Cranchi – Un posto dove stare (New Model Label / Happen Stance) un racconto nel racconto

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Massimiliano Cranchi è al sesto disco che colpisce sin dalla copertina che propone Stefano Tassi nell’opera Sulla strada del ritorno. Si tratta di un pezzo del progetto fotografico Dalla Luna Alla Bassa e Ritorno e questo cd in qualche modo ne è un veicolo promozionale di questa personale. Ma per inquadrare la poetica del Cranchi vanno aggiunte alcune riflessioni che hanno il valore filosofico e storico di chi si guarda attorno: innanzi tutto si circonda di amici che esaltano il suo lavoro artistico ed uno di loro d’inverno fa lo scrittore e d’estate il barista-libraio! Poi la sua ricerca gli fa ricordare come il 3 Ottobre del 1931 il poeta e intellettuale antifascista Lauro De Bosis si inabissava con il suo piccolo aeroplano nel Mar Tirreno: è un episodio poco divulgato, anche se il suo gesto andrebbe celebrato a gran voce, dato che aveva appena sorvolato Roma lanciando centinaia di volantini contro il regime fascista. Massimiliano Cranchi vive a Felonica (sulle rive del Po) da dove vede Sermide, spesso avvolta dalle nebbie che la mattina stentano a diradarsi: canzoni come La casa di Borges (con tutti i mostri che contiene) si fa apprezzare per il languore poetico, mentre un sorriso ci appare sul volto all’ascolto di Conigli, canzone ispirata a Uomini e topi di John Steinbeck (libro tradotto da Cesare Pavese), ma dove sono forti i ricordi di un infanzia di cui si ha una grande nostalgia. I numerosi concerti estivi l’hanno fatto incontrare un pubblico variegato e questo è sicuramente ulteriore fonte d’ispirazione per lui.

Booklet e progetto grafico rendono Un posto dove stare una perla letteraria portata abilmente su un pentagramma, anche grazie all’apporto di uno staff di musicisti che con piacere voglio citare: Massimiliano Cranchi voce, chitarra, pianoforte, clarinetto – Marco Degli Espositi chitarre, synth – Simone Castaldelli basso elettrico – Luca Zerbinati pianoforte e tastiere – Fausto Negrelli batteria – Federico Maio batteria, tamburo a cornice e santur – Massimiliano Dosoli clarinetto – Antonio Stella fisarmonica e chitarra – Nicola Govoni contrabbasso – Matteo Paggi tromba e trombone – Iris Arioli flauto traverso – Simone Angiuli violino – Sergio Marchesini fisarmonica – Alessio Bettoli cajon – Luca Vincenzi chitarra acustica. Non resta che trovare un filmato su Thomas Felipe Carlovich, gustarne i dribbling da vecchio marpione del centrocampo e poi far partire sul cd la traccia numero 3 ossia La leggenda del Trinche

Tracklist di questo disco: Estia, Plaza Dorrego, La leggenda del Trinche, Conigli, Ne ho visti troppi come voi, Nettuno, La casa di Borges, Stari Most, Uova al tegamino/Giovedì, Ogni giorno, Felonica.