Targa 48: il 12 maggio a Mestre la finale del concorso dedicato a Lucio Quarantotto

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La commissione artistica della prima edizione di Targa 48, concorso dedicato alla canzone d’autore della Città metropolitana di Venezia e dedicato al cantautore Lucio Quarantotto (autore di brani come “Con te partirò”), ha selezionato gli otto finalisti che si esibiranno venerdì 12 maggio, alle 20.30, all’Auditorium del Centro culturale Candiani di Mestre (Venezia).

Si tratta di Ghenga Fuoriposto, Angela Milanese, Massimo Regazzo, Fabio Caon, Piccola orchestra Mdm, Fosgeni, Porfirio Rubirosa e Alberto Bettin. Gli otto artisti si esibiranno dal vivo e proporranno una canzone originale e un brano di Lucio Quarantotto. Nel corso della serata saranno assegnate le Targhe 48 per la migliore canzone originale, per il miglior testo originale, per il miglior arrangiamento di un brano originale e per la migliore interpretazione di un brano di Lucio Quarantotto. La manifestazione sarà condotta dal critico musicale Michele Bugliari. L’iniziativa nasce da un’idea di Piercarlo D’Amato e Francesco Sartori, storici collaboratori di Lucio Quarantotto, con la finalità di promuovere la canzone d’autore del Veneziano nel ricordo della figura dell’importante cantautore mestrino deceduto nel 2012 all’età di 55 anni. La manifestazione è organizzata da Musicaserenissima, Mestre Mia, La Semicroma e Comune di Venezia – Assessorato alla Cultura – Centro culturale Candiani in collaborazione con OVS S.p.a. e Dogal Strings. La serata sarà a ingresso gratuito tramite la presentazione dei biglietti che potranno essere ritirati al botteghino del Candiani, venerdì 12 maggio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20.30. Inoltre, è stata pensata un’altra iniziativa per ricordare l’importante artista cittadino: “Tributo a Lucio Quarantotto”, mostra allestita al Palazzo della Provvederia di Mestre (in Via Torre Belfredo 1), con pannelli contenenti immagini e testi dedicati alla storia del cantautore. La mostra, inaugurata lo scorso 2 maggio, alla presenza della presidente della commissione Cultura del Comune di Venezia Giorgia Pea, dell’assessore comunale Francesca Zaccariotto e dell presidente della Municipalità Raffaele Pasqualetto,rimarrà aperta fino a domenica 1 4 maggio (orari: 11 – 12,30 e 17 – 19).

Di Lucio Quarantotto il critico Luigi Manconi ha scritto: «I suoi testi esprimono un sentimento del disincantato, privo di qualunque ammiccamento e di qualunque inflessione sottoculturale, libero da cinismi e attraversato da molte angosce e da qualche consapevolezza». Il cantautore Lucio Quarantotto è nato il 29 aprile 1957 a Mestre, dove è morto il 31 luglio 2012 all’età di 55 anni. E stato uno dei più grandi autori di liriche della canzone italiana. apprezzato da personaggi del calibro di Fabrizio De André e Franco Battiato, Roberto Roversi lo considerava il suo discepolo prediletto. I suoi dischi furono prodotti sotto la supervisione di Sandro Colombini, i primi due (“Di mattina molto presto” del 1983 e “Hei là” del 1986), e di Caterina Caselli il terzo (“L’ultima nuvola sui cieli d’Italia” del 1990). Il quarto, invece, è uscito postumo nel 2019 (“Come un film sul muro”) ed è stato prodotto da Piercarlo D’Amato e Francesco Sartori. Quarantotto ha dimostrato di avere una penna colta che gli ha permesso di scrivere con un linguaggio cinematografico e denso di citazioni brani che spaziavano dai temi distopici alle riflessioni auto-ironiche, da momenti lirici a fotografie crude della realtà. Lucio aveva una voce unica, immediatamente riconoscibile e la capacità di interpretare i suoi testi dando il giusto peso ad ogni parola. Con Le Alpi ovvero Piercarlo D’Amato e Francesco Sartori ha formato una squadra molto coesa che ha fatto sì che le sue liriche fossero sempre accompagnate da una veste musicale suggestiva. Lucio ha vinto il premio Tenco ed è stato molto amato dalla critica e da un pubblico ristretto ma fedelissimo. A causa del suo carattere schivo non amava esibirsi dal vivo e non riuscì a diventare popolare al grande pubblico. Non a caso ancora oggi è ricordato con un modo di dire paradossale, per essere stato lo sconosciuto più famoso del mondo. Se a molti il suo nome infatti non dice qualcosa, ancor oggi tutti conoscono “Con te partirò” (in inglese “Time To Say Goodbye”), testo di Lucio Quarantotto e musica di Francesco Sartori. Si tratta del brano italiano più venduto nel mondo. Quindi, l’artista nonostante la sua voglia di non apparire è riuscito ad arrivare al cuore del grande pubblico di tutto il mondo. Non è stato solo un grande cantautore e l’autore di successi internazionali ma anche un talent scout lungimirante. Fu lui a proporre nel 1993 un’adolescente Elisa a Caterina Caselli, che le fece incidere il suo primo album “Pipes & Flowers”.