Tiziano Ferro live allo Stadio Comunale di Firenze 2023 .. making movies!

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40 mila nella calda notte del 21 Giugno e lui omaggia Raffaella Carrà, Francesco Nuti e con Mia Martini in sottofondo presenta la sua famiglia ed i lacrimoni spuntano copiosi. Ma dove mi sciolgo, è quando ringrazia i 5 fiorentini che l’hanno aiutato, quando faceva i viaggi della speranza verso la nostra città e la cosa non andò benissimo, perché (come sanno bene i suoi fans) solo nel 2001 la EMI Records (stimolata da Mara Maionchi ed Alberto Salerno) lo mise sotto contratto, facendolo esordire il 22 Giugno con il singolo Xdono (anticipo dell’album Rosso Relativo). Aveva compiuto 21 anni, ma nella nostra città con papà Sergio c’era venuto già parecchie volte ed erano tutti stati viaggi con poco successo, incontrando anche musicisti importanti come Marco Falagiani e Giancarlo Bigazzi: nel concerto allo Stadio Comunale li ha ricordati ed ha più volte citato il suo concerto al Tenax, chiedendo a chi c’era di alzare la mano. Io l’ho fatto, suscitando la curiosità dei miei vicini ai quali ho detto della lunga intervista che gli abbiamo fatto il 22 Marzo 2002, completata da una bella dedica che ho ancora nella mia collezione! In verità ho anche una mail di papà Sergio (tramite una sua casella lavorativa e quindi firmata Geometra Ferro) nella quale mi ringrazia per un incontro precedente a Firenze e per i consigli che gli ho avevo poi scritto su come fondare e gestire un fan club.

Ben 40 mila i fans presenti sul campo dove gioca la Fiorentina e dove regna un caldo pesante: su un palco tecnologico e fornito da molte telecamere, Tiziano Ferro esprime tutta la sua creatività e felicità per essere tornato in una città che davvero l’ha accolto nei suoi primi passi, per poi rimanergli vicina in diverse occasioni. Lui se le ricorda tutte e le cita in modo certosino. Se mi chiedete i momenti topici, citerei subito uno negativo: nella primissima parte dello show i “bassi” sui 400 hz sono troppo vivi ed il cuore ne risente ed io tranquillizzo una bimba seduta accanto a me in tribuna e che si tappa le orecchie. Quando però arriva Sere Nere, il suono è già ottimizzato e la qualità ne beneficia: da quel momento lo show decolla e lui alterna pezzi più dance (con una poderosa base ritmica) a quelli che preferisco, dove si racconta ed affonda anche la critica alla società bigotta: il suo amore per i figli (le cui facce sono oscurate per la privacy da un bel cuore rosso) ti prende alla gola, anche quando confessa la gioia per avere festeggiato la Festa del Papà. Il pubblico lo applaude generosamente e mi chiedo quanti hanno capito la sua mission, se poi politicamente questo in Italia non si sta concretizzando con un voto a chi sostiene le famiglie omogenitoriali: in sottofondo la voce di Mia Martini completa un momento davvero emozionante.

Così come è successo con il tributo a Raffaella Carrà, costruito con alcuni frammenti tv in cui la scomparsa artista l’ha accolto nei primi anni ed ha subito sottolineato il fatto che quel Tiziano Ferro ventenne avrebbe avuto una bella carriera. Ancora più coinvolgente il ricordo di Francesco Nuti, artista toscano di cui non canta una canzone, ma su cui si permette di dire che … avrebbe meritato una maratona televisiva, programmando ogni sera un suo film tra quelli che io ho amato… Anche in questo caso, la vis polemica viene apprezzata dai 40 mila presenti e me ne compiaccio! Riguardando l’intervista che ci ha concesso al Tenax nel 2002, noto che l’allora formazione che lo accompagnava prevedeva i coristi Alice Claire Ranieri e Roberto Casalino, Davide Tagliapietra alla chitarra, Paolo Brunello al violoncello, Cristian Rigano alle tastiere e Leonardo Di Ancilla alle percussioni … ed un paio di loro erano sul palco il 21 Giugno 2023, come Tiziano Ferro ha sottolineato. Se devo ricordare un brano della scaletta proposta, dico senza dubbio Ti Voglio Bene, conclusa con una parte in arpeggio tzigano.

L’ultima riflessione è sul già citato palco ipertecnologico: le immagini che irradiava erano primi piani di Tiziano Ferro (ripreso financo dall’alto), reportage del suo passato, giochi grafici ed elaborazioni cromatiche (stile primi Pink Floyd ed i Kraftwerk), ma le telecamere sono usate anche per inquadrare i fans e non solo quelli delle prime file. In questo melting pot visivo, si creano così variegati quadri che assomigliano pertanto a piccoli reportage su una canzone, quasi fossero mini film. Da qui il titolo di questo mio articolo, citando lo splendido omonimo album dei Dire Straits pubblicato in quel 1980 in cui a Latina nasceva anche Tiziano Ferro.