Il connubio tra elettronica e cantautorato nell’ep Gli Anni Venti di Francesco Aubry

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Il musicista cuneese Francesco Aubry continua il lavoro di ricerca timbrica che spazia da una sezione ritmica ispirata alla scena indie-rock, sintetizzatori analogici e chitarre a fare da collante. Gli Anni Venti è la sua novità che così presenta .. Le tematiche che ho affrontato in questo disco mi affascinano e tormentano da sempre. Il tempo può essere un nemico spietato come in Clessidre oppure può fregarsene e continuare a scorrere incurante di tutto ciò che gli accade intorno come nel caso della povera Brandy; in altre circostanze vorremmo riavvolgerlo perché siamo ancorati a ricordi del passato e infine a volte il tempo sembra volersi fermare, come per il ragazzo descritto in Hikikomori. Mi pare evidente che alla fine il tempo in quanto dimensione assoluta non esista e siamo noi persone a creare questa illusione proiettando in questa dimensione tutta umana le nostre angosce e le nostre speranze ..


Gli Anni Venti è un mini concept album, incentrato sul tema del tempo, raccontato da diverse prospettive. Il formato smart dell’album strizza l’occhio alle tendenze del music business, mentre le canzoni sono ricche di riferimenti alla musica del passato, accompagnate da un tic-tac di lancette in un susseguirsi di atmosfere ora scanzonate, a tratti più cupe e inquietanti. Il nuovo ep è stato mixato e masterizzato da Andrea Di Giorgio, fonico e producer con cui Francesco collabora da inizio anno. Saranno due i videoclip estratti e curati da Max Graziano: Gli Anni Venti uscirà in contemporanea con l’album, mentre il video di Clessidre sarà pubblicato in prossimità del Natale. Per entrambi, Francesco Aubry assicura che ci saranno sorprese e trovate inusuali.