Originaria di Senise, ma il mondo è la sua ribalta: con noi Cecilia Di Pierro ..

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Del suo paese lucano conosco i peperoni cruschi, Radio Senise Centrale ed il pastificio Gusto Fantastico: il piatto tipico è conosciuto in tutto il mondo, così come il lavoro svolto dal pastificio che ha più fans all’estero che in Italia. Nulla da dire sull’emittente radiofonica, una delle poche che hanno una programmazione originale in questo momento difficile per la comunicazione. Poteva in un humus così particolare non nascere una persona originale come Cecilia? Lo scopriremo Sabato 3 Dicembre alla BiblioteCanova di Firenze alle 17, perché lei è una delle intervistate per la rassegna Sabato d’Autore (in collaborazione con l’Associazione Lucana Firenze), dove presenterà il suo libro Rosso Lucano: ma intanto gustiamoci questo veloce scambio di battute … e la bella foto con nonna Rita.

Cecilia Di Pierro bentrovata: potresti raccontarci come mai sei a Firenze? Grazie per la domanda. Come sono solita dire, scherzosamente, ma non troppo, sono lucana di origine, fiorentina di adozione (e per necessità). Trasferita qui con le mie 3 sorelle per motivi di studio.
Quanto hai viaggiato? C’è stato qualche trasferta che hai fatto solo per piacere e che avevi sempre sognato di fare? Sono vintage, pertanto ho viaggiato molto nella vita. Per passione e motivi di lavoro. Il viaggio che ricordo con maggior piacere (e nostalgia)? Cuba nel lontano 1991 e ti propongo una foto di quella vacanza. La trasferta della memoria? In Germania, ovviamente, nella ex DDR… un mese di vacanza-lavoro.

Mi sembra di intuire che la musica sia un tuo interesse: quali gli artisti che hai amato da giovane? Quali invece i cantanti che ora ti convincono di più? Amo la musica: la vita è musica, la musica é vita. In realtá, i miei gusti musicali sono rimasti invariati nel tempo. L’artista che amo, adoro e che vorrei incontrare, almeno una volta nella vita? The Boss, ovviamente! Ho già pronto il biglietto per il suo concerto live a Ferrara. Fix the date.
Ritorniamo al tuo lavoro di interprete: quanto è cambiato dal pre-pandemia? Molto, troppo oserei dire. Sono stata costretta a trovare delle alternative per sopravvivere. Comunque sempre inerenti al mio ambito di specializzazione, le lingue.

Ti offro una macchina spazio/tempo: dove ti trasferisci? In quale periodo storico? Per incontrare chi? Ovunque sia il mio mito per eccellenza, lui, l’intramontabile Johnny Depp. Attore preferito, nonché “Ispiratore” d’eccezione durante la mia attività di traduzione.