Nuovo progetto discografico del violinista e compositore salentino. In due brani la voce di Lara Ingrosso, con cui forma i Respiro, un duo electro-pop/alternative hip-hop con all’attivo già tre dischi e oltre 150 concerti in tutta Italia. A Giugno siamo riusciti ad intervistarlo e ci disse convinto .. Ma è indubbio che Cor Cordis presenta un’inedita ricchezza sonora da tanti punti di vista. Anche le melodie composte sono frutto di una ricerca paziente ma determinata a offrire qualcosa di inedito .. Parole convinte e dette senza presunzione che condividiamo sin dal primo ascolto di questo suo disco, tra l’altro ben recensito nell’edizione pugliese del Tg3: definito quasi un trattato di filosofia antropologica sonora, veniva elogiato nella sua intrinseca missione ossia quella di scandagliare i fondali dell’etno jazz. Se analizzate queste frasi senza sintonizzarvi con il vostro lettore cd che presenta i nove brani, correte il rischio di inciampare in una facile accusa di presunzione: come puoi questo violinista esser così convinto di aver pubblicato un signor disco? Ma voi prima di aprire il cd, guardate le 6 facciate in cui è composto, leggere le note che l’artista ha scritto, soffermarvi sulle foto che lo ritraggono ed annuite sulla delicatezza con cui tutto il progetto si pone ai vostri sensi. Poi affidate all’udito il compito di darvi ulteriori dose di endorfine positive, così da rafforzare le vostre difese immunitarie. Solo a quel punto andate a fondo di ogni composizione, scrostate i vari sedimenti dalla superficie e fatevi trasportare dalla storia di questo talentuoso artista, partito dai canonici studi di musica classica e poi approdato al jazz, ma financo all’alternative hip-hop sotto la (cattiva?) influenza di Arale, nome d’arte di Lara Ingrosso.
In Cor cordis vi sono altri contributi interessanti: dal violoncello di Anna Carla Del Prete alla batteria di Diego Martino, dal sax soprano di Emanuele Coluccia al synth di Filippo Bubbico ed il trombone di Gaetano Carrozzo. Come non mai, il disco va gustato nella forma ottimale del cd, così da stimolare una convergenza all’unisono di tutti i sensi, partendo dalla bella copertina di Francesco Favale! Sono fortemente convinto di questo che … scusa? Solo nella versione digitale il disco è presente un’altra traccia? Ma allora state facendo di tutto per mettere in difficoltà il vostro povero recensore! Il singolo Lacci (che ha anticipato di qualche giorno l’uscita del disco) punta su un videoclip diretto da Stefano Tamborino, molto apprezzato dai nuovi e vecchi fans del violinista. I suoi 3 minuti e 17 secondi hanno avuto già oltre 10 mila visualizzazioni!
Uno dei brani che preferisco dell’inero disco è Acido balkaniko e magari può essere quello che vi suggerisco come primo ascolto: banalmente lo si potrebbe definire un “capriccio”, forse più vicino a Penderecki che a Paganini, anche se è osceno paragonare due geni così distanti tra di loro nel tempo. Ed a proposito di questo termine, anche la conclusiva Tempo è in grado di emozionare alcune delle nostre certezze, le quali a volte diventano convinzioni incrollabili. Tranne poi accorgersi che ci sono quelle famose incrostazioni sulle nostre “corazze”: meno male che c’è la potenza di Cor Cordis a portarsele via. E senza inquinare l’ambiente di tutte quelle tossine …
Tracklist: 1 – Gemini / 2 – Lo gnomo / 3 – Il teschio e la farfalla / 4 – L’alveare / 5 – L’inganno di Nemesi / 6 – Acido BalKaniKo / 7 – SpecchiArsi / 8 – L’attrice / 9 – Tempo
Line up: Francesco Del Prete – violino acustico/elettrico, looper, elettronica / Arale (Lara Ingrosso) – voce (6, 9) / Anna Carla Del Prete – violoncello (7, 8, 9) / Diego Martino – batteria (2, 4, 6) / Emanuele Coluccia – soprano sax (4) / Filippo Bubbico – synth (5) / Gaetano Carrozzo – trombone (2)