A Roma l’edizione numero 17 del Garbatella Jazz Festival

Tempo di Lettura: 3 minuti

La diciassettesima edizione del Garbatella Jazz Festival, organizzato da Cara Garbatella e Villetta Social Lab, con il patrocinio del Municipio Roma VIII, con la direzione artistica di Pasquale Innarellasi terrà dal 15 al 17 giugno, presso La Villetta, nel cuore del quartiere Garbatella, ed è dedicata alla tromba, strumento principe del jazz.

Pasquale Innarella

Un festival che darà grande spazio a giovani talenti del jazz italiano, con particolare attenzione ai giovani trombettisti. Ogni serata vedrà sul palco due formazioni: il primo concerto presenterà gruppi che si muovono nel solco della tradizione jazz, mentre il secondo a gruppi che fanno della ricerca di nuovi percorsi musicali il loro obiettivo. Ad aprire Garbatella Jazz Festival, giovedì 15 giugno il “Blessed Quintet” con Ilaria Maraolo, voce, Daniele Pasquazzi, sax, Gianni Antonacci, piano, Benedetto Mercuri, contrabbasso e Giuseppe Costa, batteria. A seguire il quintetto “The Moving Forest”, guidato dal trombettista Iacopo Teolis con lui sul palco, Livia De Romanis, violoncello, Marco Taraddei, fagotto, Vittorio Solimene, pianoforte, Stefano Zambon, contrabbasso e Luca Caruso, batteria. Il progetto nasce dal desiderio di Iacopo Teolis di lanciare un ponte tra il jazz moderno e la musica classica. Il lavoro è nato da una attenta analisi delle composizioni e dalla relazione che ha trovato tra i brani di Dave Douglas e dei corali di Bach e qualche rilettura di classici del jazz ripensati per questo organico atipico. Venerdì 16 giugno, il primo concerto è affidato al trio del giovane contrabbassista Davide Di Mascio, vincitore della seconda edizione del premio che ricorda il contrabbassista Pino Sallusti, già direttore artistico del Garbatella Jazz Festival, prematuramente scomparso.Il Trio di Davide Di Mascio è completato da Giuseppe Caracci al pianoforte e Cesare Mangiocavallo alla batteria e presenta un repertorio con brani originali dal sound moderno introspettivo e spirituale.  

Il secondo concerto della serata è affidato al Pasquale Innarella New Quartet, con Pasquale Innarella al sax, Ettore Carucci al pianoforte, Mauro Nota al contrabbasso e Lucrezio De Seta alla batteria e che avrà come ospite il trombettista torinese Johnny Lapio, vincitore di diversi premi con all’attivo già importanti tour e collaborazioni internazionali. Il sound del gruppo è caratterizzato dell’impasto timbrico dai colori fortemente cangianti del sax di Pasquale Innarella, dal suono deciso e armonico del pianoforte di Ettore Carucci, dal contrabbasso solido dal timbro deciso di Mauro Nota e dalla batteria puntuale e fantasiosa di Lucrezio De Seta, con i quali si integra perfettamente la tromba di Johnny Lapio. Il suono del gruppo e l’empatia raggiunta è il risultato del lavoro di ricerca, prove e concerti tenuti.  Il gruppo ci restituisce un caleidoscopio di suoni e di una forte espressività. Chiusura di Garbatella Jazz Festival, sabato 17 giugno, con il concerto di apertura affidato ai giovani del “The Jertz Young Group” sestetto nato tra i giovani del crogiuolo culturale di Garbatella che è Controchiave e utilizza i brani del songbook jazz per prendere spunti e liberare le loro improvvisazioni. Il gruppo è composto da: Alice Mazzeo, voce, Daniel Bevilacqua, batteria, Valerio Pecchioli, basso. Alice Bevilacqua, flauto. Alessandro Paoloni, chitarra, Filippo Verde, sax. Ospite, Francesco Mazzeo alla chitarra. Il secondo concerto della serata vedrà sul palco, Francesco Fratini Quintet Con Francesco Fratini, tromba, suoneranno, Ava Alami, voce, Vittorio Esposito, pianoforte. Giuseppe Romagnoli, contrabbasso e Matteo Bultrini, batteria. Il quintetto nasce dall’incontro di ricerca di musicisti provenienti da esperienze musicali eterogenee e nasce a Roma, dove tutti i musicisti vivono. L’idea è quella di creare un gruppo aperto, dove la musica unisce i componenti e costituisce il motivo di incontro per la creazione musicale. Quello che viene è un suono compatto e determinato, espressione della civiltà urbana che fa da scenografia alla quotidianità dei componenti del gruppo.