Le nostre inquietudini ed il passare del tempo: intervista con Francesco Aubry …

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Contro chi vuole catalogare l’umanità e non comprende lo stretto nesso tra la nostra vita, i sogni che l’attraversano e lo scorrere (inesorabile) delle lancette degli orologi. Un brano come Tra Incanto e l’Inferno mi aveva incuriosito, merito anche di una copertina cromaticamente emozionante. Più recente ha pubblicato Gli Anni Venti e la copertina è un pamphlet di riflessioni oniriche..

Un buongiorno a Francesco Aubry: mi sembra tu stia vivendo un bel momento creativo…. Buongiorno e grazie per l’intervista! Paradossalmente questo è il periodo meno produttivo per me perché sono impegnato a promuovere l’EP, nel resto dell’anno invece scrivo e abbozzo idee musicali continuamente. Il lato negativo è che ho più materiale su cui lavorare che tempo per potermici dedicare! Le copertine dei tuoi dischi Gli Anni Venti e Tra Incanto e l’Inferno dimostrano la cura che metti in ogni fase del tuo lavoro: chi sono i collaboratori che devi ringraziare? Le penso e le creo da solo, per Gli anni venti mi ha dato una mano nello stilizzate l’orologio della cover il buon Adriano Polito, che oltre ad essere un eccellente batterista è anche appassionato di fotografia ed editing con ottimi risultati.

Quali sono gli artisti che hai seguito da ragazzo? Quali invece i cantanti che ora ti convincono di più?
La passione nasce coi Queen, nel tempo ho conosciuto ed amato tutta l’ondata di musica psichedelica e progressive a cavallo tra i ’60 e i ’70, i pionieri dell’elettronica e dei sintetizzatori di qualche anno dopo e nel panorama attuale adoro band come i Tame Impala o i Pond che ripropongono un mix tra le due scene in modo geniale. Nel recente Gli Anni Venti il passare del tempo (e come lo viviamo) mi sembra sia il trait d’union tra le canzoni… Esattamente, direi più il modo in cui tutti noi diamo vita a questa dimensione, che è spesso frutto delle nostre stesse inquietudini e paure. Il tempo esiste nel momento e nel modo in cui esseri senzienti lo percepisco e credo che in esso riversiamo molto di noi. Ed ecco che in ogni canzone il tempo ha caratteristiche e conseguenze diverse, a seconda delle storie narrate in testi assolutamente slegati tra loro.

Penso siano maturi i tempi per pubblicare un album intero e vero, cioè in cd o vinile, con tanto di cartellina stampa, servizio fotografico: ci stai già pensando? Sarà il prossimo step, ma voglio arrivarci coi giusti tempi (per stare in tema!), sto già lavorando per perfezionare ulteriormente la ricerca timbrica portata avanti in questi due anni di vita del progetto, vorrei fondere maggiormente i vari stili musicali che ho toccato fin ora e rendere ancora più personale e distinguibile il sound. Spero di avere il giusto materiale da quì a un anno!