Intervista al compositore Pierfrancesco Nannoni tra fiabe, gatti e spartiti

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U.d.U. Ululati Records pubblicherà in vinile numerato la colonna sonora del film Fiabe italiane e Pierfrancesco Nannoni Bertelli si appresta il 15 Aprile ad uno spettacolo live che sarà il suo biglietto da visita di questo momento artistico, fatto di tanti progetti. Lo intervisto, mentre due gatti rossi corrono per la casa e Giusy ci mette a nostro agio in un angolo tranquillo, spostando una tastiera, diversi spartiti e strani quadri: riconosco che sono le stelle in cielo che formano figure mitologiche, animali stilizzati e molto molto altro…

Pierfrancesco Nannoni buongiorno: la prima volta che ci siamo incontrati è stato un anno fa al Teatro la Compagnia di Firenze .. Sì, ricordo bene la presentazione del film Fiabe italiane di Lorenzo Andreaggi. Ero molto emozionato perché avendo scritto la colonna sonora del film, per la prima volta la mia musica arrivava al grande schermo del cinema. Ed è stata per me un’importante occasione per far conoscere la mia musica. A breve inoltre uscirà per la label U.d.U. Ululati dall’Underground il vinile della colonna sonora, un biglietto da visita inaspettato che mi permetterà di far maggiormente comprendere le mie idee compositive.

La tua musica sarà protagonista al Teatro Lumiere il 15 Aprile .. Dopo un lavoro di ricerca sui testi e sulle sonorità durato qualche anno, è arrivato il momento di far ascoltare i nuovi brani e anche le nuove musiche che ho scritto in questo periodo. Periodo, peraltro, molto intenso anche perché sono nate collaborazioni importanti, tra cui quella con Silvano Silva (presidente di NuoveNote) e Pino Scarpettini con il suo festival Spazio d’Autore. Ci terrei a far presente che la mia musica si presta anche negli arrangiamenti, come per esempio sto facendo per la produzione di Matilde Rosati.

Il produttore Sergio Salaorni mi ha parlato di un tuo progetto (che tieni nel cassetto da tanto tempo) che è rivolto verso il cielo: cosa ci puoi raccontare, senza scoprire tutto e lasciandoci curiosi? Premetto che il tutto nasce dalla mia attrazione verso l’Universo e dalla predisposizione a farmi domande, a volte anche un po’ bizzarre. In sostanza mi sono chiesto se le stelle potessero rappresentare lo Spartito del Cosmo, una sorta di “sinfonia infinita” che aspetta soltanto di essere suonata. Così ho avviato una mia ricerca sia indagando le analogie che legano due ambiti molto diversi tra loro, l’astronomia e la musica, sia cercando un metodo applicativo per ovviamente scrivere musica!

Cosa ascoltavi da giovane? Quali artisti invece ora segui con maggiore interesse? Mi appassionavano molto i sintetizzatori che dalla seconda metà degli anni ’80 diventavano sempre più preponderanti in molti generi musicali, per cui ascoltavo sinceramente un po’ di tutto, ma in particolare il pop anglosassone e la musica di Jean-Michel Jarre. Studiando composizione (da privatista) mi sono appassionato alla musica classica e alla musica per colonne sonore, in particolare Ennio Morricone, per cui nutro una forte affinità. Oggi continuo ad ascoltare i grandi cantautori Dalla, De André, De Gregori, Battiato e delle nuove generazioni soprattutto quelli meno conosciuti.

Oltre a due simpatici gatti, la tua casa vede aggirarsi una figura femminile: Giusy Signoretta è la tua compagna di vita e di lavoro .. I gatti sono gli “angeli custodi” della mia vita un po’ frenetica che necessita poi di profondi momenti di raccolta interiore per poter scrivere, al suono delle fusa dei mici! Giusy è sia la compagna di vita il cui sostegno in tutto e per tutto è una parte fondamentale, sia la compagna di lavoro avendo scritto e prodotto per la sua voce molti brani che stanno per vedere l’alba discografica proprio in questi giorni; la trovo molto adatta ai brani che non sono per niente facili e che comportano anche una certa responsabilità per l’interprete.