10 Lettere, album d’esordio del compositore romagnolo Andrea Cavina

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Originario di Faenza, è chitarrista e professore di musica. Attraverso la sua chitarra, propone uno stile che intreccia classico e pop-rock. Sul suo profilo Facebook compare questa frase .. Mi piace l’idea di lavorare con uno strumento da sempre considerato ‘popolare’, ma capace di elevarsi a piccola orchestra su sei corde.. La leggerezza dei suoi brani è sostenuta da strutture ben precise che nascono dagli anni di studi musicali: dopo 12 anni di silenzio musicale, Andrea Cavina è tornato a comporre, giungendo nel 2021 all’uscita del suo primo album sotto la supervisione artistica di Maurizio Colonna. In questo album la chitarra è un mezzo per esprimere il linguaggio della contemporaneità e diventa la penna con cui scrivere a delle figure chiave della musica e dell’arte, attraverso lettere che sono un dialogo e un ringraziamento espresso in musica.

Ha dichiarato .. Normalmente, per sottolineare la grandezza di un personaggio e della sua opera, si scrivono omaggi o tributi. Le lettere invece sono corrispondenze ideali e qui diventano una risposta a ciò che questi artisti per primi, hanno dato a me come persona. Ho voluto “rispondere”, prendendo spunto dagli stili compositivi e dalle idee che le musiche di questi maestri mi hanno suggerito .. I brani di Dieci lettere colgono elementi naturalistici, letterari, pittorici e cinematografici, come, ad esempio, “Vento nella foresta”, composto di getto dopo la devastazione provocata dalla tempesta Vaia nel 2018 e “Studiando Van Gogh”, in cui la tecnica compositiva del tremolo trova un’affinità con la tecnica pittorica del genio olandese. Allo stesso tempo il primo del musicista romagnolo, è un disco che assorbe intuizioni compositive che evocano stili diversi, sia del presente, sia del passato, da Mozart a Joe Hisaishi, da Turlough O’Carolan a Roberto Cacciapaglia. Prende ispirazione dai chitarristi contemporanei come Andrew York, Pat Metheny e Maurizio Colonna, ma tiene conto della storia, propria dello strumento, rifacendosi ai maestri dell’Ottocento come Giuliani e Carcassi.