Saxon, intervista al leggendario Biff Byford

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Quando ho visto nella mia casella di posta che era arrivata l’intervista ai Saxon stavo per cadere dalla sedia tanto era in me l’emozione di aver finalmente potuto intervistare il leggendario frontman Biff Byford. Per me sia lui che il gruppo rappresentano un’icona senza tempo. Questo gruppo nel corso della sua ultra-decennale carriera ha scritto alcune delle pagine più belle della storia dell’Heavy Metal. Ed è ancora qui fra noi in splendida forma. Ne è prova il loro ultimo album “Carpe Diem” dove i Saxon ci regalano momenti indimenticabili. Ciò che impressione in questi giganti è la freschezza e la dinamicità del sound. Una lezione che dovrebbe essere presa in considerazione dai gruppi più giovani che spesso appaiono leziosi e senza quel “quid” necessario a far scattare la scintilla. Bene, ora bando alle ciance per dare la parole a Sir Biff Byford, il mio eroe! ”Avete appena realizzato un altro capolavoro di vero Heavy Metal… “Grazie, siamo molto orgogliosi di “Carpe Diem”. E’ aggressivo, un album con uno scopo ben preciso! Le reazioni dei fans sono state eccezionali, siamo molto soddisfatti del risultato!” Quando avete iniziato a lavorarci su? “Abbiamo iniziato a lavorarci dopo la mia operazione al cuore. Ho composto alcuni dei brani in ospedale e poi abbiamo fatto tutto il resto (composizione e registrazione) durante il periodo di pandemia. E’ stato un periodo difficile per la band…anzi per tutti in realtà.”

Avete scelto come titolo “Carpe Diem” forse perché dobbiamo prendere al volo le occasioni che la vita ci offre? “…”Carpe Diem” in latino significa “cogli l’attimo” e credi che sia una bella cosa da dire. Non te lo devo dire, ma apparentemente è quello che i Romani erano solito dire in maniera molto frequente! E’ un’espressione molto bella da dire e ho pensato che fosse un grande titolo per l’album.” “Carpe Diem” contiene un’incredibile varietà di suoni e atmosfere… Come siete riusciti in questo obiettivo? “Per me tutto inizia dal riff. Se il riff “parla” a me allora si va dritti per la nostra strada. Il fatto è che il segreto per una grande canzone metal è il riff con cui inizia. Per quanto riguarda i testi io prendo inspirazione dalle esperienze della vita… La storia mi affascina molto.”

“Remember The Fallen” mi ha molto emozionato. E’ un brano meraviglioso per ricordare la gente morta per il Covid-19… Quali i tuoi sentimenti in riferimento a questa pandemia? “Non sono uno che segue le teorie complottiste, ma alcuni aspetti di essa sono misteriosi come dice il brano. Ho voluto scrivere un brano sulle persone che sono morte a causa del Covid-19 e fornire la mia percezione di come sono andate le cose. Noi dovremmo ricordare tutti quelli che sono morti poiché essi non sapevano perché morivano in quanto non c’era informazione su questo aspetto.” Come reagite quando la gente vi definisce una leggenda vivente e un modello per le giovani band? “E’ molto bello sapere che io posso essere una fonte di ispirazione per le band più giovani.” La vostra storia sta per giungere alla quinta decade di attività… In che modo il Rock/Heavy Metal è cambiato nel corso di tutti questi anni? “Ora è differente perché c’è una marea di generi e sotto-generi differenti. Generi di Heavy Metal che noi non avevamo nel passato.” E per quanto riguarda i vostri futuri concerti? “Ci sono dei festival che sono stati post-posti nel corso di questi due anni. Stiamo pianificando di andare in America. Andremo in tour sia in Inghilterra che in Europa verso la fine dell’anno. Stiamo realmente incrociando le dita affinché tutto funzioni come si deve e possiamo farlo in maniera completa.” Vuoi inviare un messaggio speciale dai vostri fans italiani che desiderano molto vedervi on stage? “Ci vedremo molto presto… “Carpe Diem” e keep the faith!”