Dragoni – Incagli

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“Incagli” è l’album di Dragoni anticipato dai due singoli “Sara” e poi dalla canzone che dà il nome all’album. Fa parte di quel genere che ho etichettato con il termine “lockdown” in quanto disco nato nel periodo di chiusure. Il lavoro è composto da dieci canzoni per circa 34 minuti di musica fatta di un pop molto intimo e dell’uso dell’elettronica nell’accompagnare la chitarra acustica e la voce di Dragoni. Le nuove strumentazioni ovviamente hanno aiutato gli artisti a fare dei prodotti non per nulla scontati e così è successo anche qui. Dragoni nella sua intimità utilizza testi molto diretti del tipo “ non riesco a capire che cazzo vi siete calati”. Non le manda a dire. Alle volte le sue intuizioni elettroniche sono giuste ma alle volte ci sono elementi che sono sono lì a dare solo il tempo alla canzone. Un disco che può ricordare le opere di Sufjan Stevens e questo lo rende “diverso” da altre situazioni nelle quali un disco viene etichettato con termine “indie”. “Incagli” è un disco che si discosta dalle mode odierne.

La tracklist

  1. Autunno
  2. Sara
  3. Incagli
  4. Una cosa qualsiasi
  5. Propaganda
  6. New York
  7. Vivian Maier
  8. Graminacee
  9. Antifa
  10. Double Decker Bus