La consapevolezza sull’autismo in una canzone di Stefano Mele, cantautore che intervisto con piacere..

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Il 2 Aprile in tutto il mondo si riflette sull’autismo. L’anno scorso al Teatro La Compagnia ho presentato il docufilm I Mille Cancelli di Filippo ed in quelle ore mi ha cercato questo cantautore fiorentino (ma di origine nuorese): visti i tempi stretti, non abbiamo potuto farlo esibire prima della proiezione, ma (con la famiglia Zoi, il cui figlio Filippo è il protagonista del docufilm) abbiamo deciso di coinvolgere Stefano Mele nell’edizione 2023 della giornata e quindi questa intervista ci permette di conoscerlo meglio, perché il 5 Aprile sarà la sua sensibilità a completare il nostro momento pubblico alla fiorentina IperCoop di Ponte a Greve ..

Stefano Mele, complimenti per la tua canzone Walter .. La canzone nasce nel 2019 e lo fa molto spontaneamente prendendo spunto da una ipotetica storia di Walter, un ragazzo che vive nello spettro autistico e che in esso crea il proprio magnifico mondo interiore. Mondo nel quale Walter codifica le proprie meraviglie, i propri metodi, le proprie misure e cerca poi di rapportarsi al cerchio che la sua persona crea. Ho voluto immaginare una mano tesa da Walter alla sfera di incomprensione che noi tutti spesso, vivendo in società, andiamo a creare rispetto a chi troviamo diverso da noi, ma che invece solamente, come noi, vive un proprio mondo in maniera originale. Walter allora diventa W Alter = viva l’altro, viva il prossimo, viva il nostro vicino ..
Mercoledì 5 Aprile la proporrai in un momento pubblico davvero importante .. Si, avrò il gran piacere e l’onore di cantare il mio brano all’evento Pont -Aut : dialoghi con e sull’autismo a Ponte a Greve , spero proprio di poter far arrivare il messaggio e di poter regalare qualche minuto di riflessione profonda e allegra a chi sarà presente e vorrà tendere la mano a Walter, simbolo per tutti quelli che vivono appieno il proprio magnifico mondo interiore.

Vogliamo raccontare qualcosa in più sulla tua produzione artistica? Scrivo canzoni da poco meno di dieci anni; ho iniziato praticamente per gioco ma poi da subito ho cercato di approfondire in ogni aspetto questa voglia di esprimermi attraverso questo mezzo. Prima di allora esprimevo (e lo faccio ancora) la creatività disegnando, dipingendo, scrivendo poesie o brevi racconti, ma poi il fascino della canzone ha preso il sopravvento su tutto. Ho pubblicato il mio primo album autoprodotto Fato e Logica nel 2019 e a breve quest’anno vedrà la luce un secondo album dal titolo Walter prodotto dalla etichetta discografica La Stanza Nascosta Records.

Quali sono gli artisti che hai amato da giovane? Quali i cantanti che ora ti convincono di più? Da giovane ho avuto un approccio alla musica un po “schizofrenico” forse… nel senso che amavo ascoltare generi molto lontani come la musica etnica sarda, cilena, cubana, messicana, brasiliana, alpina …ma anche i classici del rock anni 60-70-80-90 o anche blues americano. Intatta però è sempre stata la devozione per alcuni mostri sacri della Musica Italiana, primi fra tutti De Andrè, De Gregori, Dalla, Guccini. Oggi purtroppo mi rispecchio poco in quello che sento alla radio e nei social musicali, ma ci sono comunque alcuni cantanti italiani che seguo volentieri come Vinicio Capossela, Niccolò Fabi, Iosonouncane, Domenico Imperato e il mio amico Blumosso.

Mi sono permesso di segnalarti un tuo omonimo, grande amico mio e spesso ospite nella maratona Telethon … Si, mi ha fatto piacere ricevere questa tua segnalazione dello Stefano Mele che vive a Calvello e spero vivamente di poter incontrare e conoscere personalmente quel mio omonimo così appassionato, impegnato in una causa molto importante come quella della disabilità e delle tematiche annesse. Telethon inoltre è una realtà importantissima in Italia da tanti anni e avrei gran piacere se il mio umile contributo artistico potesse essere utile anche in quel mondo..!