Tra Jacovitti, Frank Zappa e Miles Davis: l’intervista a Stefano Milioni…

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Il 27 Febbraio sarà alla Feltrinelli di Firenze con Milo Albonico: li presenterò al pubblico, perché i due libri editi da Arcana (su Miles Davis e Frank Zappa) sono davvero emozionanti. Stefano Milioni da giovane ascolta Lucio Battisti e poi Pino Daniele: da questo humus, nasce la sua passione per i Weather Report, Khruangbin, Serena Brancale, Caparezza .
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Alla Feltrinelli di Firenze avrò il piacere il 27 Febbraio di presentare due tuoi libri scritti con Milo Albonico: come è nata questa collaborazione? Conosco Milo da diversi anni. Sapevo che aveva lavorato come fotografo con Zappa per il “Broadway The Hard Way”, tour del 1988 e dai lui, un paio di anni fa, mi sono fatto raccontare quella esperienza. Mi ha dato tanti spunti per costruire una bella storia e così è nato “Frank Zappa. Il Padrino del Rock”. “The Chief”, il libro su Miles Davis, è nato quasi naturalmente su quella scia e dalla nostra comune passione per gli ultimi anni di musica di Davis, quelli che vanno dal 1980 al 1991, fin troppo sottovalutati.

La presentazione a Roma di un mese fa è stata fatta con il nostro Alessandro Sgritta: quali ricordi hai di quell’evento? Ricordo soprattutto l’attenzione e il gusto con cui le persone seguivano i nostri racconti. E’ incredibile la curiosità e l’interesse che ancora oggi, a distanza di più di 30 anni dalla loro scomparsa, suscitano due personaggi come Zappa e Miles. Se scrivo il tuo nome su un motore di ricerca escono fuori libri anche su Jacovitti e il mondo del vino…e una guida di Roma! Quelli sul vino li ha scritti un mio omonimo, un bravissimo enologo che fra l’altro ho avuto modo di conoscere in circostanze piuttosto divertenti. Non so se sia sua anche la Guida di Roma, non credo, mentre il libro su Jacovitti l’ho scritto io ed è nato da un’idea di Edgardo Colabelli, fondatore del club Jacovitti, che voleva celebrare il centenario della nascita del grande disegnatore. La seconda edizione è stata pubblicata recentemente dalla casa editrice Ultra.

Stefano Milioni con quali musicisti è cresciuto, oltre che con Frank Zappa e Miles Davis? E ora quali artisti ti convincono di più? Sono cresciuto con le canzoni di Lucio Battisti, che considero un artista geniale. Poi agli inizi degli anni ’80 è arrivato Pino Daniele. E’ stato il soffio del suo blues mediterraneo a portarmi verso i Weather Report e Miles Davis. Oggi è difficile dirlo, le cose sono cambiate, è tutto molto più frammentario. Ma ci sono tante cose che mi piacciono, dalla musica brasiliana a quella africana, da Caparezza a Serena Brancale, ai Khruangbin…

Riguardo all’evento del 27 Febbraio alla Feltrinelli di Firenze cosa ti piacerebbe emergesse del vostro lavoro? Cosa non è ancora stato scritto su questi due vostri libri? Qualcuno già lo ha detto, ma ci tengo a ribadirlo: sono dei libri di musica, ma con un’ambizione letteraria piuttosto marcata. Abbiamo voluto scriverli come se fossero dei romanzi, sono due storie vere, belle e intense, narrate con un ritmo quasi cinematografico. Almeno questo era il nostro obiettivo. Osare, fare qualcosa di nuovo.