Indovinelli lucani ed emozione comunicativa alla BiblioteCanova di Firenze

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Un tramonto rosso fuoco applaude Matilde Rosati, Andrea Fallani e Dario Gaudioso ospiti del primo incontro del ciclo Sabato D’Autore alla BiblioteCanova, format costruito (e presentato) da Giancarlo Passarella per l’attiva Associazione Lucana di Firenze.

A questo di Sabato 12 Novembre ne seguiranno altri sei e non sono da perdere, se saranno sullo stesso tenore del primo ossia interessanti, veloci, battenti, costruttivi, aggreganti, coinvolgenti: Giancarlo Passarella (anche come presidente storico di Ululati dall’Underground, APS Associazione di Promozione Sociale) ha innati i tempi televisivi e lo si è notato anche in fase di presentazione della serata, quando ha citato la sua esperienza al Maurizio Costanzo Show nel 1999. Ma ieri sera il primo episodio di questa rassegna ha avuto protagonista i tre giovani ragazzi, tutti emozionati nel raccontare come vedono l’evoluzione del linguaggio dal loro punto di vista e come si sta evolvendo alla luce dei fenomeni comunicativi in cui giocano il ruolo di attori principali.

Antonella Di Noia (presidente dell’Associazione Lucana a Firenze) ha illustrato la nascita di questo progetto, subito sposato dal Comune di Firenze, grazie all’adesione del Quartiere 4 (ed infatti ha parlato anche il suo presidente Mirko Dormentoni, nonché il consigliere comunale Nicola Armentano) e con la BiblioteCanova che ha messo a disposizione i suoi locali e la sua tecnologia: infatti ieri sera l’evento è stato in diretta sui suoi canali social e nei prossimi giorni l’intero filmato sarà su YouTube, così da permettere (anche chi non c’era fisicamente) di poterne gustare i vari argomenti toccati. Tra il pubblico diverse personalità, come Dino Bonfanti (neo presidente del Circolo Arci Pampaloni) ed i musicisti Sergio Salaorni e Pierfrancesco Nannoni, ma anche l’avvocato Luigi D’Angelo, presidente onorario dell’Associazione Lucana a Firenze, un fulcro di aggregazione culturale che non si limita più alla sola Settimana Lucana (in programma a Settembre), ma si muove per organizzare momenti culturali che spaziano dalla sanità allo sport, dal teatro alla cultura in senso lato.

Conservate nelle memorie dei nostri nonni e tramandate oralmente nel corso dei decenni, le “Cose Cuselle” sono indovinelli, “fatterelli” e scioglilingua in dialetto arrivati fino a noi ..così Dario Gaudioso ha raccontato quello che si fa ad Agromonte, paese che ha puntato sui giovani per assicurasi un futuro e questi hanno ricambiato la fiducia abbellendolo con ceramiche che mettono questi indovinelli sulle facciate di alcune case del centro storico. Dario Gaudioso è raggiante, quando racconta che con gli amici spesso fanno un Basilicata tour in modo random, scoprendo dei luoghi sconosciuti e coinvolgenti. Anche i salotti letterari dell’associazione Pollicino (che già frequenta la BiblioteCanova) sono momenti che emozionano e scavano dentro: Andrea Fallani racconta alcuni episodi e lancia l’appello alle giovani generazioni del quartiere ad unirsi alla loro battaglia culturale: subito tra il pubblico è Dino Bonfanti a raccogliere il suo appello, invitandolo ad un incontro nel vicino Circolo Arci di Via Maccari per una collaborazione. Giancarlo Passarella in questi momenti è raggiante, perché si concretizza la sua intuizione: quello alla BiblioteCanova non doveva essere una mera presentazione di libri o attività, ma un crogiolo di realtà che fanno rete ed impostato un futuro comune per rappresentare una novità sinergica ed aggregativa. Passarella parla dell’area Lausberg e degli studi di glottologia sull’intera Basilicata e cita Calvello (il paese dei suoi avi), dove l’antropologo HermanTak venne anni fa da Utrecht per comprendere come quei canti religiosi o di lavoro, raccontavano il susseguirsi delle stagioni e le celebrazioni dei Santi, ma che in fondo avevano il seme dell’unicità del popolo lucano, frutto della convivenza di secoli tra etnie diverse che hanno reso fantastica la storia della Magna Grecia.

La ciliegina sulla torta di questo primo incontro è Matilde Rosati, la quale (con i suoi 30 anni appena compiuti) è la più anziana degli intervistati, aspetto più volte che emerge durante la serata: viene da Prato (dove è impegnata politicamente come consigliere comunale) e lavora a Firenze come avvocato, ma è soprattutto una cantautrice, reduce da una stagione ricca di premi conquistati in giro per l’Italia per i suoi testi. Parlano della Segre e delle violenze subite da una ragazza di nome Wanda: ce li propone in acustico (ma anche tramite un bellissimo videoclip) ed il pubblico è ammutolito, rapito ed estasiato .. mentre fuori la notte avanza e rende scuro il panorama, togliendo un rosso fuoco che però ci rimane nell’animo.
Il prossimo incontro si intitolerà Sì, viaggiare ed è fissato per Sabato 3 Dicembre e sono attesi Cecilia Di Pierro (autrice del libro Rosso Lucano), Margherita Polizio (dell’associazione LiMo – Linguaggio in Movimento) e Martina Castagnoli (della libreria On The Road): ognuno di loro si racconterà e risponderà alle domande di Giancarlo Passarella su loro concetto di viaggio.