Esce oggi il nuovo album della visionaria artista pugliese
La musica di Stefania Dipierro non conosce confini: da sempre aperta all’incontro e alla contaminazione, con all’attivo già svariate collaborazioni eccellenti tra le quali vale la pena ricordare almeno quella con il compositore e architetto del suono Nicola Conte, l’artista pugliese conferma in questo nuovo lavoro la sua attitudine aperta e non convenzionale alla fusione di linguaggi diversi in un continuo rimando di suggestioni e atmosfere tra Italia e Sud America, pop e jazz, blues e canzone d’autore.
L’album, come recita il titolo, è una dichiarazione d’amore alla vita e al ciclo naturale delle sue stagioni, ove la gioia è un’esultanza dei sensi assaporata a morsi e ove la malinconia cammina con fiducia al fianco di un profondo senso di gratitudine e rinnovata meraviglia.
Le due facciate del disco mostrano intenzionalmente profili diversi: il primo acustico, più legato a forme tradizionali ma non per questo incline all’ovvio o a facili scorciatoie, il secondo elettronico, votato a sperimentazioni avventurose come si addice all’indole di un’artista in continuo movimento.
L’urgenza del racconto e della condivisione di esperienze assume in alcuni episodi una natura vagamente ipertrofica, con una dilatazione del minutaggio che, se da un lato non permette di beneficiare dell’incisività della sintesi, dall’altro è tuttavia prova del rifiuto di qualsiasi forma di compromesso di fronte al libero fluire dell’ispirazione, nonchè di una disarmante sincerità, umorale e istintiva. Così come istintivo si rivela anche il passo delle melodie, esposte alle svolte imprevedibili di un cuore pronto a lasciare il passato su una spiaggia e a tornarci danzando.