Non Siamo Gli Unici, l’ep degli Artico

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Sabato 14 Maggio dovevano presentarlo live al Vynil a Nicastro, frazione di Lamezia Terme. Ma ci saranno altre occasioni per ammirarli su un palco, forti anche del successo di questo disco, uscito sia in versione digitale che come cassetta da collezione. L’etichetta è Duff Records / Non Ti Seguo. Il progetto Artico scaturisce dall’ idea di Yandro Estrada e Ignacio Nisticò (entrambi ex Camera237). La visione dei due è di creare un suono diretto, senza fronzoli e con il coinvolgimento di Francesco Clarizio (ex A Minute to Insanity) e Ettore Giardini (ex Eterea) la band si incanala su territori vicini, etichettandolo ad un post hardcore di matrice emotional che attinge dal noise e dal post punk americano dei 90’s, con testi in italiano che si collocano in modo naturale nella tradizione della scuola hardcore italiana.

L’ep Non Siamo Gli Unici nasce con l’idea di far vedere un lato degli Artico che non era stato possibile collocare all’interno del disco precedente, “Uscirne Illesi“. Un lato più istintivo, grezzo e meno ragionato, In questo contesto si inserisce la loro interpretazione di Territorial Pissings dei Nirvana che così dettagliano .. E’ stata una scelta di cuore e di pancia. Abbiamo cercato di mantenere il feeling ‘riot’ del brano contaminandolo con quello che è la nostra urgenza sonora, badando all’impatto del brano più di ogni altra cosa, come tradizione nirvaniana insegna ..
Sottosopra è invece una canzone dall’incedere marziale, inquieto e rumoroso. La linea vocale ora narrante ora urlata, rende il brano convulso e descrittivo .. L’idea di base per il brano è stata quella di non seguire una struttura classica strofa / ritornello: ci siamo invece fatti guidare istintivamente dalle atmosfere che man mano creavamo. La lucidità testuale sembra dettare l’atmosfera musicale ed entrambi raggiungono l’apice in un finale aggressivo e disincantato .. Per la title track è stata scelta fin da subito una direzione irruente e diretta .. Volevamo un brano che fosse come un treno in faccia dove non hai la possibilità di pensare, ma solo fatti travolgere. Il breve stacco centrale ha solo il compito di illudere l’ascoltatore di una presunta quiete, ma l’immediata ripresa aggressiva non dà alcuna speranza. Il testo racconta quanto le persone siano indifferenti a ciò che ci succede intorno e si amalgama perfettamente al fare impetuoso del brano ..