Nomadi – Roma (Auditorium Parco della Musica) 05/03/2022

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Contro la guerra in Russia e Ucraina…”. Una piccola modifica al testo di “Contro”, brano contenuto nell’album omonimo del 1993, non poteva che essere la scelta più giusta per esprimere in musica quanto sta accadendo in questo momento nel mondo. I Nomadi, nella data di apertura del tour celebrativo “Ma che film la vita” (a 30 anni dall’uscita del noto disco dal vivo), all’Auditorium Parco della Musica di Roma, hanno scelto di aprire con un brano che racchiude tutta la follia del potere e il dolore degli ultimi e che, a distanza di anni, mantiene inalterata la sua attualità.

Una bandiera della pace proiettata sullo schermo ha accompagnato l’apertura del concerto. “Contro i fucili, carri armati e bombe” è l’inizio di “Contro”, che ha fatto subito capire che quella di Roma non è una semplice data come le altre. È qualcosa di più. Sul palco le voci di Massimo Vecchi e Yuri Cilloni si sono alternati sul brano, e un forte applauso è scattato quando Yuri ha intonato “contro la guerra in Russia e Ucraina”. Sono passati quasi 30 anni dalla scomparsa di Augusto Daolio. Il tastierista Beppe Carletti, dal 1963 guida quella che è la band più longeva della musica italiana (seconda al mondo solo ai Rolling Stones) e che ha resistito imperterrita in questi anni a ogni moda. Come ha sottolineato lo stesso Carletti i Nomadi hanno proseguito il loro percorso con “coerenza” sia verso i propri valori che nei confronti del proprio pubblico. Un’estrema coerenza morale e una fedeltà a scelte socioculturali fatte all’inizio della carriera, che li hanno resi impermeabili alle esigenze del mercato e che hanno fatto in un certo senso dei Nomadi gli autentici rappresentanti di una generazione che, inseguendo il sogno di un mondo migliore, aveva cambiato l’universo della musica. La serata è stata aperta da una guest d’eccezione: l’arpista Micol Arpa Rock, che ha proposto un omaggio ai Procol Harum e a Gary Brooker (scomparso di recente) con “A Whiter Shade Of Pale” e con una travolgente versione di “E’ festa” della Premiata Forneria Marconi.

Dopo “Contro” è stata la volta di “Ma che film la vita”, brano simbolo tratto dall’album “Gente come noi” che poi ha dato il titolo al doppio disco dal vivo. La chitarra di Cico Falzone in bella evidenza, così come la parte ritmica costituita da Daniele Campani (batteria) e Massimo Vecchi (basso e voce). Il polistrumentista Sergio Reggioli ha impreziosito, in particolare con il violino, alcuni dei momenti più significativi della serata, come “La storia” (anche questa molto attuale). Quindi “Solo esseri umani”, dal periodo recente, per poi fare un balzo indietro negli anni con “Noi non ci saremo”. La serata è proseguita con “Frasi nel fuoco”, “Mille anni” e, per stare ancora in tema con il contesto attuale, “Dove si va”, accolta dal pubblico con una grande ovazione. “Gli aironi neri”, “Il fiore nero” e “Abbi cura di te” hanno sottolineato la forza di un repertorio che non muore mai. Versione da brivid per “Auschwitz (Canzone del bambino nel vento)”, sottolineata dal tappeto sonoro creato dalle tastiere di Beppe Carletti. La prima parte del concerto è stata chiusa da “Rotolando va” e “Il vecchio e il bambino”.

Dopo la pausa i Nomadi hanno ripreso da “Ogni cosa che vivrai”, che è stata seguita da un pool di brani imprescindibili come “Salvador”, “Il paese delle favole”, “Io voglio vivere”, “Stelle d’oriente” e “Ti lascio una parola (Goodbye)”. Si è poi entrati nel gran finale della serata, appannaggio dei grandi classici: “Ho difeso il mio amore”, “Un pugno di sabbia”, “Un giorno insieme” e “Canzone per un’amica”, intervallate solo dalla recente “Il segno del fuoriclasse”, dedicata ad Augusto Daolio, come sottolineato anche dalle immagini del video proiettato, con immagini realizzate a Novellara. Gran finale con “Dio è morto” e “Io Vagabondo”.  I Nomadi proseguiranno il tour teatrale il 14 marzo al Teatro Lirico di Milano, il 16 marzo al teatro Duse di Bologna, il 31 marzo al Tuscany Hall di Firenze e il 28 aprile al Teatro Creberg di Bergamo (per informazioni www.nomadi.it e www.ventidieci.it).