Novità per la scrittrice lombarda Cinzia Milite: si tratta di Post Punk Opera ..

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Tra Mark Twain ed i Pearl Jam: così nell’intervista del Novembre 2022 si raccontava al nostro fondatore Giancarlo Passarella, il quale poi scriveva che (nel recensire un suo libro) si era trovato tra Space Oddity di David Bowie e Central di John Frusciante. La verve artistica di Cinzia Milite (iscritta all’associazione Ululati dall’Underground) si è forgiata su diverse tematiche, sino ad arrivare al libro Solo due dita – Can you hear me, Major Tom? ed al recente Posto Punk Opera ..

Quella edita da Cinzia Milite è una raccolta di poesie che rappresenta una riflessione sulle contraddizioni della società contemporanea. Sebbene queste liriche si allontanino in parte dal tradizionalismo del pensiero punk, tessuto dalla furia iconoclasta che azzerava e rimetteva in discussione l’approccio sociale e culturale dell’individuo, le poesie suggeriscono che la rivoluzione non è finita e che il fil rouge tra il pensiero punk e quello post-punk è molto labile. Un forte senso di irrequietezza e indecisione si manifesta nell’incertezza tra il rintanarsi nella Torre d’avorio o alzare la voce e raccontare il vissuto dell’autrice fatto di stati d’animo contrastanti. I versi sono intrisi di amare consapevolezze, suggerendo che l’individuo non è indipendente, ma è immerso in un sistema-spettacolo dove l’utopia di essere puri non è concepibile. Post Punk Opera offre uno sguardo profondo e intenso sul presente e sul difficile equilibrio tra ribellione e conformismo ..