati coinvolte ben 188 persone tra musicisti, coristi, cantanti, ballerini e performer. Inoltre nel cast anche l’attore Pierfrancesco Favino, l’étoile Eleonora Abbagnato, Danilo Rea, Giovanni Baglioni, Giancarlo Ciminelli, Roberto Pagani e Alessandro Tomei, che hanno affiancato orchestra e coro, diretti da Danilo Minotti, e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. La direzione dell’orchestra e del coro è stata affidata a Danilo Minotti, mentre la direzione della band di Baglioni è stata affidata a Paolo Gianolio, che ha firmato gli arrangiamenti e le orchestrazioni di 9 dei 14 brani dell’album. Gli arrangiamenti degli altri sette brani portano, invece, la firma di Celso Valli. “Qualche mese fa”, ha dichiarato Claudio Baglioni in occasione della conferenza stampa che si è tenuta al Cinema Adriano di Roma, “andando a trovare il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes, per stabilire cosa fare con i 12 concerti programmati a Caracalla e rinviati per la seconda volta, vedendo il teatro vuoto, chiuso, ho pensato che avessi fatto un album che è a tutti gli effetti una storia. Allora mi sono detto, perché non tentare una collaborazione? Abbiamo messo insieme diverse discipline e immaginato la possibilità di uscire da una scena predeterminata e inventare quello che abbiamo fatto”.

Lo show, che dura 90 minuti, dopo un monologo scritto da Claudio Baglioni e interpretato da Pierfrancesco Favino e un preludio danzato affidato all’étoile Eleonora Abbagnato, vede susseguirsi una serie di quadri sul tema del tempo e dell’amore, che fanno da fil rouge tra i brani del concept album di Baglioni: una sorta di summa della sua carriera, autobiografia senza nomi, e date, dove al centro c’è una storia d’amore con i suoi sviluppi e i suoi momenti più importanti. “È stato davvero un privilegio non solo poter incontrare un artista come Baglioni, ma soprattutto poter lavorare in un momento in cui la maggior parte di noi è stato fermato dal lockdown dovuto alla pandemia”, ha spiegato il direttore artistico Giuliano Peparini (autore della coreografia insieme a Veronica Peparini). Sono state proprio le norme di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria a suggerire gli escamotage della messa in scena, che ha trasformato in ambiente scenico ogni spazio del Teatro dell’Opera, dal retropalco ai palchi fino a, platea, foyer, camerini e corridoi, come ha rimarcato lo stesso Baglioni: “Dover mantenere le distanze tra gli artisti è stata una necessità che si è trasformata in virtù, alimentando in maniera creativa l’incrocio di sensazioni e di pulsioni a cui volevamo dar vita”. Musica, danza, recitazione, giochi di luci concorrono ad ambire a un’opera d’arte totale che l’architetto Baglioni ha pensato per tempi eccezionali: “Non solo perché in tempi normali non sarebbe mai stato possibile concepirlo né realizzarlo ma, soprattutto, perché credo ci sia bisogno di idee eccezionali per aiutare certe ferite a rimarginarsi, e trasmettere le energie che servono a fare di dolore, difficoltà e privazioni i semi per costruire un futuro nuovamente degno di questo nome”. Prodotto da Friends & Partners e Fenix Entertainment S.p.A, lo spettacolo di Claudio Baglioni su ITsART sarà acquistabile singolarmente sulla piattaforma e potrà essere visto per ben sei mesi. Il produttore Ferdinanzo Salzano ha poi spiegato che l’opera potrebbe avere ulteriori sfruttamenti. “Ci stiamo pensando”, ha detto Salzano di Friends & Partner, “perché è un progetto che non può esaurirsi così. In ballo c’è anche un passaggio al festival di Venezia, oltre a portarlo nei cinema e in tv”.