Festival di Sanremo: per Amadeus tante sorprese

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“Purtroppo il covid ci ha messo in difficoltà e mi dispiace che gli ospiti internazionali non ci siano. Ci sono state trattative e anche la volontà, ma poi la paura di muoversi, i numeri sui contagi, la necessità di confermare mesi prima ha bloccato tutto e allo stato attuale non sono in grado di dare nomi internazionali. La colpa è della pandemia, non degli artisti né nostra. In passato ci avevamo provato con Dua Lipa, ma non è stato possibile”. Così Amadeus nella prima conferenza stampa del 72° Festival di Sanremo.

La celebre manifestazione canora prenderà il via ufficialmente martedì 1 febbraio sul palco del Teatro Ariston con diretta su Rai 1, RaiPlay e in tutto il mondo attraverso Rai Italia e tante televisioni straniere. Amadeus ha voluto aprire la conferenza stampa ricordando il fotografo Rino Petrosino, “uno di noi”, che per tanti anni ha raccontato con le sue fotografie il Festival di Sanremo. “Stiamo lavorando a più cose per completare il quadro degli ospiti musicali che non è ancora definitivo”, ha dichiarato il presentatore rispondendo a una domanda sui quattro ospiti annunciati (Maneskin, Cesare Cremonini, Laura Pausini e Meduza), che lascerebbero scoperta una serata. “Mengoni? Né sì, né no. Stiamo lavorando. Checco Zalone, anche se ha pezzi in classifica, non lo considero un ospite musicale”. Riflettori puntati sulla presenza di Fiorello. “Appena ci siamo incontrati mi ha detto: ‘Cornutazzo, potevo lasciare il mio amico da solo?”, ha dichiarato Amadeus, “Ero quasi convinto che non sarebbe venuto, anche se quest’estate, quando abbiamo fatto le vacanze insieme l’ho stressato. Sono un martello pneumatico. Avevo fatto anche preparare una sagoma e gli ho detto: “Se non vieni, cammino con la tua sagoma!”. Quando lo showman è arrivato “è stata una bellissima sorpresa. Io, poi adoro l’imprevedibilità. Sono felice, Fiorello è davvero generoso, se vent’anni fa mi avessero detto che sarebbe venuto tre volte a un mio Sanremo, non ci avrei creduto. L’anno scorso lui è stato eroico e ha anche sostituito ospiti che, per motivi di salute o di paura, all’ultimo momento non sono venuti”. Quanto al successo ottenuto dai Maneskin il direttore artistico ha spiegato che “non capitava una cosa così dai tempi di Modugno. Mi auguro che chi vince il Festival quest’anno abbia lo stesso successo mondiale. Certo i Maneskin sono tanta roba, c’è qualcosa di forte, sono bravissimi a gestirsi. Però la musica italiana può tranquillamente avere successo in tutto il mondo e lo auguro ai vincitori di quest’anno”. Amadeus ha inoltre spiegato che non sarà tra i conduttori dell’Eurovision Song Contest “perché non avevo imparato molto bene le lingue. Mi tengo il mio italiano, basta e avanza il Festival che per me è motivo di orgoglio”. Quanto alle conduttrici ha spiegato di essere partito “dall’idea di omaggiare, attraverso cinque signore, il teatro, il cinema e la fiction, mondi che hanno molto sofferto per la pandemia. E Drusilla Foer rappresenta in maniera perfetta il mondo del teatro”. Infine a proposito dell’emergenza Covid il conduttore ha spiegato che “non c’è un piano B se prendo il Covid. Non abbiamo pensato a una alternativa. Non mi sento come il Presidente Mattarella che è stato richiamato alla guida Paese, ma mi ispiro a lui: non bisogna arrendersi davanti alle difficoltà”. Il conduttore ha poi ribadito essere “favorevole ai vaccini”, che “insieme con le ffp2 ci devono portare fuori dall’emergenza. Io ho fatto il terzo vaccino. Poi ognuno può fare quello che vuole. Ma non ci sarà sul palco un momento espressamente dedicato ai vaccini e alla pandemia”.