Al cuore della canzone al Corviale di Roma dal 14 al 18 settembre con ‘A67, Cinque, Cremaschi, Marchitelli, Marino, Saletti, Secco, Simeoni e Voltarelli

Tempo di Lettura: 10 minuti

Dal 14 al 18 settembre al Corviale di Roma (Via Marino Mazzacurati, 76) la terza edizione del festival Al cuore della canzone ideato e diretto da Luigi Cinque e Jonathan Giustini con la partecipazione di Pino Marino, Vanessa Cremaschi ed Egidio Marchitelli, Raffaello Simeoni, Peppe Voltarelli, Gianluca Secco, ‘A67, Stefano Saletti.

È ormai risaputo che la canzone e la poesia giocano in due diversi campionati, con regole diverse, ascolto (o lettura) differenziato, giocatori spesso diversissimi e, aggiungiamo, una reciproca e ostentata ignoranza delle tecniche e delle possibilità dell’una e dell’altra. Il nostro Al Cuore della Canzone – il cui titolo fa ironia di un famoso Clint che ripete a Gian Maria: al cuore Ramon, al cuore… – si è tuttavia posto l’obiettivo di accostare le due arti, la cui continua ed efficace ibridazione troviamo nel teatro, nel cinema, nei recessi e riflessi dell’arte contemporanea, nella danza, nelle video-opere. In tutta quella drammaturgia delle arti, insomma, che ha innervato il moderno e il contemporaneo. Al cuore della Canzone è un festival – alla sua terza edizione – pensato e diretto da Luigi Cinque e Jonathan Giustini, presupponendo che “certe creazioni in musica/parola abbiano una loro entropia che poi è il vero cuore e che ritrovare quel cuore è ritrovare poesia“.

Da qui un programma di autori e interpreti speciali, che la parola l’attraversano e la recuperano al senso poetico: il cantautore romano Pino Marino con il suo Tributo Omaggio a Franco Battiato (15 settembre – Up Patriots To Live); un bardo come Raffaello Simeoni (17 settembre – Orfeoincastorie); un interprete straordinario – Targa Tenco (in più occasioni) – come Peppe Voltarelli (17 settembre – Planetario); o le evoluzioni poetiche talora persino montaliane di Gianluca Secco (18 settembre – DanzaFerma); o il recupero di un’essenza romana come Gabriella Ferri a cura di Vanessa Cremaschi ed Egidio Marchitelli (16 settembre – Ti Regalo Gli Occhi Miei); fino alla volontà di riscatto ricca di tensioni che accomuna tutte le periferie del mondo con gli ‘A67 freschi vincitori della Targa Tenco 2022 per il miglior album in dialetto (18 settembre – Jastemma). Un programma che vuole proprio mettere in luce nell’atto/canzone, partendo dal presupposto che certe canzoni abbiano quel cuore poetico, quel rifluire entropico e che proprio quel cuore, volendo o nolendo (dei critici), giochi nello stesso campionato di quella Poesia che riconosciamo, amiamo e ci conduce spesso per mano. Così come – da sempre – hanno giocato da quelle parti gli aedi, i rapsodi, i madrigalisti, i cuntisti, gli oral poets d’ogni mondo.

Un programma, fate bene attenzione, anticipato da una giornata che – citando un saggio di Pasolini – prende il titolo di Aspettando Il Fronte della Città (14 settembre), una giornata dedicata anche, a una figura preziosa del panorama culturale romano quale fu Simone Carella. A partire dalle 18:30, la giornata di apertura di Al cuore della canzone si articolerà con letture, concerti, performance ed estratti video dagli archivi multimediali e dalle esperienze di RomaPoesia, Doctorclip Poetry Film Festival, dello Zebra Film Festival di Berlino, del Festival della Parola 2001-2010 e di Poetitaly; con Alessandra Vanzi e Marco Solari – la poesia di Victor Cavallo; con le letture di Consuelo Ciatti; con il concerto performance di Giovanni Fontana; con l’Elettroacustic Konzert di Luigi Cinque, Maurizio Malabruzzi e Stefano Saletti; con l’Art Video Speech su Pino Pascali, frutto della sinergia tra Jonathan Giustini e Thomas Giustini. Una grande festa come quelle di un tempo in cui la poesia la faceva da padrona.

La scenografia di Al cuore della canzone Festival sarà realizzata appositamente per l’occasione da Il Virus Group (Giulio Ceraldi, Consuelo Chierici, Stefano De Santis, Giancarlo Savino) uno studio di artisti dalla lunga storia collettiva e condivisa, da diversi anni operante a Corviale in via Marino Mazzacurati 89 da dove sta contribuendo a trasformando la geografia del quartiere.

Ideazione e direzione artistica Luigi Cinque e Jonathan Giustini

Immagini Giovanni Fontana

Grafica Angela Domenici

PROGRAMMA

14 settembre 2022

a partire dalle ore 18:30

ASPETTANDO IL FRONTE DELLA CITTÀ

Proiezioni, letture, concerti e performance dagli archivi multimediali e dalle esperienze di Romapoesia, Doctorclip Poetry Film Festival, Zebra Film Festival di Berlino e Poetitaly. Con Alessandra Vanzi e Marco Solari, Consuelo Ciatti, Giovanni Fontana, Luigi Cinque, Maurizio Malabruzzi, Stefano Saletti e Jonathan Giustini.

15 settembre 2022 ore 20:30

UP PATRIOTS TO LIVE – TRIBUTO A FRANCO BATTIATO

Con Pino Marino e Fabrizio Fratepietro

16 settembre 2022 ore 20:30

TI REGALO GLI OCCHI MIEI” – OMAGGIO A GABRIELLA FERRI

UN’IDEA DI ADAMO DIONISI E VANESSA CREMASCHI

Con Vanessa Cremaschi ed Egidio Marchitelli

17 settembre 2022 ore 20:30

ORFEO INCANSTASTORIE

DI RAFFAELLO SIMEONI

Con Carlo Ferretti e Raffaello Simeoni

ore 22:30PLANETARIO”

RECITAL DI CANZONI DI PEPPE VOLTARELLI

Con Peppe Voltarelli

18 settembre ore 20:30

DANZAFERMA

RECITAL DI CANZONI DI GIANLUCA SECCO

Con Antonio Arcieri e Gianluca Secco

ore 22:30JASTEMMA

‘A 67 (Vincitori Targa Tenco 2022 per il miglior album in dialetto)

Con Daniele Sanzone, Enzo Cangiano, Gianluca Ciccarelli e Mirko Del Gaudio

IL DETTAGLIO DELLE GIORNATE

14 settembre 2022 – dalle ore 18,30

ASPETTANDO IL FRONTE DELLA CITTÀ

Proiezioni, letture, concerti e performance dagli archivi multimediali e dalle esperienze di Romapoesia, Doctorclip Poetry Film Festival, Zebra Film Festival di Berlino, Festival della Parola 2001-2010 e Poetitaly.

Con Alessandra Vanzi e Marco Solari – la poesia di Victor Cavallo.

Letture di Consuelo Ciatti.

Concerto performance di Giovanni Fontana.

Elettroacustic Konzert di Luigi Cinque – Maurizio Malabruzzi – Stefano Saletti.
Art Video Speech su Pino Pascali: Videografia di Thomas Giustini; narrazione di Jonathan Giustini; soundtrack: Luigi Cinque, Maurizio Malabruzzi e Stefano Saletti.

15 settembre 2022 ore 20,30

UP PATRIOTS TO LIVE” – TRIBUTO A FRANCO BATTIATO

PINO MARINO – voce, piano Waldorf, chitarre e mangianastri

FABRIZIO FRATEPIETRO – batteria, basso synt, programmazione elettronica e voce

Il Tributo Omaggio a Franco Battiato sarà protagonista della seconda giornata del festival quando a salire sul palco saranno Pino Marino e Fabrizio Fratepietro con “Up Patriots To Live“, tributo portato in scena al Teatro Regio di Parma nel novembre del 2021 su invito del Barezzi Festival e che ha incontrato la sorpresa di alcuni fra i musicisti che lavorarono all’album originale, il favore del pubblico e l’interesse degli addetti presenti in sala. Ad un anno dalla scomparsa del Maestro catanese, i due non hanno voluto lasciare isolata quella occasione affinandola in uno spettacolo in cui il cantautore, autore e compositore romano Pino Marino rinnova ancora una volta lo storico sodalizio con Fabrizio Fratepietro.

16 SETTEMBRE 2022 ORE 20,30

TI REGALO GLI OCCHI MIEI” – OMAGGIO A GABRIELLA FERRI

UN’IDEA DI ADAMO DIONISI E VANESSA CREMASCHI

VANESSA CREMASCHI – voce, violino e pianoforte

EGIDIO MARCHITELLI – chitarra

Da un’idea di Vanessa Cremaschi e Adamo Dionisi, Ti regalo gli occhi miei pende le mosse dal loro spettacolo di teatro-canzone, una pièce multiforme come l’artista a cui vuole rendere omaggio: la grandissima interprete Gabriella Ferri. Canzoni, che altro non sono che storie di vita, messe a nudo in uno spettacolo acustico in punta di piedi, mai urlato. Vanessa Cremaschi ed Egidio Marchitelli reinterpretano lo splendido repertorio dell’indimenticata artista romana spaziando dai classici della tradizione romana, alla canzone popolare sudamericana, all’avanspettacolo, alle incursioni nel repertorio napoletano. Sensibilità, femminile e maschile, che si incontrano e si raccontano attraverso il tramite privilegiato della forma canzone e soprattutto attraverso un atto d’amore per Gabriella Ferri.

Lo spettacolo è prodotto da Associazione Culturale V&C.

17 SETTEMBRE 2022 ORE 20,30

ORFEO INCANSTASTORIE

DI RAFFAELLO SIMEONI

CARLO FERRETTI – cajon e percussioni

RAFFAELLO SIMEONI – chitarra acustica, organetto e voce

Raffaello Simeoni vive immerso in un’antichissima e attuale Trance. Un bardo moderno capace di suonare moltissimi strumenti e di incrociare la sua voce di tuono con lingue moderne e popolari, come l’antico sabino della sua terra d’origine. Immenso. Imponente. Inarrestabile. Come ibernato da secoli e poi esploso fuori dal ghiaccio profondo, grazie al calore del fuoco della musica. Lui che ha contribuito alla rinascita della World Music italiana nel mondo, con l’esperienza fondamentale dei Novalia, con Orfeo Incantastorie (album doppio del 2018, vincitore del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale e finalista della Targa Tenco per miglior disco in dialetto) arva a condensare 30 e oltre anni di musica creando un’opera di stupefacente potenza e modernità. Al centro la celebre figura di Orfeo che attraversa il mondo e la vita in cerca del canto e di un amore. Un disco importante che incanta e ci proietta verso un futuro medioevo in cui Orfeo esorcizza le sue paure e il mondo per ritrovare e celebrare l’amore. Raffaello Simeoni, instancabile autore, ricercatore e rielaboratore di materiali della Sabina. Con la sua potente voce, ripercorre l’antica tradizione popolare segnata da echi di cultura francescana e dalle rotte di tanti camminanti e musicanti.

17 settembre – ore 22,30

PLANETARIO

RECITAL DI CANZONI DI PEPPE VOLTARELLI

PEPPE VOLTARELLI – chitarra, voce, pianoforte e fisarmonica

Nomade per vocazione e irrequieto per temperamento, Peppe Voltarelli, spostandosidi continuo da un continente all’altro, è diventato una sorta di ambasciatore della canzone d’autore nel mondo. Numerose le sue tournée all’estero in Europa e nelle Americhe, innumerevoli partecipazioni a festival internazionali e molteplici collaborazioni avviate nei luoghi in cui ha viaggiato con dischi pubblicati in diversi paesi, dall’Argentina alla Francia, che spesso hanno scalato le classifiche di vendita, arrivando a volte anche ai primissimi posti. In Planetario, il suo ultimo album edito da Squilibri Editore eprodotto da Sergio Secondiano Sacchi , vincitore della Targa Tenco come miglior interprete nel 2021, si misura con i grandi della canzone internazionale, da Jacques Brel a Bob Dylan, da Leo Ferré a Vladimir Vysotskij, compresi due italiani di immenso spessore quali Sergio Endrigo e Domenico Modugno, offrendo una superba prova delle sue impareggiabili doti di interprete, capace di modulare la forza espressiva della sua voce su diversi registri narrativi, dalla canzone intimista al canto di protesta. Ma ciò che ha reso unico questo suo ultimo cimento discografico, il quinto nella sua carriera da solista, è il fatto che altri giganti del dire in musica come Joan Manuel Serrat, Adriana Varela, Silvio Rodrìguez, Amancio Prada, Rusó Sala, hanno duettato assieme a lui, a due voci, ed è così che i loro brani acquistano un sapore del tutto nuovo. Un lavoro che muove pertanto in direzione contraria a sovranismi e colonizzazioni musicali e rimanda a una geografia dell’anima che si estende dalle distese di ulivi della Sibaritide ai porti del Nord Europa, appropriandosi di queste canzoni secondo un proprio codice sentimentale.

Nell’omonimo spettacolo di teatro-canzone, da lui scritto e interpretato, Voltarelli costruisce una personale e ironica teoria della canzone densa di aneddoti e riferimenti storici. Un viaggio fatto di incontri bizzarri in luoghi segreti e inesplorati, dove le differenze di stili e di linguaggio diventano l’anima del racconto Planetario, dove il ruolo sociale del canto e la sua importanza nel sapere collettivo di un paese sono i temi portanti di questo poetico e appassionante one man show per voce, chitarra, fisarmonica e pianoforte.

18 settembre – ore 20.30

DANZAFERMA

RECITAL DI CANZONI DI GIANLUCA SECCO

ANTONIO ARCIERI – pianoforte

GIANLUCA SECCO – voce

Gianluca Secco è un cantautore alla costante ricerca dell’interpretazione canora e strumentale più efficace per rendere uniche le proprie canzoni. Il suo Concerto-Spettacolo, in continua evoluzione dal 2013, è una pièce di forte impatto teatrale e interpretativo che si sviluppa a partire da DanzaFerma, suo secondo album di inediti, frutto di una collaborazione quinquennale con il pianista e compositoreAntonio Arcieri che ha visto luce nell’album pubblicato a fine 2021 da MarteLabel cheè stato accolto dalla critica con ottime recensioni. Un lavoro immaginato per abbattere la barriera di genere musicale e celebrare in piena libertà la propria espressione artistica. È così che la canzone d’autore si veste di rock, blues, punk, reggae fino a farsi sonata per pianoforte e voce. Un disco suonato e registrato alla vecchia maniera, in cui i due musicisti hanno voluto preservare il sound spontaneo, naturale, caldo e ricco di sfumature scaturito senza impedimenti nelle sessioni di registrazione. Gianluca Secco, friulano classe 1981, cresce seguendo la sua famiglia negli spostamenti in diverse città d’Italia e dell’est Europa. Questo gli ha permesso di entrare in contatto con le scene underground di quei luoghi e conoscere le più svariate forme musicali. Le molte collaborazioni con le realtà locali hanno influenzato la sua formazione di musicista e performer.

18 settembre – ore 22,30 “JASTEMMA

‘A 67 (Vincitori Targa Tenco 2022 per il miglior album in dialetto)

DANIELE SANZONE – voce

ENZO CANGIANO – chitarre

GIANLUCA CICCARELLI – basso

MIRKO DEL GAUDIO – batteria

Nati a Scampia come reazione a una condizione sociale di grande disagio, gli ‘A67 lungo tutta la loro carriera hanno espresso la volontà di riscatto e la ricchezza di tensioni che accomuna tutte le periferie del mondo, evitando ogni becero luogo comune ed evitando la facile retorica del meridione sempre incline a commiserarsi. ‘A cammorra song’io è il loro fulminante esordio, avvenuto un anno prima che venisse pubblicato Gomorra, il best seller di Roberto Saviano, quando il loro quartiere era teatro di una delle più sanguinose faide di camorra nella storia di Napoli. Da allora sono passati diciassette anni, cinque album, centinaia di concerti e numerose collaborazioni con artisti che vanno da Mauro Pagani ad Edoardo Bennato, da Caparezza a James Senese, da Daniele Sepe a Luca Aquino. Una lunga strada, quella degli ‘A67, che si sono affermati come una delle più originali band crossover della scena musicale italiana, capaci di porsi in dialogo con cinema e letteratura e all’incrocio tra diversi ambiti espressivi. Declinando in un’accezione più intima e carnale la loro vocazione ad esplorare i panorami della condizione umana, Jestemma, loro ultimo album (Squilibri Editore, 2022, Vincitore della Targa Tenco per il miglior album in dialetto) rivolge l’attenzione al tema dell’amore, sviscerato in tutte le sue possibili latitudini, pur restando un disco crudo e spietato, essenziale nel suono e nella parola, che non poteva che essere in napoletano. Una jastemma d’amore che si leva però come un ostinato inno alla vita, assumendo le cadenze di un seducente blues dell’anima. Parole e musiche dischiudono così paesaggi inattesi che si manifestano appieno nei racconti che le canzoni hanno ispirato a quindici scrittori, da Nicola Lagioaia a Viola Ardone, da Loredana Lipperini ad Alberto Rollo, delineando un potente affresco sui sentimenti umani. Anche per questo i loro concerti possono assumere le forme di una festa allargata ad alcuni dei numerosi musicisti, artisti, scrittori e registi che hanno incrociato il loro cammino per una riflessione a più voci a suon di musica, su una città e la più ampia realtà che sa essere “’na cundanna ca me ‘nchiova” ma anche “paraviso senza porte”.

LA SCENOGRAFIA

La scenografia di Al cuore della canzone, sarà realizzata appositamente per l’occasione da Il Virus Group (Giulio Ceraldi, Giancalo Savino, Stefano De Santis, Consuelo Chierici) uno studio di artisti dalla lunga storia collettiva e condivisa, da diversi anni operante a Corviale in via Marino Mazzacurati, 89. Un collettivo di artisti che sta contribuendo a trasformando la geografia del quartiere. Nati a Napoli verso la metà degli anni 80, sono stati i primi a creare il fenomeno degli studi aperti in Italia. Oggi hanno riaperto i loro studi d’arte a Corviale e creato lo spazio multimediale Antonio Neiwiller, dedicato al grande drammaturgo, poeta e scrittore napoletano che è stato loro maestro di arte e di vita. Il Virus Group dal 7 ottobre al 27 novembre 2022 sarà inoltre celebrato dalla Soprintendenza speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma con una grande mostra archeologica e di arte pubblica, dal titolo Napoli/New York/Corviale, presso il Drugstore Museum di Roma a cura di Daniela Porro, Alessio De Cristofaro e Jonathan Giustini.

“Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme”

AL CUORE DELLA CANZONE FESTIVAL”

PERIFERIA E AVANGUARDIA

CORVIALE, ROMA

DAL 14 AL 18 SETTEMBRE 2022

Giardino del Punto ristoro del centro polivalente Nicoletta Campanella

Via Marino Mazzacurati, 76

Ingresso libero – Informazioni: info@mrf5.it  +39 342 166 2800