Javier Girotto / Vince Abbracciante – Santuario (Dodicilune 2021)

Tempo di Lettura: 2 minuti

Un sax soprano che parla ed un accordion che sostiene la base ritmica. Per capire la bellezza di questo disco, vi invito a vedere prima il video con il brano Aramboty, registrato live il 5 Settembre di due anni fa a Spongano (Lecce) durante la rassegna Incontri Ipogei. Mentre ero assorto nell’ascolto, mi sono immaginato di proiettare alle loro spalle momenti insanguinati di qualche film anni’70 (mentre tutti sparano, inseguendosi su delle Giuletta truccate), ma poi la mia mente ha proposto scene tratte dai fondali marini di un paese tropicale. Cosa mai avrà voluto significare questa dicotomia di voli pindarici? Semplicemente che quel brano stava comunicando emozioni, solleticando ogni anfratto del mio limbo e del cervelletto. Aramboty è indubbiamente una delle perle in questo disco, ma ci sono altri momenti profondi come nel caso di Impressioni di Puglia, dove forse il pathos si fa ritmo più che in altri brani.
Registrato allo Studio Sorriso di Bari ad Ottobre dell’anno scorso da parte di Tommy Cavalieri, un disco come Santuario (dal package chic che si apre a ventaggio) è un signor lavoro, forse non fruibile istintivamente, ma che con due ascolti fate vostro. Ed affermerete a voce alta che il jazz e le tradizioni argentine s’innamorano fino a finire in un abbraccio vigoroso, simile a un tango impetuoso e improvviso .. ma anche ad una mangiata di friarelli che necessita di buon vino. La rilettura de “L’ultima chance” di Luis Bacalov (tema principale della colonna sonora dell’omonimo film di Maurizio Lucidi) è di buon lignaggio, ma noi siamo pronti a scommettere sul successo di questo disco, ascoltando di nuovo En Mi ed anche Fugorona. Complimenti di cuore a Dodicilune.

Track list: Santuario degli animali, Fugorona, Ninar, Trama della Natura, En Mi, 2 de Abril, Fuga a Sud, Pango, Aramboty, Impressioni di Puglia, Soprano, L’ultima chance